The Killing – 2×03 The Numb 8


The Killing - 2x03 The NumbChi ha ucciso Rosie Larsen? È questo l’interrogativo che ci portiamo dietro da un anno: continuano le indagini della coppia Linden-Holder, in una Seattle sempre più uggiosa, dove nessuno sembra essere ciò che sembra. Dopo due ottimi episodi, The Killing ritorna ai suoi ritmi abituali: chi va piano va sano e va lontano, recita un detto popolare. Credo si adatti perfettamente all’incedere lento ma sicuro di questa serie.

Sarah Linden e Stephen Holder

Partiamo dai due protagonisti indiscussi delle indagini, che avevamo lasciato divisi al termine della prima stagione e ora sembrano ritornare sulla stessa lunghezza d’onda, grazie alla consapevolezza di Sarah che Holder è stato solo usato da qualcuno più potente di lui.
I due si completano a vicenda, tanto che Holder, nel brevissimo periodo in cui gli manca l’appoggio della rossa detective – e cioè ben due giorni – rischia di ripiombare nel tunnel della dipendenza. La regia non ci dà modo di scoprire subito se la droga che ruba il poliziotto venga effettivamente usata, ma sono propenso a credere che Holder sia rimasto pulito. Molto bella la scena in cui Stephen (che non viene praticamente mai chiamato per nome) si trova confuso in mezzo all’autostrada: il paragone con il caos che lo circonda e che alberga dentro di lui è riuscito, e guarda caso sarà proprio la Linden a convincerlo a tornare sul marciapiedi.

Per quanto riguarda la detective coi maglioni più brutti del mondo c’è poco da dire, se non sottolineare la sua testardaggine e la sua completa incapacità di far da madre a suo figlio. Emblematica è la scena in cui Jack si mette a cucinare al posto della madre, come farebbe qualcuno che fosse ormai abituato a farlo da tempo. Ottima anche l’espressione che Mireille Enos dà al suo personaggio quando lo guarda: la consapevolezza di avere un figlio molto più in gamba di lei in certe cose. Una piccola curiosità: perché ci viene detto così apertamente che la Linden è incapace nell’uso della tecnologia? Non riuscire ad aprire un allegato della posta è veramente troppo, perché farcelo notare così smaccatamente? Che sia qualcosa che possa rivelarsi decisivo in futuro?
Molto importante anche il dialogo che Sarah ha con l’ex tenente Oakes; quest’ultimo la mette in guardia, quasi temesse per la sua vita. Quello che mi domando è perché la Linden non gli chieda niente, è ormai quasi ovvio che Oakes sappia qualcosa che ha tenuto nascosto a tutti: prova schiacciante è il fatto di aver mentito sulle analisi fatte fare allo zainetto.

Darren Richmond

The Killing - 2x03 The NumbLa parte più drammatica di queste puntate riguarda senza ombra di dubbio il Consigliere, che non vuole prendere coscienza del fatto che rimarrà paralizzato per tutta la vita. Il suo attaccamento a qualcosa che non c’è più è del tutto naturale, ma assume sembianze ancora più devastanti quando capiamo che non potrà mai più amare una donna, nel senso carnale del termine. L’espressione che assume quando l’infermiera carina gli dice di avergli messo il catetere, senza che lui se ne sia accorto, riassume in un secondo tutto il dolore che gli è piombato addosso in un istante.
Certo, è in quella situazione anche un po’ per colpa sua, avendo omesso alla Linden il suo alibi di ferro, ma sicuramente non poteva aspettarsi che qualche pazzoide (vedi alla voce: Belko) gli avrebbe sparato a bruciapelo. The Killing riesce a riassumere molto bene, in poche inquadrature, quello che i personaggi stanno provando: bellissima quella in cui Richmond si pianta nella gamba ormai insensibile la spilletta della campagna elettorale, con il rivolo di sangue che piano piano si fa strada sulla sua pelle.
Piccola annotazione su Gwen: il padre è pronto a farla trasferire lontano da lì, ma lei è molto combattuta. Vedremo come andrà a finire, perché la bionda non me la racconta giusta.

Mitch Larsen

Ritorna, dopo due puntate di assenza, la madre di Rosie. Fuggita di casa per non rivedere più la sua famiglia, va di motel in motel senza una meta precisa.
Che Michelle Forbes fosse un’attrice molto brava lo si era capito già dai tempi di Battlestar Galactica, ma in questo ruolo ha davvero assunto una dimensione molto alta. La faccia tirata senza un sorriso, lo sguardo perso nel vuoto, gli occhi tristi fanno star male anche chi la guarda muoversi nel grigiore dell’ambiente circostante. Mitch sbaglia a cercare una nuova (e occasionale?) compagnia in uno squallido motel, soprattutto pensando a quanto stanno passando suo marito e i suoi figli. Ma il lutto che colpisce una madre è spesso talmente forte e profondo da risultare incomprensibile nelle azioni che genera: è ovvio che sia impossibile difendere Mitch per quello che sta facendo, ma è altrettanto vero che giudicare da fuori è troppo facile e scontato.
La ragazza che vede sia sulla strada che al motel non sembra essere un’apparizione di Rosie, quindi probabilmente è Mitch che pensa di vederla in un’altra ragazza che fisicamente le assomiglia.

Stan Larsen

The Killing - 2x03 The NumbStan è il classico uomo deluso dalle autorità (e come dargli torto?) che si rivolge quindi ai suoi amici mafiosi per mettere a posto le cose. Ma, così facendo, non sa che molto probabilmente ha ingarbugliato ancora di più la situazione: infatti Janek e soci sembrano molto più coinvolti di quanto non credessimo. Non solo il misterioso uomo col tatuaggio del manga molto probabilmente è uno dei loro scagnozzi, ma i mafiosi distruggono tutti i server del Beau Soleil.
Decisamente un colpo di scena ben orchestrato, che apre a degli inquietanti interrogativi: che cosa sanno i malviventi tanto da non dire nulla a Stan? Ma soprattutto, perché dire al padre tutti i particolari macabri dell’uccisione della figlia? Perché farlo arrabbiare ancora di più?

The Killing lascia aperti tutti gli interrogativi passati e ne apre di nuovi, facendoci capire che chi ha ucciso Rosie l’ha fatto per un movente molto articolato e che riguarda un sacco di persone. Ma cos’avrà mai visto o sentito questa povera ragazza di così tanto segreto da perderci la vita?
La forza di questo show sta sicuramente nel portare lo spettatore a ragionare sul giallo puro, ma con un contorno di umanità molto ben articolato e una fotografia che, non mi stancherò mai di dirlo, è una delle migliori in circolazione al momento.


VOTO: 6/7

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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8 commenti su “The Killing – 2×03 The Numb

  • nic

    Io non sono daccordo sulla lentezza, per me questa puntata è molto veloce…prendetene una della passata stagione e poi valutate!!! Lo scorso anno ogni puntata un indagato diverso che alla fine non portava niente!PERme chi ha ammazzato la figlia è uno che vuole vendetta verso il padre e fa parte dei suoi amici mafiosi!!! Poi si vedrà…cmq un 8 ci stava tutto!!!

     
  • dezzie86 L'autore dell'articolo

    A me piace molto il ritmo di The Killing, ma non credo si possa definire “molto veloce”. Per fare un esempio (non so se lo guardi), ma l’ultima puntata di Person of Interest si può definire veloce. Poi son punti di vista. 🙂

     
    • nic

      Si si per fortuna lo guardo Person of Interest…devo dire grazie a voi perchè l’ho abbandonato dopo poche puntate e leggendo le vostre recensioni l’ho recuperato!!! cmq ripensandoci secondo me la velocità di una puntata è molto personale, io dipende in che stato le guardo se sono annnoiato anche la più veloce come l’ultima di PoI mi è sembrata un po lenta confronto questa di The Killing…sono un po strano io!!! Ma per cambiare genere vi siete visti Don’t Trust the B**** in Apartment 23? Prima puntata esilarante!!!!

       
      • dezzie86 L'autore dell'articolo

        Eh infatti, è una cosa molto personale e soprattutto lo stato d’animo incide molto. 😉
        No, quello non lo seguiamo!

         
  • Penny Lane

    Leggendo la recensione mi sarei aspettata un voto superiore, perché sembra che la puntata ti sia piaciuta. Mi chiedo se non ti convinca molto lo show in generale oppure se mi sono persa qualche difetto qua e là che ha fatto abbassare il voto.
    Comunque concordo con la recensione, ma avrei dato almeno 7.5 alla puntata 😉

     
    • dezzie86 L'autore dell'articolo

      A me la serie piace molto, ma in questa puntata non ho trovato elementi che mi facessero alzare tanto il voto. Ci danno “solo” l’indizio del furgone dei Larsen guidato dal tizio col tatuaggio, ma non mi sembra un così grande colpo di scena.
      Di difetti ne ha pochi, ma è sicuramente una puntata “calma”, a confronto delle prime due. Poi sono basso coi voti di mio, per farmi dare 9 deve essere proprio un capolavoro, quindi 6/7 per me è un buonissimo voto. 😀

       
      • Penny Lane

        Per me il fatto di dare “solo” un indizio è un lato positivo, dopo un’intera stagione piena zeppa di indizi che conducevano a false piste…la calma è proprio quello che avrei premiato della puntata, considerando poi che solo è la terza.
        Comunque non era una critica, ognuno ha la sua scala personale per dare voti 😉

         
        • dezzie86 L'autore dell'articolo

          Sì sì, l’avevo capito. 🙂 Siamo qui ognuno per dire la sua, è giustissimo così.
          Forse non ho fatto ben capire che a me The Killing piace molto, soprattutto la “lentezza” di qualche episodio. 😉