The Newsroom – 1×01 We Just Decided To 3


The Newsroom - 1x01 We Just Decided ToDomenica 24 maggio. Una data attesa da molti, quella della trasmissione di “We Just Decided To”, pilota di The Newsroom, una delle serie di punta di questa stagione, nonché tra le più attese della storia della tv via cavo, tanto che il pilot si è piazzato al terzo posto tra i più visti della storia della Hbo.

L’hype generato dalla serie porta con sé una lista lunghissima di aspettative, a loro volta spiegabili da almeno tre fattori: la produzione, il cast e il creatore. Ogni volta che viene lanciato uno show dell’Hbo vi è una curiosità particolare: quasi per via di una strana ansia da capolavoro, lo spettatore, l’appassionato e probabilmente anche il concorrente (cosa avranno pensato quelli della Fx quando alla pur notevole The Shield si sono trovati di fronte The Wire?) attendono le uscite della regina delle cable television in maniera speciale. Se si considera poi che quest’anno l’unico altro drama originale lanciato dell’emittente era Luck (gioiellino per pochi, con ascolti bassissimi e interrotto per la morte di tre cavalli durante le riprese della seconda stagione), allora The Newsroom rimane l’ultima vera cartuccia, il purosangue su quale puntare tutte le speranze.

The Newsroom - 1x01 We Just Decided ToA tutto ciò va aggiunto che il volto (letteralmente, visto che interpreta un anchorman televisivo) è quello di Jeff Daniels, quello che alcuni definirebbero un “attore impegnato”, ma che in realtà è molto di più: commediografo, attore di teatro, fondatore di una compagnia teatrale no profit (The Purple Rose Theatre Company), musicista e icona del cinema indipendente americano (Il calamaro e la balena).

Ma non abbiamo ancora detto nulla. Il vero motivo d’interesse è rappresentato dal creatore Aaron Sorkin, guru della serialità e tra le menti più creative del panorama statunitense degli ultimi anni. Recentemente ha ottenuto l’Academy Award per la miglior sceneggiatura grazie allo script di The Social Network, ma chi ha visto un po’ di serie televisive lo ricorda soprattutto come il creatore di The West Wing. Tale serie ha dato un determinante contributo al consolidamento della Nuova Serialità americana, imponendosi come uno dei prodotti più rappresentativi (al pari forse solo dei Soprano) della Seconda Golden Age della televisione statunitense, fatta iniziare convenzionalmente con Hill Street Blues (che non a caso condivide con The West Wing il record di drama più premiato). Sorkin porta con sé una poetica molto precisa che emerge in maniera evidente anche in The Newsroom: i dialoghi serrati sono da sempre una sua prerogativa, ma è bene non dimenticare che tra le fitte righe di parole fa sempre capolino il tentativo dell’autore newyorkese di origine ebraiche di offrire un ritratto dell’America a tutto tondo.

The Newsroom - 1x01 We Just Decided ToProprio come in The West Wing siamo di fronte a una narrazione molto corale (il cui soggetto prima era la Casa Bianca e il suo staff, mentre ora è il telegiornale e coloro che vi collaborano), provvista di personaggi fin da subito ben caratterizzati e dalle grandi potenzialità evolutive. Svettano però due figure che accentrano in qualche modo il racconto: Will McAvoy (Jeff Daniels), conduttore del News Night, grande comunicatore e punto di riferimento della serie; e MacKenzie Hale (Emily Mortimer), suo contraltare perfetto, produttore esecutivo del News Night e donna dal carattere fumantino.

Qual è la domanda che soggiace al progetto di Sorkin? Pare proprio di capire che, così com’era capitato per la politica, in questo caso si voglia indagare a fondo il giornalismo, andando alle radici del “Quarto Potere” per rilevarne lo stato dell’arte, per sottolineare la discrepanza presente tra l’idea che gli americani hanno del giornalismo e ciò che è davvero, inquadrare l’ideale (in qualche misura anche patriottico) del reporter come portatore di verità e democrazia a confronto con le difficoltà mediatiche, sociali, tecno-burocratiche e politiche di attuare tale modello. Così facendo, tra le righe, attraverso la metafora del giornalismo, ma anche in maniera più diretta, Sorkin ci offre un ritratto dell’America, uno sguardo sugli U.S.A. e sulla contemporaneità quanto mai attuale.

The Newsroom - 1x01 We Just Decided ToAccanto a tutto ciò vi è una trama sentimentale decisamente affascinante, dal passato tutto da scoprire, che incrocia senza soluzione di continuità il privato col pubblico, il lavoro con tutto ciò che lavoro non è. Da questo punto di vista The Newsroom si pone come ideale discendente de La signora del venerdì di Howard Hawks, con il quale ha in comune l’ambiente giornalistico, alcuni tratti caratteriali dei protagonisti e i caratteri distintivi della screwball comedy che in The Newsroom è qualcosa di più di un sottogenere. Come nel film del regista di Scarface, i dialoghi corrono alla velocità della luce, spesso si sovrappongono, andando ad arricchire una traccia sonora già molto carica. Ciò non ha solo una finalità comica, ma è anche la tematizzazione (e semantizzazione) dell’importanza del tempo nel mondo del giornalismo, qualcosa in perenne divenire in cui ogni attimo è sempre troppo breve, una timeline che costringe i dialoghi – come accade materialmente diverse volte nell’episodio – alla corsa contro il tempo, schiavi di un countdown sempre all’orizzonte.

Per concludere, credo che tutto sia già contenuto nel cold open (che precede una sigla molto simile a quella di The West Wing), in cui la sinergia tra soggetto e contesto è massima e lo sguardo sull’America trova un’eccellente espressione in quella che è già una scena madre, ripresa dal regista (Greg Mottola) come se fosse una “presa diretta” di un telegiornale, con stile eminentemente televisivo puntando i riflettori su tutte le facce della vicenda.

Gran parte della critica americana non ha gradito l’episodio, trovandolo troppo didascalico, a volte retorico, ma per chi scrive si tratta di un esempio pregiato di scrittura per la televisione, in cui quella che sembra retorica è epica, è americanità genuina (“we can do better”), amalgamata da venature di classicità come quasi mai si vedono in televisione. Ci sentiamo dunque di consigliare caldamente questa serie, indipendentemente da quanto si possa essere affezionati al genere e nello specifico al soggetto, perché se c’è una cosa che Aaron Sorkin sa fare è raccontare storie e The Newsroom è solo l’ultima arrivata.

Voto: 8

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Informazioni su Attilio Palmieri

Di nascita (e fede) partenopea, si diploma nel 2007 con una tesina su Ecce Bombo e l'incomunicabilità, senza però alcun riferimento ad Alvaro Rissa. Alla fine dello stesso anno, sull'onda di una fervida passione per il cinema e una cronica cinefilia, si trasferisce a Torino per studiare al DAMS. La New Hollywood prima e la serialità americana poi caratterizzano la laurea triennale e magistrale. Attualmente dottorando all'Università di Bologna, cerca di far diventare un lavoro la sua dipendenza incurabile dalle serie televisive, soprattutto americane e britanniche. Pensa che, oggetti mediali a parte, il tè, il whisky e il Napoli siano le "cose per cui vale la pena vivere".


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3 commenti su “The Newsroom – 1×01 We Just Decided To

  • xfaith84

    devo essere onesta, la prima parte mi stava facendo passare la voglia. non so se fosse il caldo, la stanchezza o cosa, ma facevo davvero fatica a seguire tutta la vicenda “chi va chi viene chi rimane” e, a parte il discorso di Will all’inizio che mi ha fatto scattare l’applauso, per un bel pezzo sono stata abbastanza disinteressata. Le cose hanno cominciato sicuramente a muoversi con l’arrivo della notizia e l’alternanza tra la newsroom vera e propria e il discorso di Will e Mackenzie. Da lì in poi, tutto praticamente perfetto. La notizia che diventa rossa solo alla fine di tutto forse è un filo troppo “a tempo”, ma l’effetto è assicurato e fa capire esattamente il livello di soddisfazione di chi ha “annusato” la notizia per primo.