House Of Cards – 3×09/10 Chapter 35 & 36


House Of Cards - 3x09/10 Chapter 35 & 36Proseguono i capitoli ideali che raccontano la saga di Frank Underwood e che, in questa stagione, si concentrano sulla sua presidenza, cogliendo i tratti più umani di entrambi i coniugi Underwood. Nei capitoli 36 e 37 è palpabile la solennità di un ritmo greve, lento e cadenzato, in cui la trama avanza a piccoli pezzi, con una calcolata macchinosità che conduce alle evoluzioni finali.

I negoziati per la missione di pace nella Valle del Giordano continuano sotto la vigile quanto inesperta supervisione di Claire, mentre Frank ‒ sventata la minaccia dell’uragano Faith ‒ è ormai in piena campagna elettorale.

The president…
never wanted the peacekeeping mission.

House Of Cards - 3x09/10 Chapter 35 & 36Nel capitolo 35 viene riproposto il braccio di ferro tra il Presidente americano e Petrov, stavolta non ponendoli direttamente a confronto, bensì svelando gli intrighi che si celano dietro agli accordi sulle operazioni militari nella Valle del Giordano. È nuovamente Claire la pedina centrale nella costruzione dell’azione: inconsapevole oggetto di una manovra tattica (che sarà poi svelata nell’episodio successivo), la First Lady convince Frank a inviare un contingente d’emergenza per una missione segreta sul campo. La missione per indagare sulla morte dei soldati russi si ritorce contro l’amministrazione Underwood, offrendo a Petrov il pretesto di coinvolgere Israele. Come già detto nell’introduzione, in questa stagione viene messa in risalto ‒ più che nelle precedenti ‒ il lato umano, e quindi più fragile, di una coppia di personaggi che siamo abituati a riconoscere dalla freddezza nel calcolo e nell’agire, un agire che non ammette errori. Questi sono stati commessi da principio con Petrov, nel caso Carrigan e ora anche nella gestione dei rapporti con Moryakov: è chiaro come il fil rouge delle criticità in politica estera serva a riassumere le falle non soltanto politiche ma anche personali di Frank e Claire.

House Of Cards - 3x09/10 Chapter 35 & 36Dove si ravvisa un appiattimento nella scrittura è invece riguardo a Doug, che sembrava una molla tesa al massimo punto consentito e pronta allo scatto e che invece, a quattro episodi dalla fine, non è ancora saltata; anzi, raggiunge qui il livello più basso, dopo aver appreso della morte di Rachel che lo riporta nuovamente nel vortice della dipendenza dall’alcool. La notizia sconvolge Stamper e anch’egli appare qui in una posa, anche fisica, di inedita vulnerabilità. Un po’ deludente la sua storyline finora, poiché poteva sorprendere nelle vesti di mina vagante, ma in realtà il suo personaggio si avvita su se stesso, sprecando un potenziale interessante e disperdendo la vitalità dell’intreccio.

And sometimes we must be ruthless with those we love.

House Of Cards - 3x09/10 Chapter 35 & 36Una vitalità che si affievolisce ancor di più nel “Chapter 36”, in cui il materiale narrativo è vario e molteplice: dalla crisi diplomatica che coinvolge Israele e Palestina agli ambigui sviluppi del rapporto tra Tom e Frank; dalla partenza di Gavin al flirt altalenante tra Remy e Jacky. Questi personaggi, e le relazioni che essi intrecciano tra di loro, passano tutti per il denominatore comune della Casa Bianca e, in questo episodio, più che conferire fluidità e sostanza suggeriscono un affollamento di micro-vicende più o meno sentimentali che, a mio avviso, rallentano la narrazione e guastano un’esperienza pienamente “immersiva” nel castello di carte di Beau Willimon.
I negoziati per la missione di pace sono interrotti improvvisamente dall’istituzione della No-Fly Zone da parte di Israele e ciò conduce a una crisi diplomatica che convince il Presidente ad andare incontro alla propria nemesi per affrontarla sul campo: un’azione potente da un punto di vista mediatico, ma suicida sul fronte interno. Gli accordi stabiliti in precedenza non hanno più valore: al loro posto subentra quella che appare come una sconfitta strategica e tattica, una sconfitta di cui è soprattutto Claire a farne le spese, come confida Francis in un momento d’intimità con il suo biografo/nuovo amico Tom Yates. In effetti, l’alterigia mista a fanatismo patriottico di Petrov apre spiragli inquietanti sulle possibili manovre che possono essere eseguite da un capo di stato per scopi tutt’altro che patriottici. Petrov incarna molto bene un leader allo stesso tempo carismatico, telegenico e sprezzante della dignità umana quanto basta per rendere credibile un suo coinvolgimento diretto nell’uccisione dei soldati appartenenti alle proprie truppe.

House Of Cards - 3x09/10 Chapter 35 & 36In realtà, il classico sguardo in macchina del nostro antieroico protagonista si presta a più di un’interpretazione: potrebbe essere prevalente quel mezzo ghigno disgustato, per aver dovuto cedere a un nemico una vittoria conseguita su più fronti; oppure potrebbe emergere, sotto quel primo piano del viso parlante di Kevin Spacey, una sorta di “occhiolino d’intesa” sinistro e raggelante con lo spettatore ‒ a far intendere che anche queste dimissioni erano parte di un disegno. Gli intrighi del potere della tagline non sono forse anche questo? Un capriccio accontentato, poiché non si può dir di no alla propria moglie, men che meno a Claire Underwood; e allora sì, ecco un incarico di ambasciatore a tempo, strappato praticamente a forza e terminato giusto in tempo utile per la fase clou della campagna elettorale. In fondo non è ‒ per sua stessa ammissione -‒grazie a lei che Frank è alla Casa Bianca?

In conclusione, considerando la resa troppo frammentata degli eventi che conduce a una dilatazione temporale decisamente ampia, più che avvincere il compito di questi episodi è principalmente quello di marcare una transizione verso la conclusione della stagione, in cui sicuramente ci sarà modo di dipanare tutte le sotto-trame imbastite fin qui.

Voto 3×09: 8
Voto 3×10: 7,5

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Informazioni su Fabiana Sarnella

Spiantata, spiazzata e snervante, nera dentro e fucsia fuori, ho studiato scienze della comunicazione e cerco il mio posto nel mondo. Appassionata della prima ora di Gilmore Girls, sono diventata un'appassionata delle serie tv di qualità.

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