Torna Person of Interest e lo fa con un episodio che tratta un nuovo numero irrilevante, ma che, come siamo soliti aspettarci, non tralascia gustosissimi sviluppi della trama principale.
Iniziando a parlare del caso della settimana, non possiamo fare a meno di notare come la tematica da affrontare non venga sfruttata adeguatamente. La nostra nuova vittima designata è infatti Mira, testimone dell’uccisione della propria famiglia durante la guerra in Kosovo, da parte dell’attuale candidato serbo alla carica di Primo Ministro. Ecco, al personaggio di Mira non viene concesso quello straordinario approfondimento umano a cui questa serie ci ha abituato, e le colpe vengono raddoppiate, poiché si trattava di una tematica che si prestava perfettamente a questo tipo di introspezione. Il suo caso scivola via liscio durante la puntata e finirà presto nel dimenticatoio.

Le cose migliori della puntata le troviamo sotto il punto di vista della trama orizzontale. E’ incredibile come questa serie riesca, anche nella puntata forse più anonima della stagione, almeno per quanto riguarda il caso settimanale, ad unire più elementi dell’intreccio e a fonderli tra di loro creando una perfetta armonia tra le varie parti della storia. Questa settimana approfondiamo il tentativo dell’agente Carter di diventare membro operativo dell’ FBI: interessante l’inganno ai danni del poligrafo (“it’s just a machine, how smart can it be?”), ma la cosa migliore sarebbe stata quella di vedere come si sarebbe mossa una volta entrata nel Bureau. La speranza è che questo appuntamento sia solamente rimandato. Resta inoltre la curiosità di vedere come si evolverà la storia Carter-Beecher, che ultimamente era stata messa un po’ in secondo piano, ma che per fortuna è stata rispolverata per l’ occasione, in quanto molto funzionale allo sviluppo della trama.

In questo episodio grande rilievo assumono le interazioni anche più banali tra i vari personaggi, che riescono sempre a farci passare del tempo di qualità. Questo può senza dubbio dirsi uno dei punti di forza di questo show: anche il più apparentemente inutile scambio di battute tra Reese e il detective Fusco (che stavolta esce addirittura vincente da uno scontro fisico con due sicari) riesce a trasmettere allo spettatore la sensazione che quello che sta guardando è credibile e ben studiato in ogni singolo dettaglio. Allo stesso modo non possiamo non apprezzare scene anche abbastanza brevi, come Finch che parla di bistecche o come la signora che cerca di “rimorchiare” il buon John. Non esiste serie migliore di questa infatti per farci comprendere appieno quanto, in una produzione di questo tipo, sia fondamentale la cura di ogni singolo aspetto, anche quello all’apparenza più insignificante. Questo è sicuramente qualcosa che aggiunge ulteriormente valore all’opera di Nolan e Abrams.
In conclusione, Person of Interest riesce anche questa settimana a farci passare quarantadue minuti molto piacevoli. Pur con un irrilevant case non eccelso, la serie continua a regalarci sorprese e nuove rivelazioni, facendo crescere, puntata dopo puntata, l’hype intorno alle vicende di Finch e Reese e dei loro antagonisti.
Voto: 7+



Del significato dei numeri su blue screen di questa puntata si sa nulla ?
le spiegazioni si possono trovare sulla pagina personofinterest.wikia dedicata ai codici di puntata
http://personofinterest.wikia.com/wiki/Codes_02-04_Explanations
🙂
GRAZIE MILLE !!!
E vogliamo parlare della lotta finale tra Reese e il sicario??? Io ho adorato le posizioni dei coltelli…..bello studiato anche quello! 😀
vero, anche se io non sopporto Reese nei combattimenti.. lo so, lo so che il suo fare il figo è una cosa studiatissima, ma non lo sopportooooo! XD