
La puntata, il mid-season finale con cui The Good Wife ci saluta fino al prossimo gennaio, segue una struttura piuttosto inusuale non solo in termini narrativi, ma anche emotivi: alterna infatti il caso di Cary alle vicende politiche (e sentimentali) di Alicia, che si inseriscono in più occasioni quasi a cercare di smorzare l’effetto pesantissimo del resto del racconto, ma soprattutto la devastante gravità di ciò che appare sempre più come il frutto di casualità, what if e mere coincidenze.

Ma The Good Wife, come si diceva, l’ha già fatto un’altra volta, e con successo: “Dramatics, Your Honor“, la puntata in cui Will Gardner perdeva la vita in modo tanto improvviso quanto inaspettato – sia per gli spettatori che per i personaggi – ha spiegato come meglio non si poteva quanto certe coincidenze della vita risultino fondamentali per eventi di portata ben più grave.
Come riprodurre, quindi, lo stesso concetto senza risultare ripetitivi, ma anzi inserendo nel racconto un’articolazione diversa di questo tema?
Yes, but like Will said… “Juries are a jump ball.”
Judge could be in a bad mood, a witness could fall apart, a juror change his mind.
I mean, they’re unpredictable.
Cosa c’è di più soggettivo di un punto di vista? Cosa c’è di più imprevedibile di una vita privata che, per motivi apparentemente innocui, finisce con l’influenzare quella degli altri?
Questo sembra dirci la puntata, che, come una danza ritmata, consegna la soggettiva del racconto a personaggi diversi, mostrando – senza eccedere nell’identificazione – momenti personali che hanno una più o meno diretta conseguenza sul processo.

The question, Mr. Fratti, is whether Cary Agos hurt lemons bussing the important tree-mills of honeycuts.
Inutile dire che, a proposito del giurato in questione, altre serie si sarebbero limitate ad un’effettiva sordità parziale, o magari a qualche disturbo di facile rappresentazione televisiva: The Good Wife si diverte invece a mostrarci qualcosa di diverso e – di nuovo – di improvviso, facendoci ascoltare senza alcun preavviso frasi senza senso e parole inadeguate, che portano lo spettatore a tornare istintivamente indietro per accertarsi della corretta comprensione dei dialoghi.
Se la parte legata a Geneva Pine è forse quella meno convincente, funzionale solo a mostrarci delle sue piccole defaillance in tribunale e il suo legame con il detective (che, ne siamo certi, non verrà abbandonato qui), il passaggio di soggettiva più importante è quello tra il giurato e Kalinda – sottolineato non a caso dalla stessa scena ripetuta dai due punti di vista.
Rimane ad oggi ancora un enigma il comportamento della donna in relazione a Bishop, soprattutto se si pensa a tutte le informazioni che lei gli ha passato; ma in questa puntata il suo tentativo, sciocco ed estremo, di andare a minacciare Bishop direttamente a casa sua, è frutto della presa di coscienza: sembra che davvero, e per la prima volta, Kalinda si sia resa conto della posizione in cui è Cary, del rischio vero e tangibile che lui finisca in carcere.

Del resto, tutto sembra puntare anche ad una certa manovra anticipata: la rapidità con cui Bishop suggerisce a Cary di diventare suo consulente legale in Europa fa pensare a questo caso come ad un grande test per provare la lealtà del suo avvocato – che, rifiutando di testimoniare contro di lui nonostante la proposta più che vantaggiosa della Procura, fornisce l’ultima e più concreta prova della sua etica professionale.
E sempre di etica, più o meno seguita, si parla anche nel resto della puntata.
I’m not going to be like Peter.

L’etica di Alicia è un altro interessantissimo oggetto di discussione, proprio perché spesso l’abbiamo vista accettare di buon grado situazioni che definire ambigue sarebbe un eufemismo – non dimentichiamo che lei è consapevole dell’intervento di Bishop a sostegno della sua candidatura. Eppure su un elemento non transige, e questo potrebbe essere la sua salvezza o la sua condanna: non vuole essere come Peter; e più non vuole esserlo, più lui interviene a rattoppare gli strappi che lei rischia di compiere. Era già successo per i suoi clienti, ora accade anche per la carriera politica: fino a che punto il Governatore potrà inserirsi così tanto nella vita della moglie?

Yes, Your Honor.
I would like to plead guilty.

La disperazione negli occhi di un davvero ottimo Czuchry diventa lentamente presa d’atto, e infine si trasforma in supporto per le donne della sua vita – e quanta eleganza in quelle mani appoggiate sulle spalle o sulle mani ora di Kalinda, ora di Diane e infine di Alicia, l’unica con cui si permette un conclusivo abbraccio liberatorio.

È probabile, o più generalmente si spera, che la situazione per lui cambi, ma, anche qualora fosse così, questo non cambierebbe di una virgola l’impatto emotivo dell’episodio e il suo peso narrativo all’interno dell’economia della stagione. Per il resto, i King dimostrano come al solito una classe infinita nel gestire non solo le fila della storia, ma anche le variazioni emotive interne all’episodio, con una capacità encomiabile di inserire momenti ironici esattamente al momento giusto, senza che ne risenta l’aspetto più serio e drammatico – e non è davvero da tutti.
Qualche sbavatura o imperfezione può esserci – la gestione di Kalinda, l’esistenza di Grace – ma sono imprecisioni che sbiadiscono davanti al disegno complessivo di episodi come questo, che ha l’unico enorme difetto di farci aspettare fino a gennaio per il suo prosieguo.
Voto: 8/9
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Questo episodio è molto bello e intenso per la vicenda di Cary e ancora non mi capacito a pensare che si possa incastrare un innocente in questa maniera.
Non so come, ma spero che trovino un modo per non far fare neppure un giorno di galera a povero Cary, ( plauso all’attore che ha interpretato molto bene il dramma del personaggio )
Grace : perchè i King hanno inventato Grace ? Per far penare la GW? Forse per consolare me che ho sempre pensato di aver fatto molto pensare mia madre, ma così deficiente non mi sembra di esser stata.
Interessante il discorso che fai sul fatto che Alicia non vuole essere come Peter , ma lui interviene ad aiutarla. Potrebbe essere un motivo inconscio ( ?) per cui Alicia si è tenuta il caro maritino.
Alicia / Finn : spero che la loro amicizia , complicità si evolva piano piano in qualcosa di più profondo.
Molti Fans della serie si stanno preoccupando della partecipazione di Goode a Downton Abbey , spero che questo non comprometta la sua presenza a TGW. Please. 🙂
Fattore Grace: guarda, non lo so più nemmeno io. Il fratello aveva un livello di inutilità che se non altro era altalenante XD e un paio di volte è stato pure protagonista attivo, ma Grace è davvero di un’idiozia agghiacciante. Non me ne capacito, un giorno scriverò una mail ai King e glielo chiederò 😀
Fattore Peter: no, non credo che lei inconsciamente se lo voglia tenere perché sa che la aiuterà; al contrario, vuole liberarsene e “fare da sola”. Il problema che sollevavo (oltre al “ma quanto ancora potrà andare avanti così?” e me lo chiedevo sia narrativamente, cioè fino a quando Alicia & co. glielo permetteranno, sia proprio a livello di sceneggiatura) è di altra natura, e cioè sulla moralità di Alicia, che non sembra tanto muoversi sul “cosa è giusto o no” ma sul “cosa farebbe Peter?” per poi fare l’esatto contrario. Mentre sulla prima parte di questo assunto sono certa (basti pensare alle zone grigie che la brava moglie ha mostrato di sé più di una volta), sulla seconda mi rendo conto che sia un’illazione, ma le scelte di questo episodio non hanno fatto altro che continuare ad avvalorarla.
Capisco la tua analisi.
La moralità di Alicia , come succede a tutti i mortali, zoppica nel momento in cui deve decidere tra l’esser coerente con i suoi principi e portare soldi a casa e, ora , avere successo nella carriera.
E sembra che più la “nostra ” si smarca dal ruolo di madre e di moglie , più la sua ambizione cresce e la sua moralità vacilla.
Finn , almeno per quello che si è visto , può essere d’esempio.
Una figura d’uomo diversa dal marito , ma anche da Will che sappiamo avere avuto delle “cadute” nella sua condotta di uomo e avvocato.
Vediamo come i King portano avanti questo aspetto.
Per quanto riguarda la mail ai King about Grace , quando ti rispondono , fammi sapere 🙂
Scusate il “legalese”, rivolto soprattutto alle donne in lettura, ma provando a ricavarne una morale, l’unica che mi è venuta in mente già a inizio episodio è che “quando decidono d’inchiappettarti vedrai che t’inchiappettano”! 🙂 Povero Cary!
Ottimo episodio ed ottima recensione, ma per me è solo 8, perché come dice quel personaggio di Mario: “non è che qui possiamo dire 9 e 10 ad ogni episodio, che poi se lo facciamo con uno bisogna farlo con tutti”. Ci si rivede a Gennaio, gente, dritto per dritto!
ahahah, vero, ma è anche vero che se un episodio se lo merita, se lo merita 😀 e trovo che in questa puntata ci siano state scelte di sceneggiatura e registiche che hanno alzato il già elevato livello della serie. Diciamo che era un po’ più di 8 dopo la prima visione, ma alla seconda non ho resistito e mi sono autoimpedita di mettere 9 solo per la presenza di Grace XD
(il legalese usato è, credo, l’unico modo per definire le vicende del povero Cary. Un accanimento del genere fa davvero paura, e odio Castro con ogni fibra del mio essere)
episodio molto bello, per me da 8. Vorrei ribadire un concetto importantissimo: ma quanto è affascinante Matthew Goode? Io dalla visione di Stoker di Park Chan-wook con lui e la Kidman ci ho messo parecchio a riprendermi, era troppo figo. Ma poi mi piace molto anche il personaggio di Finn, finalmente in TGW c’è un uomo che è proprio il mio tipo, sotto tutti gli aspetti.
Concetto importantissimo, che mi tocca approfondire: quando è arrivato Matthew Goode non mi piaceva, e poi la sola idea che volesse sostituire Josh Charles nel mio cuoricione era insopportabile. Poi ho imparato ad apprezzarlo (nonostante nella stagione scorsa ripetessero sempre e costantemente Finn Polmar, così, nome e cognome, Finn Polmar, Finn Polmar. Forse è per quello che ho imparato ad apprezzarlo? Mi hanno ipnotizzata?)
Poi è iniziata questa stagione e aveva tagliato i capelli e non ero per niente contenta.
Ora scopro di amarlo proprio.
Abbiamo una relazione complicata, lo so, ma non sta partendo dai migliori presupposti?! 😀
Tornando seria (o quasi), il suo personaggio in relazione ad Alicia mi piace da matti, le tiene testa, ma è al contempo molto dolce. Sìsì, approvo.
E poi, ça va sans dire, è parecchio figo.
Se ti è piaciuto in Stoker , ti consiglio di guardare anche Burning Man , molto originale , e la commedia romantica Lap Year, dove è molto scarmigliato e sexy.
Poi anche la miniserie : Dancing on the edge .
Ciao, e allora ci vediamo a Natale a Downton ? 🙂
ahahhaa Federica(ma sei per caso siciliana? conosco una ragazza che si chiama come te ) solo per dirti che a me Will non piaceva all’inizio lo trovavo proprio brutto (quel terribile e quella bocca un pò da squalo quando ride brrrrrr) però devo dire era abbastanza sexy, ma Finn mi piace e un sacco, non sarà molto sexy (per ora almeno 😉 ) ma bello è bello e se tra lui e Alicia nascerà qualcosa bene così, anche perchè lei come dice una “amica di recensioni”Mi sa che Paola non ha ancora scoperto questo sito )mi sa che mi si sta rinsecchendo e questo non è bene 🙂 🙂
buon week end a tutti
Ciao Raffaella, no, sono di Milano, anche se con lontane radici siciliane 🙂
Sì, diciamo che Josh Gardner non è canonicamente bello, però adoravo il personaggio di Will, soprattutto in relazione al suo rapporto con Diane che io trovavo tra i piú belli della serie 🙂 comunque Finn, anche se non viene utilizzato molto, è un personaggio che spero verrà utilizzato a dovere. Per ora i King non deludono.
A presto!
Questa prima metà di stagione è stata disorientante e stressante. E per la prima volta da tempo non so davvero dove i King vogliano andare a parare.
Non credo che facciano “fuori” Cary. E neanche credo che Cary rimarrà in prigione per il resto della stagione. E’ decisamente il personaggio maschile con più spessore e rilievo all’interno della serie e mi sembra assurdo metterlo da parte dopo averci costruito un’intera storyline attorno. Matt Czuchry poteva fallire miseramente con il materiale che gli hanno riservato. Ma è sempre stato un attore misurato, discreto, in grado di colpire al punto giusto, quasi sempre senza sbavature e senza sensazionalismi o scene madri, anche quando aveva poco con cui lavorare (spesso). E qui ha dato il meglio di se.
Di Finn ed Alicia non mi interessa un gran chè, a dirla tutta. Lui mi pare sia stato introdotto solo per flirtare con Alicia, per dare qualcosa di cui parlare a chi è interessato alle vicende “rosa” della serie. Spero non diventi però una parte ingombrante della seconda metà di stagione. Brevi momenti ok. Willicia 2.0 no, grazie. Soprattutto con tutta la carne al fuoco che hanno quest’anno.
Mi dispiace che la campagna elettorale abbia finito per tenere distante Alicia da Diane e Cary: le vicende dello studio sono state integralmente abbandonate, Alicia è stata poco presente anche nelle vicende di Cary e Diane si è vista in tribunale “solo” per le vicende di Cary. Sono curiosa di vedere come tutto si evolverà.
Ma come !! Non ti piace Finn ??
Scherzi a parte , non mi sembra per nulla strano che i King abbiano voluto introdurre una figura maschile che posa avere nella vita di Alicia il ruolo di amico e forse di amante , nel senso più completo della parola.
Già Alicia si “autocastra ” , la sfera sentimentale affettiva è importante per delineare un personaggio e, come ho già detto, io credo che questa volta Finn sia la persona giusta che possa portare un pò di equilibrio nella vita della Buona Moglie .
Quindia speriamo ci sia una Finnlicia story .
E no! Non mi piace Finn! Che ci devo fare? A parte fare gli occhi lessi con Alicia, ancora non ha un ruolo preciso in questo show nè tanto meno ha molto a che fare con gli altri personaggi. Senza onta e senza macchia? Show sbagliato, bello.
E trovo che la vita sentimentale di Alicia sia stata ampiamente delineata e messa in primo piano nelle precedenti stagioni. Peter, Wiil e ora Finn? Deve sempre esserci qualche uomo nelle sua vita? Ripeto, non è che non che non deve esserci anche questo, ma spero che rimanga una parte non ingombrante della seconda parte di stagione, perchè, e sono gusti miei, eh, c’è altro che mi interessa di più e direi che dopo questo episodio c’è molto altro di più importante su cui concentrarsi che non gli amoreggiamenti fra Finn ed Alicia.
Certo ognuno ha i suoi gusti, ci mancherebbe.
E una donna può benissimo stare senza compagno.
Diciamo che è più divertente con compagno , MA meglio soli che mal accompagnati.
Io spero che oltre al successo professionale per Alicia ci sia anche un lieto fine sentimentale e per ora c’è Finn all’orizzonte che potrebbe essere la scelta giusta. A mio parere.
Ecco di nuovo le mie ex willicie che diventano finnicie…quoto in pieno. Stesse reazioni emotive: prima rifiuto per Finn poi innamoramento totale, tanto ben concepito da pensare che anche questo non sia stato casuale: I King ce l’hanno mostrato prima modesto e mal vestito, e poi poco per volta, in tutta la sua figaggine. E via a guardare tutto di lui; l’ultimo film sta per uscire e sta per diventare uno degli attori più interessanti sulla piazza…Internazionale. Speriamo Downton Abbey non ce lo freghi. Io lo voglio con Alicia non con la ieratica lady Mary.
In ogni caso episodio molto bello, e spero che Alicia capisca che la politica non è la sua cup of tea, e che questo le impedisce, ancora una volta, di essere libera. Buono per la prima volta Cary, finalmente esce dal ruolo del bel bamboccione per una certa intensità drammatica:
SPOILER SVILUPPO PERSONAGGIO PER FINE STAGIONE
Direi che Kalinda ora è in pericolo davvero e probabilmente l’attrice uscirà di scena tragicamente, come Will, anche se i King negano.
FINE SPOILER
La politica così è esilarante, anche se è quasi tutto drammaticamente vero. Sì bello teso, kafkiano tutto quello che volete, ma ancora una volta Alicia è trattenuta, impossibilitata a vivere qualsiasi vicenda amorosa, condannata a un eccesso di freddezza. E questo mi spiace, non mi convince, non mi ha mai convinto: Ma so che quasi nessuno è d’accordo con me. A risentirci
[Il messaggio è stato editato perché l’ipotesi si basa su uno spoiler relativo a futuri sviluppi per il personaggio in questione. La Redazione]
Ma chi è quel figlio di un David Lee che gli ha dato 1?…
Palesati, miscredente!
Mi trovo d’accordo con la recensione, praticamente anche sulle virgole utilizzate.
I coniugi King hanno dato ancora una volta prova della loro immensa bravura e gli attori non sono stati da meno.
Passo ai lati negativi, che sono pochi e comunque non offuscano la grandezza dell’episodio a cui do un bel 9 pieno.
Kalinda: avevo già espresso le mie perplessità riguardo tale personaggio. è stata sicuramente gestita peggio di tutti, senza una propria storyline. Ora che il suo ragazzo (se così lo possiamo definire) sta seriamente rischiando di andare in prigione si mette addirittura a minacciare lo spacciatore più potente della città. E non contenta della semplice minaccia, tocca una delle questioni intoccabili: il figlio.
Ora, capisco che azzardare e non avere paura siano alcune delle caratteristiche fondamentali di Kalinda, ma se c’è una cosa che abbiamo imparato in queste stagioni è che lei non è una stupida. Minacciare Bishop è ovviamente un atto ultimo di tentare l’intentabile, chiamiamolo di disperazione, (erroneamente credendo di riuscirci) però è fatto con poca maestria, avendo visto già di come lei riesce a ottenere quel che vuole, sempre o quasi.
Sarà che proprio l’attrice non mi va giù.
Diane: è una Diane un po’ moscia ultimamente. Non combattiva. Non quella a cui sono abituata. A maggior ragione perché si tratta di Cary, il suo “pupillo”.
L’attrice è fenomenale, intendiamoci. E il personaggio l’adoro, però c’è questa nota che poco mi convince.
Grace: quanti anni ha? quando andrà a ‘sto benedetto college?
Ok scusate, era solo una mia opinione non credevo di spoilerare. Concordo su Diane, molto sotto utilizzata quest’anno, e Kalinda direi che questa volta si riscatta, in ogni caso. Peter anche basta. Finn di più di più..