Bloodline – 2×01 Part 14


Bloodline - 2x01 Part 14Bloodline è stata una delle grandi sorprese della scorsa stagione, partita in sordina ma emersa agli occhi del pubblico grazie ad una qualità altissima. La notizia di un secondo ciclo ha però sorpreso perché le vicende della famiglia Rayburn sembravano concluse; tuttavia, come accade in molti casi, ciò che funziona non può fermarsi ed eccoci quindi a parlare della nuova stagione.

Bloodline è stato uno dei primi veri successi Netflix Original, non tanto per l’hype o per il consenso del pubblico quanto per lo script, la fotografia, la regia e le interpretazioni che ne hanno fatto un mini-culto, che grazie al passaparola ha conquistato una fetta sempre più grande di appassionati e ricevuto diverse nomination agli Emmy.
L’approccio alla seconda stagione, però, non può essere esente da dubbi: inevitabilmente ci si chiede che necessità ci fosse di prolungare la durata dello show una volta scomparso Danny, l’asset principale e il protagonista a tutti gli effetti. È la solita dinamica della televisione contemporanea, quella per cui se una serie si ritaglia una nicchia di pubblico, per quanto settoriale, allora è quasi scontato farla continuare in nome degli ascolti, e ai fan non resta che sperare in un’evoluzione coerente e creativa della trama che giustifichi questo prolungamento.

We’re gonna get this guy, I promise you.

Bloodline - 2x01 Part 14La morte di Danny è il motore principale degli eventi di questa première, così come il suo ritorno lo era stato delle vicende iniziali, perché l’intera famiglia Rayburn – dispersa e disorientata fisicamente e mentalmente – viene ora raccontata attraverso le diverse reazioni alla tragedia così come nella prima stagione veniva raccontata attraverso il rapporto con il figliol prodigo.
John, Meg e Kevin affrontano il senso di colpa nei modi più congeniali a ciascuno: Meg scappa dalla propria coscienza a New York, Kevin prende pessime decisioni, si tormenta e si lascia andare alle droghe (in effetti non cambiando molto il suo comportamento standard), mentre John prende in mano non solo la propria colpa ma anche le redini dell’intera famiglia.
Il fratello maggiore, come sempre, si mette il peso del mondo sulle spalle e con rassegnazione si trova a cercare di evitare il disastro che lo minaccia da ogni parte: il lutto della madre complicato dal sospetto, il panico dei fratelli, ma soprattutto l’arrivo del misterioso Nolan, sedicente figlio di Danny comparso all’improvviso senza che nessuno sospettasse minimamente della sua esistenza.

I’m trying to build an empire here. And I’m not going to forget you little people.

Bloodline - 2x01 Part 14Come un buco nero, anche da morto Danny risucchia la serenità di chi gli sta intorno e mette a nudo le debolezze, le bugie e le ipocrisie di quel piccolo microcosmo delle Keys raccontato così bene da Bloodline.
L’intoccabilità della famiglia Rayburn che viene dal denaro e dalla posizione sociale non può uscire completamente indenne anche da questo evento tragico, nonostante i fratelli sembrino ancora fermamente convinti di essere superiori a chiunque intorno a loro.
Alle prese con la pressione, Meg rischia di perdere il lavoro e si ubriaca di fronte ai clienti, perdendo quella compostezza e noncuranza un po’ adolescenziale che la rendeva così affascinante; ma ben di peggio fa Kevin (che sembra candidarsi un po’ a nuovo Danny della situazione per quanto riguarda il ruolo di “bomba a orologeria da gestire”), mettendo a rischio non solo il proprio lavoro ma anche quell’equilibrio matrimoniale così miracolosamente riconquistato.

Hey, John, I’d like you to meet my friend, Wayne Lowry. I’ve told him some things that could make your life very difficult.

Bloodline - 2x01 Part 14Ad aggiungersi al dramma privato, per John arrivano anche i guai lavorativi: insabbiare la morte di Danny è molto meno semplice di quello che sembrava, dal momento che il cartello della droga guidato da Lowry ha iniziato ad uccidere uno alla volta tutti coloro che erano coinvolti, tranne Eric che è riuscito a fuggire.
Danny incombe anche sulle memorie di Eric come su quelle dei Rayburn, e i flashback di cui è protagonista non sono solo funzionali a dimostrare che c’è molto di più da raccontare di quello che pensavamo, ma anche a ricordarci quanto sia bravo e inquietante Ben Mendelsohn, di cui il giovane Owen Teague è una specie di clone più giovane.
La storia di Nolan è ancora tutta da esplorare, ma sicuramente ha in comune col padre l’estraneità a quella sicurezza e indifferenza di classe che invece caratterizza il resto dei Rayburn ed è alla ricerca della propria identità, così come delle ragioni della scomparsa del padre.

We had to do it, right?

Bloodline - 2x01 Part 14Tra le crisi dei fratelli, il nipote sospettoso e le indagini di Marco che si è accorto degli enormi buchi e delle questioni poco convincenti che girano intorno all’omicidio, vediamo John sempre più vicino a crollare in una spirale velocissima, che arriva al suo culmine con l’incontro con Wayne Lowry e la voce di Danny che esce da un registratore, pronto ancora una volta a rovinargli la vita, anche dall’oltretomba.
Se la prima stagione girava attorno alla famiglia, ai tentativi di John di tenerla insieme e a quelli di Danny di mandare tutto all’aria un po’ per vendetta un po’ per odio verso l’ipocrisia, questa seconda sembra essere più un’analisi collettiva sul senso di colpa, su come affrontarlo e come evitarlo, come in un lunghissimo finale prolungato in cui vediamo i nostri protagonisti scendere sempre più in fondo, sempre più immersi nelle conseguenze delle proprie scelte sbagliate, con toni ancora più dark e notturni rispetto al passato.

Bloodline - 2x01 Part 14Non è detto che ciò che abbiamo visto nella premiere, almeno in termini di trama, sia sufficiente per dare vita a una seconda stagione convincente: perché se la grande forza di Bloodline è sempre stata quella di creare un mondo affascinante a partire dall’ambientazione della Florida fino alla narrazione non lineare e alla fotografia impeccabile, tutto questo era comunque sorretto da una trama solida e avvincente, che di episodio in episodio sapeva generare una tensione palpabile.
Se lo show saprà, anche in assenza di Danny, mantenere questo livello qualitativo nella narrazione, allora saremo di fronte a un prolungamento magari non strettamente necessario ma sicuramente godibile e in grado di accontentare i fan.

Voto: 7

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Informazioni su Eugenia Fattori

Bolognese di nascita - ma non chiedete l'età a una signora - è fanatica di scrittura e di cinema fin dalla culla, quindi era destino che scoprisse le serie tv e cercasse di unire le sue due grandi passioni. Inspiegabilmente (dato che tende a non portare mai scarpe e a non ricordarsi neanche le tabelline) è finita a lavorare nella moda e nei social media, ma Seriangolo è dove si sente davvero a casa.

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