Treme – 3×06/07 Careless Love & Promised Land 1


Treme - 3x06/07 Careless Love & Promised LandQui si corre continuamente il rischio di esaurire gli aggettivi, o di passare per smidollati che gridano continuamente al miracolo. Ma c’è poco da fare quando i prodotti di HBO rasentano continuamente, anno dopo anno – settimana dopo settimana – l’eccellenza e talvolta la perfezione. It’s Mardi Gras baby!

Va così a finire che al termine di ogni episodio, non importa quale o di quale stagione, l’ispirazione è massima. Con nessun altro prodotto televisivo al mondo viene una tale voglia di imbracciare uno strumento, seguendo una filosofia go with the flowTreme è letteralmente terapeutico, perché terapeutica è la musica di New Orleans. Provare per credere.

3×06 – Careless Love

Treme - 3x06/07 Careless Love & Promised LandIn Careless Love (episodio già di per sè pieno di citazioni e particolarmente didascalico) dopo qualche decina di minuti appare Fats Domino, nella parte di sè stesso, che poi canta Blueberry Hill. In quale altro prodotto televisivo c’è un simile collegamento con leggende di questa portata? Voglio dire, è un po’ come se in Breaking Bad ci fosse un cameo del migliore cuoco di blue meth di tutto il sud-ovest, come se in Mad Men apparisse Kennedy in persona. Il fatto è che, in Treme, tali eccezioni rappresentano, incredibilmente, la regola! Sarà che la tradizione blues e jazz è più cheap rispetto a certi mostri sacri rock o pop, basti pensare ai 250 milioni che AMC dovette sborsare per avere Tomorrow Never Knows dei Beatles, proprio in Mad Men.

Treme - 3x06/07 Careless Love & Promised Land“This is a ballad, a story song”

Ritroviamo, come d’abitudine, personaggi talmente multidimensionali e ben costruiti da non perdere mai di credibilità: potrebbero reggere il colpo anche se la sceneggiatura fosse una terribile barzelletta. Il lavoro di Simon e Overmyer si dimostra ancora una volta certosino, con personalità dipinte anche per propositi simbolici. Basti pensare a quanto Davis e la sua dolce ignoranza (in senso buono) rappresentino al meglio i contrasti della città. Genuino, sanguigno, ispirato ma ingenuo, proprio come Nola. In lui è evidente il lento passaggio dalla musica suonata alla musica prodotta, dettato sia dalla necessità di rinnovare il mercato discografico locale, sia da una forzata “panchina” a cui lo costringono l’alcolica Mimi e il produttore dell’opera.

Treme - 3x06/07 Careless Love & Promised Land“What you don’t know today, can be learned tomorrow”

Anche il percorso di Antoine rappresenta una rottura rispetto a un passato più turbolento. Batiste è protagonista attivo di un cambiamento impressionante, da quando è insegnante. Quello che all’inizio gli sembrava un ripiego è ora una mission che va oltre gli scopi meramente didattici. La cosa positiva di questi momenti, nello show, è l’aspetto didascalico della narrativa di Antoine: i suoi input di storia della musica rivolti agli alunni, i commenti tecnici, le lezioni di vita quotidiana, sono dediche utili anche a tutti noi spettatori. Un’ora di Treme equivale a un’ora di lezione di musica? Ci siamo ormai molto vicini, anche se paradossalmente in questa stagione è calato un po’, rispetto ad altre, il minutaggio dei live.

Treme - 3x06/07 Careless Love & Promised Land“Not before Mardi Gras”

Come prevedibile già in occasione della diagnosi del linfoma, per Albert Lambreaux la cura personale viene dopo i suoi doveri di Big Chief, dal momento che non ha nessuna intenzione di iniziare la chemio prima del Martedì Grasso. Ancora una volta è questo il personaggio che spicca di più come dignità, grazie anche alla forza dell’esperienza e alla passione per la tradizione musicale. La stessa tradizione che ha convinto Janette a tornare a N.O. Il suo business partner sembra però fare di tutto per porre questo fondamentale aspetto in secondo piano, e assimilare il ristorante a un qualsiasi modello di business capitalistico, con tanto di responsabile di comunicazione e marketing. Janette è evidentemente turbata da cotanta bullshit; il suo scopo era un altro, più puro e incontaminato. È come se, per usare un parallelo musicale, chiedessero a un cantautore già affermato di suonarsi tutti gli strumenti, anche quelli che non padroneggia, di registrare, mixare, distribuire e pubblicizzare il suo disco; quando invece, in teoria, l’artista dovrebbe solo limitarsi a partorire il prodotto della sua sensibilità. Il Do It Yourself sembra più applicabile a chi deve far gavetta, piuttosto che a professionisti affermati come Janette. Il problema è che, oltretutto, anche il prodotto stesso ha perso il suo ruolo di centralità. Lo staff, la comunicazione, il marketing & PR, l’estetica del locale e di chi lavora in sala dettano le regole. Sono ormai nuovi aspetti di trasversali filosofie commerciali, applicabili anche al musicbiz, in cui  si tende a concentrare tutta l’attenzione sul bombardamento mediatico finalizzato alle vendite. Puntare sulla quantità significa in molti casi perdere terreno in termini qualitativi. E viceversa.

3×07 – Promised Land

Treme - 3x06/07 Careless Love & Promised LandCome ogni anno eccoci alla puntata più folkloristica, quella del Mardi Gras, vero e proprio climax musicale per la città. È solitamente l’episodio più festoso, colorato, ispiratore. Anche in questa terza stagione le aspettative non sono andate deluse, testimoniate, fra l’altro, da un deciso aumento dei live nella Carnival Week. Il beat arriva da differenti luoghi, interpretato da differenti persone, accomunate però dal costante tappeto culturale dell’ex capitale della Louisiana (ora è Baton Rouge). Ecco ricomparire le parades, le marching bands, i buskers, o per esempio Davis in studio. L’attesa creata durante la settimana del carnevale, in cui si ha già la sensazione che tutto si fermerà indipendentemente dal lavoro svolto, trova giustificazione nelle follie di autoctoni e turisti presi dalla madness.

Treme - 3x06/07 Careless Love & Promised Land“There’s a big difference between vice and sin. New Orleans gets it”

Nella prima parte dell’episodio ci sono tuttavia momenti più critici e cupi, che per la famiglia Lambreaux sono veicolati da un crudo documentario su Katrina. Il volto scurissimo di Clarke Peters e lo scambio di sguardi del suo personaggio con Delmond, conditi da pesante silenzio e reciproca indignazione, creano un momento intensissimo e da pelle d’oca. È di vitale importanza, infatti, che Simon ci ricordi, di tanto in tanto, di che cosa stiamo parlando, di ciò che è successo e che non va dimenticato. Katrina, per quanto distruttivo, è stato un pretesto che ha portato a galla, insieme ai cadaveri, l’avarizia peggiore e l’abuso di potere, anche burocratico. Ed è saggio, e naturalmente di forte impatto antitetico, che tale promemoria venga “piazzato” proprio negli episodi più spensierati. Treme - 3x06/07 Careless Love & Promised LandIl Mardi Gras è momento di ricordi non solo riguardanti lo scampato pericolo, ma anche e soprattutto le perdite strettamente personali. Annie è un esempio in tal senso: il primo omaggio al defunto Harley arriva da Washington D.C, con la cover del suo pezzo This City. Il secondo è lo spargimento delle ceneri nel grembo del sacro Mississippi. Proprio come fece Toni con Creighton, figura paterna di cui Sofia non sembra ancora aver assorbito il lutto. Almeno a giudicare dai suoi interessi per figure più grandi di lei, prima il busker, poi L.P. (che non ci mette molto a smontarla). Probabilmente assistere all’ennesimo luttuoso rituale sulle sponde del fiume è un ulteriore passo in avanti per lei, proprio verso l’accettazione della morte del padre.

Treme - 3x06/07 Careless Love & Promised LandOltre al momento celebrativo vero e proprio l’episodio non perde comunque di vista la storia, in preparazione ai prossimi sviluppi futuri. La storyline di Sonny ha una bella progressione, e dopo aver toccato il fondo decide di ricevere aiuto. Il fatto che scelga con decisione di trascorrere tutto il Mardi Gras in “rehab” e battere sul tempo il padre di Linh al lavoro, è degno di nota. Nel frattempo Davis, nella sua dirompente e genuina vitalità, perde di vista l’obiettivo della sua opera e probabilmente anche il controllo sulla stessa. Una crescente frustrazione creativa e produttiva aggiunta alla mancata presenza di Annie, nel momento clou del Fat Tuesday, lo portano dritto fra le braccia di Janette. La donna sembra attratta dal suo lato wild and free, dalla sua semplicità, quella che a lei sta palesemente sfuggendo di mano nella fase iniziale della gestione del ristorante. Poco più in là troviamo il detective Terry Colson, come ogni anno, nel ruolo di testimone degli insabbiamenti durante le festività: per lui la misura è colma, è il momento di procedere contro i suoi stessi colleghi (come del resto stanno facendo Toni e L.P.). L’unico errore, che probabilmente pagherà, è quello di aver avvisato il partner che qualcosa di grave e imminente sta per piovere sulla N.O.P.D.

“Keep yourself clean” è un consiglio facile da seguire quando ci si trova dalla parte del vizio. Se la linea però è stata oltrepassata, sfociando nel peccato, non c’è retroazione che tenga.

Non c’è armadio che possa contenere scheletri tanto grandi.

Voto complessivo: 9  

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Informazioni su Mattia Cenacchi

"The piano hit a chord, his mouth quivered, he looked at us with an expression that seemed to say - Hey now, what's this thing we're all doing in this sad brown world? -. And then he came to the end of the song"


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Un commento su “Treme – 3×06/07 Careless Love & Promised Land

  • Glenn L'autore dell'articolo

    ***una precisazione sulla frase “l’artista dovrebbe solo limitarsi a partorire il prodotto della sua sensibilità”, che giustamente è preceduta da “in teoria”..
    Questo modello è ormai un teorema del passato, pur resistendo nella maggior parte dei rapporti fra artisti affermati e major discografiche.. Per fortuna (o purtroppo secondo altri) le cose stanno cambiando: se per un debuttante, per motivi meramente economici, è conveniente il DIY, può esserlo anche per un BIG che si è stancato dell’intermediazione di una label che pratica usura.. sia i primi che i secondo hanno oggi a disposizione nuovi validissimi strumenti, come i siti di crowdfunding. E’ chiaro che in questi casi poi aumentano i compiti logistici e organizzativi..