Ormai ci siamo: dopo varie peripezie, più o meno fortunate, il musical “Bombshell” si appresta a debuttare. Nonostante questo, però, Smash non vuole proprio liberarsi dei meccanismi perversi che chiaramente stanno trattenendo quello che potrebbe essere un buon prodotto ma che, per mancanza di coraggio, non riesce ad andare oltre una dignitosa mediocrità.
Il problema sostanziale di Smash, che già era evidente negli scorsi episodi, è che gli autori non vogliono rischiare assolutamente niente. Forti di un rinnovo assicurato, non mostrano alcuna intenzione nel costruire situazioni e personaggi scevri dei più beceri cliché della televisione. Partiamo da un primo elemento: non c’è praticamente coppia che non abbia almeno un partner cornificato o fuori dalle logiche del triangolo amoroso. Julia, dopo aver per ben due periodi del proprio matrimonio tradito il marito, cerca di ricostruire la propria famiglia, e tutto sommato sembra anche riuscirci: i momenti familiari, nonostante il “figlio” mantenga una recitazione appena sufficiente, sono abbastanza piacevoli. Eppure il dramma è nuovamente alle porte: l’insignificante attore che avrebbe dovuto recitare nel ruolo di Di Maggio abbandona il musical a pochi giorni dalle anteprime. È ovvio (come in realtà sarebbe dovuto essere sin dall’inizio) che la scelta sul sostituto cada proprio su Michael Swift, avendo egli già imparato tutte le canzoni. La totale contrarietà di Julia è da un lato sicuramente comprensibile, ma dall’altro è incredibilmente non professionale. Mettere a rischio tutta la produzione per paura di ricascarci, è immaturo e persino stupido. A risolvere tutto, però, arriva l’ovvia scena di appoggio da parte della famiglia e tutto si risolve in sorrisi ed abbracci.
Derek, invece, è in questo episodio il personaggio che maggiormente si lega alla “trama” principale: le prove tecniche ed il suo forte nervosismo ci permettono di entrare maggiormente in quel mondo, quello del musical, che è fatto di grande lavoro e, soprattutto, notevoli difficoltà di varia essenza. Peccato, però, che risulti altresì uno dei personaggi più psicopatici della serie: nonostante si lasci scappare un “ti amo” ad Ivy e spenda anche più di una parola carina in pubblico nei suoi confronti, flirta allo stesso tempo con Rebecca Duvall (certo non è facile resistere al cospetto di Uma Thurman) ed arriva a baciarla. In sua difesa, abbiamo già visto in passato come l’uomo non si fosse mai fatto particolari scrupoli per ottenere ciò che voleva, quindi non è detto che non l’abbia fatto per tenere a bada la sua star capricciosa. Sta di fatto che Ivy intuisce tutto e la canzone finale, nel suo essere struggente, coadiuvata dal supporto delle immagini, è piuttosto funzionale ed assai efficace (oltre ad essere bella).
Se Eileen al momento è completamente dedicata alla sua relazione sentimentale con il barman – cosa sinceramente piuttosto noiosa considerando quanto questo personaggio potrebbe dare – il vero “dramma” tocca anche stavolta alla protagonista, Karen (meglio specificare perché è tutto fuorché tale). Non solo avviene ciò che anche la persona più digiuna di telefilm avrebbe previsto, ossia il bacio con RJ, ma Dev ha anche il coraggio di farle la proposta di matrimonio e lasciarsi scappare il fattaccio con Karen. Da annotare che finalmente la donna ha uno scatto di orgoglio e lo manda, giustamente, a quel paese. È vero che la sua dedizione allo spettacolo rasenta la follia, ma è pur vero che nei giorni immediatamente precedenti il debutto l’ultimo pensiero che si vorrebbe è un matrimonio e questo Dev non sembra capirlo.
Se l’intrallazzo di Tom desta nel frattempo assai scarso interesse, sono sempre più perplesso circa il ruolo che gli autori hanno costruito per il personaggio della Thurman. Se da un lato, infatti, è piacevole che le abbiano messo addosso un manto di profondità emotiva dopo alcuni episodi in cui svolgeva più un ruolo comico, non si capisce esattamente dove vogliano andare a parare sapendo perfettamente che la partecipazione dell’attrice si concluderà presto. Come già pensavo in precedenza, lo confermo nuovamente: la grandezza della Thurman, che da sola è riuscita a reggere interi episodi, non è stata affatto sfruttata appieno, rendendola poco più che una macchietta. Un vero peccato.
Il finale di episodio, in ogni caso, è emblematico nella sua capacità di rappresentare l’accozzaglia di cliché di cui parlavo all’inizio (e che sono comunque evidenti in tutto l’episodio). Dev e Ivy, entrambi in piena crisi di coppia, si incontrano casualmente al bar (piccolo, il mondo). Si presentano e, dalle loro espressioni, sembra evidente che abbiano intuito chi sia l’altro (o almeno Ivy dovrebbe averlo fatto). Non ci vuole molto per capire che probabilmente succederà quel che succederà allontanando nuovamente le due ragazze che pure si erano avvicinate negli scorsi episodi. Che questo magari sappia smuovere un po’ le cose in maniera positiva?
Non lo so. La sensazione, però, è che i personaggi di questo telefilm siano in calore, con un incredibile desiderio di accoppiarsi e di corna. Solo così si spiega come sia possibile che le uniche vere storie personali siano dominate da coppie e da amore, senza varietà né diversificazione. Che noia.
Voto: 5
Quasi a fine stagione, hanno già quasi ormai esaurito tutti i possibili incroci amorosi tra i protagonisti: mancava infatti all’appello giusto Ivy/Dev. Confermo: Che noia.
E stanno distruggendo anche il personaggio della Thurman, a questo giro non mi è piaciuto per niente neanche quello.