Ah, i mitici anni ’60!
Dopo il fallimento di Pan Am, la tv generalista prova di nuovo a cercare il successo con il “vintage drama”, questa volta portando tutto nella terra di confine dove il passato sfida il moderno, tra cowboy e gangster, deserti e metropoli, ruralità e capitalismo.
Benvenuti nella Città del Peccato…
Dalle mani dello sceneggiatore di Casinò, Nicholas Pileggi, ecco arrivare la serie che racconta la genesi del successo di Las Vegas, la Sin City che negli anni Sessanta visse il suo boom e che, per questo, fu terra di conquista per magnati di dubbia reputazione.
L’ispirazione viene in questo caso da fatti reali, ovvero la vita di Ralph Lamb, sceriffo che per anni ha combattuto il gangster Vincent Savino, giunto nella città della corruzione e dello scandalo ad accrescere e rendere più florido il mercato delle quattro “S” delle meraviglie: Soldi, Spettacolo, Sesso e Sangue.
Il pilot si limita senza troppi guizzi ad illustrarci ambienti, personaggi, struttura della serie e rapporti tra i vari protagonisti. Quest’ultimo elemento, in particolare, rappresenta la parte più riuscita dell’episodio, grazie anche ad un cast in grande forma, che annovera attori cari al cinema (Dennis Quaid e Carrie Ann Moss, l’indimenticata Trinity di Matrix), oltre a note figure televisive, racimolate da recenti produzioni fallite: il Jason ‘O Mara di Terranova, la Sarah Jones di Alcatraz (non presente in realtà nell’episodio) e il Michael Chiklis di NoOrdinary Family (ma, soprattutto, di The Shield).
Purtroppo, Vegas sembra però soffrire la stessa sindrome che l’anno scorso colpì (e affondò) un buon prodotto come Awake: l’impressione è, infatti, che l’autore abbia sì voglia di narrare una storia intrigante e alla quale pare essere particolarmente affezionato, ma che egli sia ahimé allo stesso tempo incastrato in una struttura procedurale verso la quale non nutre il minimo interesse. Le logiche del network hanno probabilmente imposto a Pileggi un tipo di serializzazione verso la quale egli non è forse nemmeno avvezzo, visto l’inconcludenza e la pioggia di “luoghi comuni” dell’indagine di puntata.
Per quanto sia chiaro che gli obiettivi dello showrunner siano narrare un’epoca e portarci in una storia di corruzione, omicidi e sensualità, le intenzioni della CBS appaiono ben altre: unire il dramma vintage alla Mad Men sia con l’estetica western rilanciata da Justified (e, quest’estate, anche da Longmire), che con il crime alla C.S.I. che tanti spettatori porta con sé. Ne emerge un pastiche che solo in alcune occasioni è ben congegnato, mentre spesso mostra un’abissale distanza tra la furbizia della confezione cercata dalla CBS e i reali desideri di Pileggi.
Fortunatamente, c’è un cast che convince: Carrie Ann Moss è praticamente fatta per gli anni ’60, Michael Chicklis impone la sua grande personalità nella figura del gangster, e anche le dinamiche della famiglia Lamb funzionano senza mai risultare forzate. Unico neo è la caratterizzazione del protagonista Ralph, con un Dennis Quaid che porta sullo schermo il solito cowboy burbero, scontroso e solitario, poco incline alla mondanità/modernità: troppo cliché per non risultare a tratti quasi caricaturale.
Il risultato è un buon prodotto (che qui può vantare anche il tocco cinematografico del regista di Quel Treno per Yuma, James Mangold, soprattutto in alcune scelte stilistiche e nell’accurato uso della fotografia), che convince nella rappresentazione dello scontro tra la Vegas che fu e quella che si accinge a diventare, ma che invece trova il suo punto debole nell’aspetto procedurale, un po’ buttato via, forzato e senza sussulti. Siamo, però, solo al primo episodio: il potenziale c’è, vedremo se riuscirà ad emergere meglio.
Il blog Seriangolo.it utilizza i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione; le informazioni acquisite vengono utilizzate da parti terze che si occupano di analizzare i nostri dati web, pubblicità e social media. Proseguendo la navigazione, si autorizza il loro uso.AccettoCookie Policy
Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Ti piace Seriangolo? Seguici sulle nostre pagine Facebook e Twitter!