The Killing – 2×08 Off The Reservation 5


The Killing - 2x08 Off The ReservationThe Killing è una serie molto strana, perché anche in quelle puntate dove non succede nulla di particolare, si ha sempre la sensazione di qualcosa di stonato all’interno della realtà che ci viene raccontata. E’ ormai ovvio che l’omicidio di Rosie Larsen ci sia servito per conoscere i segreti più reconditi di Seattle, ma resta comunque il fatto che le indagini, anche se si prendono una pausa, sono lo stesso appassionanti.

Dopo che settimana scorsa abbiamo tutti temuto per la sorte di Holder, all’inizio del ventunesimo giorno ci viene mostrato come Sarah Linden reagisca con angoscia al fatto di non sapere nulla sul destino del suo partner. Che la ricerca di Holder sarebbe presumibilmente finita col ritrovamento del detective privo di sensi me lo aspettavo, ma la tensione che si crea nei minuti immediatamente successivi è resa molto bene, come al solito grazie anche a una fotografia che non ha nulla da invidiare a capolavori come Game of Thrones.
Tra i due detective, questa settimana gli autori si concentrano molto di più sulla Linden, su come reagisca al quasi lutto della perdita dell’unica persona di cui si fida, e di come sfidi con tenacia il suo Tenente: quest’ultimo è proprio così scemo e ottuso o ha evidentemente qualcosa da nascondere? La risposta probabilmente la otteniamo senza nemmeno una parola, nella sequenza in cui il suddetto si incontra sotto un ponte con Capo Johnson e tutti i suoi accoliti.

Sempre riguardo agli indiani, la ragazza che fa la cameriera al Casinò ci indirizza definitivamente verso il famoso decimo piano di quel palazzo che ospita la sala da gioco: decimo piano che è stato chiuso il giorno dopo la scomparsa di Rosie. E Linden sa anche dove trovare la chiave che potrebbe farla accedere alla soluzione finale, se non fosse che il solito Tenente le toglie il distintivo, facendole così perdere qualsiasi potere in merito. La Linden a questo punto sa con sicurezza che il Tenente sta nascondendo qualcosa e che la pista della riserva indiana è finalmente quella giusta.
C’è anche spazio per una risoluzione provvisoria dei suoi problemi familiari: infatti Sarah spedisce suo figlio Jack a Chicago dal padre. Sicuramente è una scelta saggia, anche se molto dolorosa: Sarah sa di poter perdere il figlio per sempre e di dover restare sola per molto tempo, contando anche il fatto che proprio in questa giornata si sarebbe dovuta sposare in California.

The Killing - 2x08 Off The ReservationIl secondo aspetto su cui si concentra la puntata è la ricerca fai-da-te che mette in piedi Stan, ormai talmente disperato da aggrapparsi a qualsiasi cosa. E’ ovvio che anche lui sappia che quasi tutti quelli che lo contattano lo fanno solo per poter ricevere dei soldi, ma la sequenza del bar dove incontra una donna che sembra dirgli la verità è veramente toccante. Anche io ad un certo punto ho pensato che potesse rivelarsi qualcosa di importante, ma quando la donna si è palesata come la ciarlatana che era, la faccia che ha fatto Stan è stata esattamente lo specchio della mia. Stan si sente dire belle parole a cui crede, salvo poi, pochi secondi dopo, sentirsi morire dentro.

La terza tranche di episodio parla ovviamente di Richmond e di come i suoi collaboratori tentino un ultimo, disperato, riaggancio nei sondaggi nei confronti dello sfidante Adams. Il Sindaco uscente ha guarda caso l’appoggio fondamentale di Capo Johnson, che potrebbe fargli vincere le elezioni. Allora anche Gwen e Jamie si adattano, contattando la donna indiana per cercare di soffiarla all’avversario. E qui Richmond si inalbera, contrariato dal fatto di non essere stato avvertito dai due.

The Killing - 2x08 Off The ReservationSi palesa quindi, nel personaggio di Richmond, la caratteristica portante di questa puntata: la solitudine. Sarah Linden rimane da sola: Regi e Jack non sono più al suo fianco, ha rischiato di perdere per sempre il suo partner, ha perso il suo distintivo. Tutto questo tra l’altro nel giorno che doveva essere quello più felice della sua vita: l’immagine del suo possibile matrimonio al caldo sole della California stride in maniera perfetta coi suoi maglioni nell’umido dei boschi di Seattle.
Stan Larsen ha perso per sempre sua figlia, non sa niente di sua moglie e ha cacciato di casa sua cognata. Cerca in qualche modo contatto con le persone che potrebbero aver conosciuto suo figlia, ma tutto quello che ottiene è un buco nero senza fondo nel centro del suo cuore.
Richmond non ha più l’uso delle gambe e non può più far l’amore con una donna: è svuotato da tutti questi doppio-giochisti che lo circondano, e probabilmente non sopporta più di vedere quello splendore di Gwen a pochi passi da lui senza poterla quasi più abbracciare. La scoperta da parte di Jamie di una pistola nei cassetti della scrivania di Richmond rimarca ancora una volta come il sentirsi soli e inutili possa diventare molto più pericoloso di quello che non sembri.

The Killing - 2x08 Off The ReservationOff The Reservation porta avanti di poco la “vera” trama di The Killing, e cioè l’omicidio di Rosie Larsen. Sappiamo ormai per certo che gli indiani sono immersi fino alle ginocchia nel guano delle indagini, e che probabilmente quello che si nasconde al decimo piano del Casinò sarà di importanza fondamentale. Oltre a questo, la puntata ci offre quindi una visuale a trecentosessanta gradi di quello che provano i protagonisti, trascinati sempre di più in un vicolo buio da cui probabilmente non v’è uscita.
L’ultima immagine di Linden e Holder che si avvicinano in macchina a una Seattle bagnata e notturna è quella migliore per lanciare il rush finale verso la conclusione che (speriamo) porti finalmente luce sulla risposta alla domanda che ci poniamo fin dal pilot: chi (e perché) ha ucciso Rosie Larsen?

VOTO: 6½

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Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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5 commenti su “The Killing – 2×08 Off The Reservation

  • Aragorn86

    D’accordo su ogni singola parola. E Linden cazzuta contro tutti spacca e non poco! 😀
    Anche io mi aspettavo che Holder fosse vivo, ma il dubbio un po’ mi è venuto, sia perché sarebbe stata una svolta narrativa efficace per far sbroccare una volta per tutte una Linden sempre più di là che di qua, sia perché le scene della ricerca mi hanno ricordato molto quelle di Rosie del primo episodio! Comunque sì, scena bellissima, ottima fotografia e, aggiungo, anche musiche eccellenti!

    Dove invece ha colto di sorpresa anche me, è stata la scena con la sedicente medium: pure io ci sono cascato in pieno e per quanto Stan non mi stia molto simpatico, ho provato veramente una pena infinita per lui! Sono queste scene (insieme a quella dell’aereoporto) che ti fanno apprezzare la serie anche se l’indagine non avanza.

    A proposito d’indagine: si intravede la possibilità che l’alleanza sindaco/polizia/riserva abbia a che fare con i nuovi progetti del Porto. Bisogna però vedere cosa ha scoperto Rosie e come questo si incastra con il decimo piano del casinò e con la storia del suo vero padre. Il sindaco secondo me non l’ha uccisa, ma è coinvolto nell’occultamento del cadavere (se non ricordo male, il corpo viene ritrovato in una macchina riconducibile allo staff di Richmond… primo tentativo di depistaggio?).

     
  • dezzie86 L'autore dell'articolo

    Sì, il Sindaco è sempre più invischiato, e sono sempre più convinto che la parte politica – che al momento sembra inutile – risulterà decisiva nella spiegazione finale.
    Le atmosfere che si respirano in The Killing le troviamo raramente in altre serie: delle volte sento l’odore di umidità uscire dallo schermo! XD

     
  • Nic

    Ma io non guardo The Killing per sapere chi ha ucciso Rosie Larsen….diciamo che è l’ultima cosa che mi interessa…bellissima puntata come sempre ultimamente!!!

     
    • dezzie86 L'autore dell'articolo

      Sono stati molto bravi a renderlo quasi un elemento di sfondo. Comunque io lo voglio sapere solo per vedere se indovino il colpevole. XD

       
  • xfaith84

    preoccupazione altissima per holder. fosse successo la stagione scorsa non mi sarei posta il minimo dubbio sulla sua salvezza, ma in questa (in cui la serie è diventata più coraggiosa) qualche dubbio mi è venuto. Cioè, ho pensato che comunque sarebbe stata una mossa suicida, però l’ho presa in considerazione (anche se il trailer indicava troppo verso questa direzione, quindi era abbastanza improbabile che fosse davvero così).

    Questa seconda stagione è veramente bella, non sembra nemmeno lontana parente della prima.