Spiantata, spiazzata e snervante, nera dentro e fucsia fuori,
ho studiato scienze della comunicazione e cerco il mio posto nel mondo.
Appassionata della prima ora di Gilmore Girls, sono diventata un'appassionata delle serie tv di qualità.
“Bobby’s House“ e “Untitled“ si configurano come due episodi connotati dalla classica impronta comica a cui Louis C.K. ci ha abituati, con un risvolto intimista riferito alle dinamiche uomo/donna e al rapporto con il proprio mondo inconscio.
Con due episodi fortemente scenografici e una regia per certi versi assimilabile a quella di un videoclip, “To The Gates” e “Breaking Point” hanno il compito di condurre lo spettatore verso il finale di stagione. La terza annata dello show sui Northmen si può definire come quella della maturità, in cui […]
Proseguono i capitoli ideali che raccontano la saga di Frank Underwood e che, in questa stagione, si concentrano sulla sua presidenza, cogliendo i tratti più umani di entrambi i coniugi Underwood. Nei capitoli 36 e 37 è palpabile la solennità di un ritmo greve, lento e cadenzato, in cui la […]
Dopo “Mercenary”, Vikings entra nel vivo e lo fa ponendo moltissima carne a cuocere per quanto riguarda l’intreccio degli eventi, concentrando al contempo l’attenzione sui nuovi rapporti di potere che si vanno delineando tra i protagonisti; tutto questo senza lesinare sulla ricchezza di una serie che è soprattutto visiva, dotata di una […]
Sulla scia della maturazione espressiva manifestata in questa splendida quarta stagione, Girls continua a confermare le alte aspettative dello show e, dopo “Sit In”, ritorna a conferire un’accezione più corale alla cifra del racconto della Dunham.
Come è stato già messo in luce molte volte, Girls è un prodotto particolare, che si propone fin dai suoi esordi come la voce di una generazione, la cosiddetta “generazione y” o dei millenials, raccontando la semplice vita di quattro ragazze: un quartetto di antieroine postmoderne che sono alla ricerca di un equilibrio, […]
Ciò che nei primi episodi di questa terza stagione aveva fatto ben sperare, facendo sì che The Newsroom assorbisse e, in qualche modo, superasse le numerose critiche che il suo creatore Aaron Sorkin aveva raccolto, subisce una battuta d’arresto in Contempt.
Nonostante le critiche, The Newsroom rimane una serie avvincente e ben scritta, e questo secondo episodio lo attesta in numerosi passaggi. Con “Run” assistiamo a un avanzamento dell’intreccio, in cui la rilevanza degli eventi si riflette in una migliore gestione dei personaggi, la cui psicologia viene indagata a partire dalle loro reazioni di fronte […]
Come di consueto, in concomitanza con il giorno di Halloween, American Horror Story sviluppa il suo terzo episodio, Edward Mordrake Part 1, ambientandolo durante la nota festività anglosassone.
Il tempo della storia scorre velocemente a Downton, mentre quello del racconto viaggia a un ritmo decisamente meno sostenuto. Il terzo episodio di questa quinta stagione sembra procedere sulla falsariga del precedente, senza offrire allo spettatore alcuna particolare sorpresa.
Dopo una quarta stagione incentrata sul superamento del lutto causato dalla morte improvvisa di Matthew e sull’affermazione dell’autorità di Mary nella gestione della tenuta, Downton Abbey ritorna con questo Episode One in perfetto stile fellowesiano; La campagna del Berkshire inglese di Julian Fellowes, infatti, è sempre splendida nella fotografia di Nigel Willoughby.
Boardwalk Empire è sempre stato un affascinante e coinvolgente racconto sul potere. Il potere come molla principale di azioni talvolta scellerate, talvolta pianificate in anticipo secondo schemi ben precisi; e nel caso di Nucky, ammantati quasi da una nube di stoicismo, come quella dell’imperatore-filosofo Marco Aurelio.
A tre episodi dalla conclusione, questa seconda stagione di Masters of Sex continua a eguagliare gli altissimi standard qualitativi prefissati e a superarli, grazie a un’indagine sempre più intimistica delle dinamiche relazionali che si arricchisce, nel caso di Story of my Life, di riflessioni introspettive di grande profondità e coinvolgimento emotivo.
Dopo la splendida incursione nell’intimo dei due protagonisti con Fight, Dirty Jobs rivela una struttura del racconto in netto contrasto con “l’incontro” dell’episodio precedente. Se nell’uno la focalizzazione narrativa viene concentrata nel perimetro di una camera d’albergo, nell’altro questo concetto viene ribaltato.
Al Comic Con di San Diego di quest’anno è presente anche il panel di Penny Dreadful, la serie di Showtime che, mescolando in modo originale elementi tipici del genere gotico, ha incontrato un notevole successo di pubblico; infatti, lo show di John Logan è stato confermato per una seconda stagione.
La qualità della serie aumenta in modo progressivo e, con The Giant, arricchisce il proprio universo narrativo, rivelando nuove sfaccettature dei personaggi, armonizzate senza troppe stonature nell’economia dell’intreccio principale. La bravura degli attori sorregge ottimamente l’impianto dello script di Cantwell e Rogers.
High Planes Hardware definisce alcune delle forze e delle debolezze della nuova punta di diamante di AMC, portandoci al cuore del plot con alcune scelte avvincenti, altre forse meno azzeccate, che comunque non ledono affatto la qualità dello show. . .
Continua la mini-saga dell’ascensore, iniziata nell’episodio 4 e che andrà avanti fino alla nona puntata, attraverso lo sguardo disincantato dell’autore-comico sull’universo delle relazioni umane e, in particolar modo, su quelle di coppia. Il tema dell’incomunicabilità già sollevato in precedenza viene ampliato e contestualizzato meglio.
Con l’episodio Séance Penny Dreadful conferma la pregevole fattura di un prodotto che mostra standard qualitativi di esecuzione davvero elevati. Dopo un pilot che non aveva convinto del tutto, questo secondo episodio lascia pochi dubbi sulla qualità della serie del network Showtime.
Un campo di grano, accompagnato da un sottofondo di musica country, sostituisce in apertura il consueto paesaggio, che ci ha abituati a riconoscere le vicende narrate in Fargo. In realtà il cambio di atmosfera suggerito non trova effettivo riscontro, poiché la tonalità di fondo del racconto resta immutata.
A tre episodi dalla fine, Boneless funge da episodio preparatorio di raccordo, che ci accompagna verso un finale di stagione sicuramente all’altezza della qualità del prodotto ma abbastanza sottotono rispetto alla stagione precedente.
Il blog Seriangolo.it utilizza i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione; le informazioni acquisite vengono utilizzate da parti terze che si occupano di analizzare i nostri dati web, pubblicità e social media. Proseguendo la navigazione, si autorizza il loro uso.AccettoCookie Policy
Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Ti piace Seriangolo? Seguici sulle nostre pagine Facebook e Twitter!