Touch – 1×02 1+1=3 5


Touch - 1x02 1+1=3Dopo una discussa prima puntata, trasmessa per la prima volta in pre-air due mesi fa, torna la nuova serie di Tim Kring con protagonista Kiefer Sutherland, che si propone di mostrare un rapporto padre-figlio mediato dall’universo dei numeri e dal mistero che li circonda. 

Questo secondo episodio, 1+1=3, non si discosta molto dal pilot e ci offre un nuovo caso numerico che coinvolge per la seconda volta persone sparse in tutto il mondo.
Quello che cominciamo a capire, in sostanza, è che:
– il mondo ha un suo equilibrio, che pochissimi (tra cui il figlio di Martin, Jake) riescono a vedere sotto forma di numeri che, appunto, regolano il tutto.
– il bambino legge l’anomalia numerica e avvisa in qualche modo il padre che, non sapendo esattamente cosa fare, decide di seguire il suo istinto e finisce con il sistemare anche situazioni di cui non è a conoscenza.
– problem solved? Neanche per idea, perché presumibilmente il piccolo Jake porterà a suo padre nuovi interessantissimi casi da capire, interpretare e modificare.

Touch - 1x02 1+1=3Ora, personalmente ho trovato molto accattivante il pilot e per più di un motivo: innanzitutto perché l’idea che ci sia una misteriosa congiuntura tra le persone (o, come il bambino dice sul finale di questa 1×02, entanglement quantistico… qualcuno ha detto Fringe?) è sempre affascinante; poi perché il legame tra un padre e il figlio e la nascita del loro nuovo sistema di comunicazione, se gestito bene, può avere risultati di tutto rispetto; e soprattutto per Kiefer Sutherland (che sì, è un motivo.)

I difetti, però, ci sono e si vedono soprattutto in questo secondo tentativo. Innanzitutto la presenza di uno strato neanche troppo sottile di buonismo sornione, posto lì giusto per smuovere gli animi dello spettatore, ma con l’effetto collaterale di far apparire il tutto veramente troppo esagerato: in questo caso abbiamo il boss della mala russa che si ravvede (!) perché lo chiama il figlio (!!) per chiedergli se davvero è una persona cattiva che fa cose cattive alla gente buona (!!!). Insomma, va bene cercare di commuovere, ma questa scena è talmente falsa che si fa tutto il giro e finisce col far provare la voglia sincera di urlare al mondo “novipregoquestono”.

Poi c’è la tanto dibattuta questione della “trama orizzontale”: ora, fare questo tipo di discorso prima delle tre puntate a me sembra un po’ esagerato, più che altro perché sarebbe anche ora di dare il tempo alle serie di mostrare il loro potenziale senza avere i forconi che spingono da dietro; però capisco anche che l’esigenza di capire dove stia il fulcro del discorso, dove si vada a parare insomma, sia necessaria in un panorama che prevede decine di serie tv e pochissima gente pronta a strapparsi i capelli per puntate autoconclusive. Ecco, io penso che per Touch si stia cercando di fare qualcosa che metta gli spettatori nella condizione di capire di cosa si sta parlando, prima di partire con un discorso di più ampio respiro; ovviamente non possono prendersi troppo tempo, quindi mi auguro che, qualunque strada si decida di intraprendere, la si prenda al più presto.

Touch - 1x02 1+1=3Le persone collegate in questa puntata risultano di minore appeal rispetto al primo episodio, anche se abbiamo il filo conduttore della figura paterna a fare da sfondo:  i già citati padre/figlio russo, ma anche il ragazzo che vuole spargere le ceneri del genitore nello stadio, e persino Arnie – un sempre fantastico Jude Ciccolella, direttamente da 24 e in grado con la sua sola presenza di far uscire da Kiefer il Jack Bauer che c’è in lui – che, incapace di affrontare l’idea di avere un tumore, ha organizzato il suo stesso omicidio per lasciare i soldi alla figlia – l’assistente di volo alla ricerca del cane del russo ravveduto, giusto per chiudere il cerchio.

Touch - 1x02 1+1=3La tematica c’è, le idee ci sono, ma momenti che sarebbero ben più importanti si riducono più o meno allo stesso discorso dell’altra volta, tra fughe dall’istituto e discorsi su “passato, presente e futuro” che non aggiungono molto di più a quello che già sappiamo. Unico indizio a portarci verso la prossima puntata è l’impronta della mano di Jake sulla porta della stanza numero 6 dell’istituto, e chissà cosa vorrà dirci.

Non perdo le speranze e voglio credere che, con l’ottimo materiale a disposizione, si possa produrre qualcosa di più organizzato e di più esteso, con un cast che non sia fatto dalle solite tre facce più comparse che si alternano nel ruolo di “persone collegate della settimana” (e in questo senso ci sono interessanti notizie su una new entry, che potrebbe creare un arco narrativo più a lungo termine).

Rimane ottima l’interpretazione di Kiefer Sutherland, qui in un ruolo inedito eppure convincente, e la sua interazione con David Mazouz nei panni – per nulla facili –  del figlio.

Voto: 6 ½

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.


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5 commenti su “Touch – 1×02 1+1=3

  • MarkMay

    Avevo giudicato positivamente il Pilot nonostante si notassero benissimo incongruenze e forzature… Nonostante questo NON sono riuscito a finir di guardare questo secondo episodio. Escludendo il fatto che fare il Pilot 2 mesi prima della seconda puntata sia una scelta alquanto discutibile (anche se intrapresa più volte in questa stagione) è per me difficile riuscire a ricordare altri personaggi del pilot se non sutherland,il figlio e l’assistente sociale. Quello che voglio dire è che non riuscivo a capire se i personaggi di contorno fossero tutti gli stessi della prima puntata o se fossero cambiati (mi ricordavo solo delle 2 giapponesine). Ora può sembrare semplicistico come discorso ma è lo stesso discorso che farebbe un telespettatore medio (che sicuramente non avrà visto la replica del pilot la settimana prima); se poi a questo ci aggiungi MIRIADI di banalità (il tipo che butta via la palla da baseball è una cosa irreale,non perchè dovesse credere per forza al fatto che valesse una fortuna quanto al fatto che neanche un bulletto di 14 anni dimostrerebbe in questo modo la sua potenza -.-‘), l’unica cosa che rimane è Kiefer Sutherland, che potrà bastare a molti ma a me sinceramente no (anche perchè,e lo ammetto senza autostima, non ho mai visto 24), ed il suo rapporto con il figlio,
    Voglio finire di vedere tutta la puntata prima di giudicare e lo farò quanto prima ma a me sto secondo episodio ha deluso parecchio (e mi dispiace se parto con un telefilm con la luna sbagliata è compromesso per metà).

     
  • Penny Lane

    Io invece sto spingendo il forcone dietro a questa serie, e credo di averla già trafitta 😀

    La recensione esprime in sostanza il mio pensiero, ma non mi sarei sentita di dare più di 5 alle due puntate. I difetti di cui parli sono davvero enormi, il buonismo in primis, che spesso e volentieri degenera in vera e propria banalità. Il fatto di avere un tema forte e un’idea vincente è un’arma a doppio taglio proprio perché ci vuole pochissimo per ridurre ai minimi termini tematiche degne invece di approfondimento. Ogni tematica affrontata è stata semplicemente abbozzata per far chiudere il cerchio finale, rendendo il tutto non solo poco credibile (che di per sè ci può anche stare), ma SURREALE. Adoro la fantascienza, ma solo quando è di serie A: immettere un elemento fantascientifico all’interno del mondo reale per capire quali potrebbero essere le conseguenze. Stiamo parlando di una “legge” che dovrebbe legare le persone all’interno del mondo in cui viviamo, qui invece si piega il mondo per far tornare i conti, rendendo il tutto poco più di una favoletta.
    Purtroppo, date le premesse, dò poche speranze alla serie. Mi spiace moltissimo per Kiefer 🙁 Ovviamente a mio personalissimo gusto.

     
  • xfaith84 L'autore dell'articolo

    ammetto che a me era piaciuto parecchio il pilot – anche se questo aspetto un po’ troppo “tistrappolalacrimaatradimento” era già presente, in modo sicuramente meno evidente e banale di questa puntata.
    detto questo, ho a lungo riflettuto sul voto da dare e alla fine mi son chiesta cosa mi abbia lasciato questa doppietta, in particolare ovviamente questa puntata: la voglia di mandare tutto a quel paese o la voglia di vedere la terza? la risposta è la seconda, pur essendo consapevole dei limiti – parecchi – osservati soprattutto in questa 1+1=3. Diciamo che, nella lista dei pro e contro, i pro sono leggermente superiori ai contro, nel senso che voglio vedere dove vanno a parare perché secondo me hanno il materiale per fare qualcosa di buono – e visto che sono solo al secondo episodio, preferisco vedere dove tutto questo porta.
    sulla questione della “favoletta”, secondo me è dovuta al modo retorico e sempliciotto con cui vengono elaborate le storie, perché se lo stile fosse un po’ più sobrio non vedrei affatto questa rappresentazione come un modo di piegare il mondo per far quadrare la legge; ovvio che se te la rappresentano così, l’impressione che si crea è quella ed è altrettanto ovvio che sia una tematica che tocca il proprio sistema di credenze sulle coincidenze e simili.

    io, ripeto, son fiduciosa. poi certo che se arrivo al sesto episodio e siamo ancora messi così, magari due domande me le faccio XD, però ripeto, per ora i potenziali positivi mi danno la forza di vedere le idiozie, mandar giù il rospo e andare avanti. vedremo =)

     
  • Penny Lane

    Ho visto pilot e seconda puntata una di seguito all’altra, dunque ho avuto poco modo di ragionare soltanto sulla prima. La seconda mi ha all’istante smorzato qualsiasi impressione positiva…

    Detto ciò, hai ragione sul fatto che è presto per dare giudizi assoluti, almeno la terza la guarderò per capire la strada che vogliono prendere, come dicevi nella recensione, sempre che non ci facciano attendere ancora. Poi si vedrà 😉

     
  • Angelo

    Viste anch’io una di seguito all’altra. Aspetto la terza per mollare tutto. I protagonisti devono fare cose brutte, che ti sconvolgono. Li devi temere e sognare la notte, qui addirittura un cattivo si redime ancora prima di dimostrare quanto bastardo sia. Poi qui c’è anche un bambino disabile, quale occasione per farti sobbalzare sulla poltrona. Prendete Breaking Bad: quelli sono personaggi. Kiefer ci riprova a correre contro il tempo, ma inizia ad avere una certa età. Mentre scrivo questo post… quasi quasi la mollo qui!