Awake – 1×04/05 Kate is Enough & Oregon 1


Awake - 1x04/05 Kate is Enough & OregonL’idea alla base di Awake non è del tutto originale, ma diciamo la verità, intriga molto chi cerca di capire il segreto che ne sta alla base. Non è facile sdoppiare così la vita di un personaggio e riuscire a non far perdere il filo allo spettatore: forse c’è troppo procedurale e poca mitologia, ma con queste due puntate (soprattutto la seconda), Awake è entrato definitivamente tra le serie da seguire.

1×04 Kate is Enough

Questa puntata è stata forse la più debole di inizio stagione, ma sicuramente non è un episodio da buttare nel cestino.
Come già accennato in precedenza, gli autori dello show devono rendersi conto che la gente che guarda questo tipo di prodotto non è molto incline a sorbirsi i “casi della settimana” senza che venga tirata in ballo la tanto decantata trama orizzontale. Cosa che avviene in questo episodio, dove il collante tra la realtà verde e quella rossa è una certa Kate, ex baby-sitter di Rex quando era un bambino.
I casi su cui investiga Britten nelle due realtà sono obiettivamente noiosi, dato che non hanno soluzioni che ci sorprendono o che non ci fanno dormire la notte. Nella realtà rossa era quasi ovvio il coinvolgimento attivo dei due ricconi nerd, così com’era quasi ovvia la colpevolezza di una Kate allo sbando nella realtà verde.
Anche qui, come sempre precedentemente, c’è un elemento dei due casi che aiuta Britten nello scioglimento della matassa, in questo caso una bomboletta spray. È sintomatica l’espressione del partner del detective nel red-side, che ha scritto in faccia “ma questo come diavolo fa?”: in effetti Britten sembra dotato di super-poteri agli occhi degli altri, che si trasformeranno poi in sospetti se gli altri sono detective come lui.

Awake - 1x04/05 Kate is Enough & OregonLa parte di sceneggiatura che si ricollega al lutto – vero motore di avvio di tutto quello che Britten sta vivendo – riguarda la Kate del lato rosso: è diventata donna di successo e non aspirante attrice tossicomane grazie alle parole della madre in occasione della morte di sua sorella, avvenuta in giovane età. Anche qui il richiamo al lutto è fondamentale: in occasioni così drastiche e psicologicamente molto delicate, un discorso fatto bene e uno non fatto del tutto possono cambiare radicalmente il destino di una persona. Molto ben costruito il ricordo delle due versioni di Kate attraverso il montaggio alternato: rende molto bene l’idea che il diavolo si nasconda davvero nei particolarI, specialmente in quelli che crediamo di poco conto.
Quindi anche Britten si mette a parlare con il figlio Rex di quella litigata avuta con un compagno di tennis, per non rischiare di lasciare cose in sospeso, soprattutto adesso che deve avere anche il ruolo che è stato di sua moglie. Peccato ci siano poco i due psicologi, la parte di episodio che li riguarda è di solito molto illuminante.

Questo episodio non ha poi da dirci molto di più di quanto non sapessimo già, soprattutto sul mistero che avvolge l’incidente di cui è stata vittima la famiglia Britten. Diamo atto però agli autori di essere ancora all’inizio, e che comunque fino ad ora hanno già rivelato elementi molto importanti – come il presunto coinvolgimento del Capitano del Distretto – che in altre serie avremmo aspettato per decine di puntate. Ogni cosa a suo tempo.

VOTO: 6½

1×05 – Oregon

Awake - 1x04/05 Kate is Enough & OregonPassiamo dalla puntata più debole del lotto a quella decisamente meglio prodotta, che apre a degli scenari completamente inaspettati.
Questo quinto appuntamento si svolge quasi interamente nella realtà verde, e sul finire dell’episodio capiremo il perché. Il caso della settimana stavolta è molto meglio strutturato e coinvolgente dei precedenti: veniamo a conoscenza del Killer dei Gemelli, un assassino che uccide sempre una coppia di persone, lasciando loro in dote una banconota da due dollari. Britten si imbatte per caso nella prima vittima, e con abile arguzia riesce a recuperare la banconota da due dollari nello stomaco del cane presente sulla scena del crimine. Banconota che è la vera prova che si tratti dello stesso killer che colpiva anni prima, ammazzato (ma evidentemente no) dal detective dell’FBI Elizabeth Santoro.
Quest’ultima è sicuramente una bella aggiunta: non solo per la particolare bellezza dell’attrice, ma sicuramente per la ventata di novità che porta al caso che segue Britten, fin’ora sempre solo in compagnia del suo fidato partner. Come dicevo riguardo all’episodio precedente, a Santoro cominciano a venire dubbi sulle idee di Britten quando azzecca per caso il capannone in cui si nasconde il killer: noi sappiamo che Britten utilizza dei collegamenti con l’altra realtà – in questo caso il nome dell’azienda di traslochi – per aiutarsi nelle indagini, ma va dato atto a chi non lo sa che il suo comportamento è certamente sospetto.
Quindi, finalmente, Britten viene messo di fronte a un suo presunto coinvolgimento, visto che sembra sempre sapere cosa farà il ricercato. Questa svolta rende il tutto molto più intrigante, e il finale delle ricerche non è per nulla scontato, a parte il salvataggio della Santoro e conseguente riunione familiare.

Ma quindi a cosa è servito farci vedere la signora Britten alle prese con un possibile trasferimento in Oregon nella realtà rossa? A prima vista – oltre che darci l’indizio del nome dell’azienda – serve ad approfondire l’aspetto psicologico, con l’entrata in scena dei due strizzacervelli che tanto ci erano mancati nella puntata precedente. La dottoressa del lato verde vede in questa voglia della moglie un passo in avanti da parte di Britten, che nei suoi sogni sembrerebbe voler accettare il fatto di lasciarsi tutto alle spalle, andando in un altro posto e presumibilmente finirla con la realtà rossa.
Il dottore dal lato rosso invece vede nella voglia di spostarsi della donna un allontanamento affettivo dal marito, prevedendo una sorta di separazione dovuta alla morte del figlio. Chi avrà ragione? Non possiamo saperlo, visto che non sappiamo quale delle due realtà sia un sogno, ma soprattutto se davvero una delle due sia effettivamente un’invenzione della mente di Britten.

Awake - 1x04/05 Kate is Enough & OregonIl finale però ci spiazza completamente, facendoci rimanere a bocca aperta abbastanza per apprezzare ancora di più la puntata. Il killer non solo riesce a parlare direttamente con Britten, ma conosce il suo problema, unico personaggio a saperlo oltre alla moglie e agli psicologi. E qui gli autori piazzano un altro collegamento fondamentale: il killer sta per partire per l’Oregon, destinazione anche del possibile trasferimento della realtà rossa. Che il killer compaia anche lì?
Con l’introduzione di quello che sembra a tutti gli effetti un villain, Awake comincia a muoversi in una direzione completamente nuova e imprevedibile: tutto questo non può che essere un bene.

VOTO: 8

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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Un commento su “Awake – 1×04/05 Kate is Enough & Oregon

  • MarkMay

    Fantastico…semplicemente fantastico. Questo è il mio commento al quinto episodio!!! Awake in 5 puntate ha già tirato fuori tantissima roba ed il bello è che lo fanno con una concordanza ed un filo logico impressionante.
    L’ultima cosa che mi sarei aspettato da questo telefilm era la presenza del Villain (che mi ricorda Dexter come personaggio,probabilmente da lì hanno pescato per andare sul sicuro xD),scelta che mi ha positivamente sorpreso. Ci sarà da vedere adesso se il killer dei gemelli (altro riferimento al doppio) nella realtà rossa perchè credo sarà decisivo anche per scoprire qualche verità in più.
    Mi chiedo come facciano a scegliere su fox i telefilm da mandare in onda in contemporanea con l’america. Quale persona sana di mente dopo aver visto i vari pilot sceglie di mandare in onda Touch rispetto ad Awake???
    Detto questo Awake è la più bella sorpresa del 2012 indiscutibilmente…