Doctor Who – 7×09 Hide


Doctor Who - 7x09 HideDopo un episodio decisamente sottotono come quello della scorsa settimana, Doctor Who torna sui giusti binari con una puntata divertente e affascinante. Se da un lato Hide è per lo più una puntata standalone, in cui sono poco riscontrabili elementi importanti per l’avanzamento del running plot (a parte un riferimento al mistero dell’identità di Clara), dall’altro riesce a regalarci un momento assolutamente ben costruito.

“And you are?” – “Ghostbusters”.

Hide è una storia di fantasmi, case infestate e sensitivi, ma come spesso accade in Doctor Who, gli elementi tipici del genere horror vengono rielaborati ed inseriti in un preciso contesto fantascientifico.

Doctor Who - 7x09 HideCome sappiamo, per quanto strambe esse siano, le soluzioni che il Dottore pone ad interrogativi soprannaturali sono sempre di natura scientifica (o para-scientifica): mi tornano in mente alcuni episodi, richiamati proprio da Hide, come The Unquiet Dead (prima stagione), The Vampires of Venice (quinta stagione) e The Satan Pit (seconda stagione) – su cui tornerò più tardi. Anche qui, precise tematiche legate al genere horror (vampiri, possessioni demoniache, fantasmi e mostri in genere), vengono rielaborate in una chiave nuova, permettendo una soluzione di carattere “scientifico” al mistero che li avvolge.

Doctor Who - 7x09 HideIn Hide il processo è il medesimo: si parte dalla constatazione di un evento soprannaturale (la casa infestata dai fantasmi), seguita da un’indagine in perfetto stile Sherlock Holmes, fino ad una soluzione finale che confuta totalmente una condizione iniziale basata su spiegazioni non logiche. Il fantasma di Caliburn House, quindi, non è un vero ectoplasma, ma il riflesso di una viaggiatore temporale, Hila Tukurian, rimasta impantanata in un universo sacca ed incapace di uscirne. Insieme a lei, c’è quello che sembra inizialmente il nemico dell’episodio, un alieno deforme che la perseguita. Ma quello che sembra essere un mostro messo lì per spaventare, in realtà si rivela anch’esso una vittima della situazione.

“Experience make liars us all. We lie about who we are, about what we’ve done…” – “And how we feel”.

Doctor Who - 7x09 HideHide è una storia d’amore mascherata da storia di fantasmi.
Il significato del titolo può avere molteplici sfaccettature, ma in questo caso è fuorviante: non si tratta di nascondersi fisicamente da qualcosa, o nel caso del mostro, di approfittare della propria condizione aliena per spaventare gli altri. Qui si parla dei sentimenti che vengono celati per paura che non possano essere condivisi. La paura non è quella dei mostri, semmai quella di rimanere soli. Nascondersi, arrivando anche a mentire a noi stessi e agli altri, diventa quindi una specie di prassi di autodifesa in mancanza di una certezza vera su quello che la persona amata prova verso di noi. Esemplificativa in questo senso la tormentata storia tra il Prof. Alec Palmer (Dougray Scott) e la giovane sensitiva empatica Emma Grayling (Jessica Rayne). Anche in questo caso, come già successo in altri episodi di Doctor Who, abbiamo a che fare con anime fragili alle prese con la paura di gestire i propri sentimenti.

Doctor Who - 7x09 HideNel caso di persone come Emma, che è appunto un’empatica (Eleven definisce tali persone le più nobili, ma allo stesso tempo le più sole), la situazione si complica ulteriormente. L’empatia è un sentimento che più volte è stato indagato nella serie e con cui il buon Doctah si è trovato più volte a fare i conti, a volte rigettandolo, dimenticandosi della sua importanza in momenti cruciali. Ma è proprio dell’empatia che, spesso, sono nati i rapporti più belli della sua lunga vita, come quello con Clara Oswald.

“To you I’m not even born yet. And to you I’ve been dead for 100 billion years.

Doctor Who - 7x09 HideNel tentativo di capire cosa si nasconde dietro il mistero di Caliburn House, Eleven (interpretato da un Matt Smith, non mi stancherò mai di dirlo, formidabile!) si spinge ai confini della storia terrestre, dalla sua nascita fino alla sua morte. Ed è proprio durante questa peregrinazione spettacolare e suggestiva che troviamo il momento forse più toccante dell’episodio, in cui Jenna-Louise Coleman riesce a delineare (in continuità con quanto mostrato in Cold War) alcune delle debolezze di Clara, che finora ci è apparsa per lo più come una ragazza estremamente dinamica e sprezzante del pericolo. Ma, come dice il personaggio di Emma verso la fine della puntata, “Clara è molto più spaventata di quello che appare”.
E’ chiaro che “l’incoscienza” della  ragazza è una maschera, che si svela nel momento in cui si rende conto dell’unicità del suo compagno. Un’unicità data dal fatto che è un essere senza tempo, che può passare da un’epoca ad un’altra senza il minimo problema, dalla nascita alla morte dell’umanità in un battibaleno, senza all’apparenza provare alcun sentimento.

Doctor Who - 7x09 HidePer il Dottore, le persone vanno e vengono, sono fantasmi, possono essere morti e vivi allo stesso tempo. Allora, si chiede Clara, cosa significano veramente per lui? Perché continua ad “interferire” con le faccende umane?
La risposta di Eleven è enigmatica e perfettamente comprensibile allo stesso tempo: “Perché siete l’unico mistero che valga la pena di risolvere”.
Si conferma qui l’umanesimo del personaggio, che è anche l’umanesimo che fa da cardine da sempre a tutta la serie. Perché, lo sappiamo ormai da tempo, Doctor Who è una serie umanista.

Hide è anche l’episodio in cui Clara fa definitivamente i conti con il TARDIS. Se nelle precedenti puntate l’avevamo vista in difficoltà persino ad entrare nella macchina del tempo, ora, forse in virtù di una ritrovata sincerità verso sé stessa e verso i suoi sentimenti, la ragazza riesce a guadagnarsi la fiducia della nave, riuscendo persino ad utilizzarla per salvare il suo compagno.

“I’m The Doctor” – “Doctor What?” – “If you like…” 

Doctor Who - 7x09 HideCome tutti gli episodi di questa settima stagione, anche Hide contiene al suo interno diversi rimandi al passato della serie.
Citavo The Satan Pit (già richiamato in The Rings of Akathen, che guarda caso è stato scritto dallo stesso, bravo autore di Hide, Neil Cross): la tuta spaziale che il Dottore indossa è la stessa che troviamo in quell’episodio, nel precedente The Impossible Planet e anche in The Water of Mars.
Il cristallo blu di Metebelis Three è un riferimento ad alcune avventure della terza incarnazione, più precisamente gli episodi The Green Death (1973) e Planet of Spiders (1974, lo stesso anno in cui è ambientato Hide).
Eleven cita anche un certo Eye of Harmony, presente in un episodio con protagonista il Quarto Dottore, The Deadly Assassin (1976).
La proiezione olografica del TARDIS, invece, era già stata presentata in Let’s Kill Hitler, puntata della sesta stagione del nuovo ciclo.
Doctor Who - 7x09 HideUna piccola chicca è data dal fatto che l’ambientazione apocalittica in cui Eleven si trova ad un certo punto, ovvero l’ultimo giorno della Terra, è già stata presente nel secondo episodio della prima stagione, The End of the World. E’ lecito pensare che proprio mentre Eleven sta scattando foto sulla Terra, dall’alto, su un’astronave, Rose Tyler e Nine stiano assistendo allo spettacolo!

Hide è quindi un episodio che fa risalire la serie, dopo il pessimo risultato del precedente Cold War, e che, con il suo mix di significati simbolici, ritmo sostenuto, buona recitazione e easter eggs (non si finisce mai di trovare rimandi al passato!), ci regala un bel momento di fantascienza televisiva. 

Voto: 8

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Informazioni su alessala

Scrivo, leggo, faccio film e video. Suono quando capita, ma solo per me stesso e per la gioia del muro. Scrivo recensioni. Scrivo i cavoli miei in un blog. Ogni tanto lavoricchio. Sogno in grande ma resto piccolo.

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