The Man In The High Castle – 1×10 A Way Out 3


The Man In The High Castle - 1x10 A Way OutNata come uno dei progetti più intriganti (e difficili) dell’anno, The Man in The High Castle giunge alla conclusione della sua prima stagione con un episodio denso e ricco di colpi di scena, che esalta soprattutto i pregi di queste sue dieci puntate.

Difficile, forse titanica l’impresa di adattare una storia complessa già fin dalle sue premesse, ma che soprattutto mischia generi su generi, con un ricco cast di personaggi e una trama (nel romanzo) nemmeno ben definita. Frank Spotnitz ci ha provato e, alla luce di quest’ultima puntata, possiamo dire che ne sia uscito fuori in maniera più che dignitosa.

The Man In The High Castle - 1x10 A Way OutLa prima stagione di The Man In The High Castle ha in soldoni rispettato i pregi e i difetti di quel pilot che mesi fa aveva entusiasmato spettatori e critica: ricostruzione scenografica perfetta, trama intrigante, buoni dialoghi, ma personaggi non molto incisivi. È anche vero che la decisione di delineare i tre protagonisti Juliana, Frank e Joe secondo canoni non particolarmente approfonditi ma di facile presa sul pubblico generale (tre persone comuni invischiate in una vicenda più grande di loro), è stata probabilmente più frutto di un ragionamento che di un errore di scrittura, dato che nel libro ci sono passaggi ben più duri che la serie tv ha deliberatamente deciso di omettere (basti sapere che la scelta di Juliana una volta appurata la vera identità di Joe è molto più “drastica” di quella presa dal personaggio nella serie).

The Man In The High Castle - 1x10 A Way OutQuesta è una decisione che può piacere o non piacere, ma che fa parte probabilmente di una precisa scelta autoriale di dare maggiore risalto e importanza alle implicazioni religiose, filosofiche e esistenziali proveniente più dal contesto che dai personaggi che vi sono immersi. Del resto, anche nel libro i protagonisti spiccavano maggiormente non tanto in quanto tali, ma perché ognuno offriva la possibilità di esplorare un determinato aspetto di un mondo che, ancor prima di essere un’ucronia, era un’allegoria del nostro. Da qui, il compito difficile di dare una trama omogenea e interessante ad una storia che non aveva una direzione narrativa precisa, e, in questo, The Man in the High Castle è riuscito egregiamente nel suo intento, costruendo, soprattutto nelle ultime puntate, una trama appassionante e caratterizzata da un crescendo che collima perfettamente nelle risoluzioni dell’ultimo episodio di questa (speriamo non ultima) annata.

The Man In The High Castle - 1x10 A Way OutIn un’epoca in cui due totalitarismi si sono imposti sul mondo, la serie è stata efficace nel raccontare i dilemmi di persone che si trovano a fare scelte umane prima ancora che legate ad un determinato dogma o credo politico. I filmati, come il libro all’interno del romanzo originale, non rappresentano solo la speranza, ma, come ha dimostrato l’ultima pellicola, anche la tragedia: è il risultato di scelte che, come sempre quando nella fantascienza si parla di mondi paralleli, rappresentano ciò che determina il destino della propria vita; l’aderenza ad una fede, ad una linea politica, o semplicemente a delle regole di comportamento, non rende meno difficile prendere una decisione, soprattutto quando le ragioni del cuore (Juliana con Joe, John Smith con il figlio, Frank con l’amico Ed) portano a galla i dubbi e i conflitti più lancinanti.

The Man In The High Castle - 1x10 A Way OutThe Man in The High Castle ha voluto puntare tutto sul suo maggior punto di forza, ovvero la difficile ricostruzione di questa ucronia, dipingendoci attorno delle storie umane che magari non avranno la stessa complessità psicologica di un The Americans (tanto per rimanere nel genere spy-thriller o nel clima da guerra fredda che questa serie sembra comunque ricalcare), ma che sono state create per raggiungere un gruppo più vasto possibile di pubblico e accompagnarlo in una serie già abbastanza complicata fin dalle sue premesse. Frank Spotnitz, già esperto di elaborate mitologie e di misteri dopo essersi fatto le ossa su stagioni e stagioni di X-Files, ci riesce perfettamente, e questo finale è il giusto compenso per una trama che, nonostante le parecchie incertezze (soprattutto le parti nella neutral zone legate al marshall e quelle riguardanti Childan, inserito un po’ a forza dal materiale del libro), ha incastrato tutto molto bene in una confezione semplice ma accattivante, lasciando qualche intelligente mistero aperto (Hitler sta solo collezionando i filmati o, per qualche oscura ragione, è proprio lui l’Uomo dell’Alto Castello?).

The Man In The High Castle - 1x10 A Way OutCerto, si può storcere il naso di fronte a trovate un po’ forzate, o a sviluppi poco convincenti, ma l’insieme risulta coerente e ben riuscito, e persino il triangolo amoroso, talvolta fin troppo calcato, non ha mai portato a decisioni stupide out of character, ma sempre credibili da parte dei personaggi (la stessa scelta finale di Juliana di lasciare andare Joe è frutto, prima ancora che di un sincero affetto/amore, del percorso che il personaggio ha affrontato nel corso della stagione). Il problema per il futuro riguarda, invece, soprattutto la direzione che gli autori decideranno di prendere, poiché (e in questo la scelta finale risulta un po’ confusa) la fantascienza sembra a questo punto imporsi sul resto, in una storia che finora, seppur ambientata in un contesto inesistente, si era mantenuta comunque sui binari del realismo.

The Man In The High Castle - 1x10 A Way OutIl libro non dà alcuna spiegazione al misterioso romanzo “The Grasshopper Lies Heavy” o al passaggio di Tagomi in un mondo parallelo (il nostro?), ma la serie è diversa, sia perché come oggetto del mistero si è scelto invece un film, il che fa porre immediatamente la domanda su dove sia stato girato, sia perché c’è la necessità di dare una seconda stagione e dunque spiegazione agli accadimenti degli ultimi minuti. Era nota la volontà di Philip K. Dick di voler dare un seguito a La Svastica sul Sole, ma l’unica traccia rimasta sono due capitoli che lasciavano intuire un’impronta molto più fantascientifica ad una storia che, paradossalmente, si muove maggiormente nei territori del period drama e della spy story.

Speriamo solo che Amazon dia la possibilità a Spotnitz di proseguire e di limare quei difetti perfettamente correggibili, che hanno comunque caratterizzato quella che rimane una delle novità più interessanti di questo anno.

Voto 1×10: 8
Voto Stagione: 7 ½

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