Don’t Trust The B. in Apartment 23 – 2×01 A Reunion… 2


Don't Trust The B. in Apartment 23 - 2x01 A Reunion... Torna sugli schermi la sit-com rivelazione della passata stagione, forte di un cast estremamente duttile ed equilibrato, che l’anno scorso ha stupito tutti per originalità e capacità di interazione. Dopo una produzione travagliata, per la gioia di tutti gli appassionati, l’ABC ha deciso di rinnovarla per una seconda stagione.

Sebbene le due protagoniste siano riuscite a costruire una relazione tutt’altro che superficiale, fatta di opposizioni e contrasti caratteriali ma anche di vuoti dell’una colmati dall’altra in maniera reciproca ed equa, la serie ha il suo punto di forza nell’amalgama che esse riescono a creare con James.

Questa premiere sceglie di concentrarsi sul punto che, nella prima stagione, è emerso come quello di maggior forza, originalità e innovazione: James Van Der Beek. L’attore dà ad Apt. 23 una marcia in più grazie ad un personaggio estremamente autobiografico, che fa dell’autoironia la sua componente di maggior rilievo. A Reunion… catalizza gran parte dell’attenzione su di lui, scegliendo la strategia narrativa che ha fatto il successo dell’episodio pilota, ossia quella del flash-forward iniziale spiazzante, al quale segue un episodio pregno di continui colpi di scena e capovolgimenti di punti di vista.

Don't Trust The B. in Apartment 23 - 2x01 A Reunion... In particolare il punto d’inizio, e sostanzialmente d’arrivo, dell’episodio è il funerale di Dawson Leery, al quale le due ragazze assistono in lacrime. Tutta la puntata porta verso quel momento con una serie sterminata di sorprese, figlie di una scrittura che tratta col cesello ogni battuta. Ogni scena è collegata alla precedente e una battuta tira l’altra (legate da un atteggiamento metatestuale consapevole e raffinato): ad esempio, subito dopo il funerale si assiste alla sequenza del rifiuto di James a una riunione (da qui il titolo dell’episodio) celebrativa con i membri del cast di Dawson’s Creek; il diniego è dovuto solo al narcisismo di un attore schiavo del suo personaggio, che si sente come John Lennon (a cui aggiunge pure McCartney!) per i Beatles, collegandosi così direttamente al tema della morte, protagonista della scena precedente.

Al di là della raffica di battute inarrestabile, quest’episodio, grazie al tentativo di June di convincere James ad accettare la riunione con il cast della famosa serie, offre una sintetica ma quanto mai efficace esposizione dell’essenza del teen drama. L’intervention (come lo chiama Chloe) di June a favore del ricongiungimento tocca alcune delle componenti fondamentali del genere televisivo soprattutto inquadrandolo come grande romanzo di formazione, manuale di crescita per ogni adolescente contemporaneo; nel farlo riesce a non prendersi mai troppo sul serio, pur intercettando nodi chiave dei codici di tante serie nate da Beverly Hills in avanti.

Don't Trust The B. in Apartment 23 - 2x01 A Reunion... Dopo una serie di capovolgimenti da cui vengono fuori le enormi fragilità di James e la necessità per June di una passato felice al quale far affidamento nei momenti di maggiore solitudine (anche a costo di inventarlo), l’episodio volge verso l’epilogo portando James ad emanciparsi dal personaggio che ne ha segnato la carriera e l’esistenza, grazie soprattutto agli interventi di Chloe, vero e proprio angelo custode infernale. Ma Apt. 23 non è una serie come tante altre, non concede happy ending scontati e nello specifico mette alla berlina quello che dovrebbe essere il modello per James, colui che ce l’ha fatta: Mark-Paul Gosselaar, attore famoso per il personaggio di Zack Morris della serie Bayside School, gli offre la sua esperienza, quella di chi si è emancipato dal proprio personaggio, ma a solo costo di costruirne un altro ridicolo al limite del patetico, di cui chiunque si vergognerebbe.

Il finale ritorna sull’incipit, svelando il colpo di scena, ovvero che nella barca in fiamme non c’è James Van Der Beek, bensì tutto ciò che ancora lo legava al personaggio di Dawson, dal quale decide di emanciparsi definitivamente. I tre, accompagnati da Luther – agente di James e personaggio al quale verrà dato, giustamente, più spazio in questa stagione – finiscono camminando verso la macchina da presa accompagnati da una musica che li configura come dei supereroi, pronti a inaugurare una stagione che promette benissimo.

Voto: 8,5

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Informazioni su Attilio Palmieri

Di nascita (e fede) partenopea, si diploma nel 2007 con una tesina su Ecce Bombo e l'incomunicabilità, senza però alcun riferimento ad Alvaro Rissa. Alla fine dello stesso anno, sull'onda di una fervida passione per il cinema e una cronica cinefilia, si trasferisce a Torino per studiare al DAMS. La New Hollywood prima e la serialità americana poi caratterizzano la laurea triennale e magistrale. Attualmente dottorando all'Università di Bologna, cerca di far diventare un lavoro la sua dipendenza incurabile dalle serie televisive, soprattutto americane e britanniche. Pensa che, oggetti mediali a parte, il tè, il whisky e il Napoli siano le "cose per cui vale la pena vivere".


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2 commenti su “Don’t Trust The B. in Apartment 23 – 2×01 A Reunion…

  • xfaith84

    ho trovato questa puntata divertentissima e geniale! a parte che davanti alla scena del re leone non riesco a stare seria per più di un nanosecondo, ma poi tutte le guest star!!! malcooolm! e busy phillips! quello di bayside school invece ci ho messo un filo di più a riconoscerlo..
    in ogni caso, una puntata scritta benissimo e una delle poche comedy che ultimamente sappia davvero far ridere…

     
  • MarkMay

    Quoto Xfaith… Devo dire che anche l’inizio della prima stagione era stato scoppiettante ma a lungo andare gli episodi si erano fatti via via sempre più simili e difficili da incasellare (nel senso che ogni episodio era troppo simile all’altro)… Spero vivamente che non si ripetano gli stessi errori della prima stagione e riescano anche a tirar fuori un minimo di fil rouge che faccia stare insieme tutta la serie nel miglior modo possibile,resta il fatto che Ap. 23 è una delle poche serie comiche che mi faccia ridere di gusto insieme a Raising Hope (Louie non lo metto fra le semplici serie comiche perché è un qualcosa che va oltre,spero che qualcuno recensisca il finale della terza stagione)

    Ps:Forse mi son perso qualcosa,ma che fine hanno fatto gli altri 2 co-protagonisti della serie,ovvero la vicina morbosa di Chloe ed il vicino feticista???