The Walking Dead – 7×05 Go getters 3


The Walking Dead – 7x05 Go gettersCon il passare del tempo inquadrare il fenomeno The Walking Dead, e quindi i motivi del suo successo, è diventato sempre più difficile, soprattutto a fronte del sempre più accentuato scollamento tra l’anima gore e le aspirazioni intimiste dello show.

La presunta incursione della cosiddetta quality tv nel genere dell’horror post apocalittico ha presto rivelato tutti i suoi limiti, evidenziando come le velleità di analisi di carattere etico, sociale e psicologico molto presenti ai tempi dell’esordio costituiscano ormai poco più di uno strumento utile a giustificare i frequenti giri a vuoto della narrazione. Quella dello show AMC è infatti una scrittura spesso pigra e superficiale, in cui l’approfondimento dei personaggi raramente colpisce nel segno, finendo per diventare un mero riempitivo in attesa del prossimo colpo di scena o cliffhanger. “Go getters” è un episodio emblematico di questo atteggiamento, il cui carattere di filler viene mal celato dal supposto scavo psicologico di alcuni dei protagonisti.

The Walking Dead – 7x05 Go gettersDopo ben quattro episodi dalla morte di Glenn e Abraham gli autori decidono di condurre la narrazione a Hilltop, mostrandoci finalmente come Maggie e Sasha stanno reagendo alla perdita dei rispettivi compagni. La scelta di rimandare così a lungo il focus sui due personaggi che più di tutti sono stati emotivamente colpiti dalla furia di Negan non può che rivelarsi controproducente: quella che viene messa in scena è una sofferenza ormai raffreddatasi – e questo in un certo senso vale anche per lo spettatore –, costretta ad appoggiarsi su simboli e immagini esteriori (l’orologio e il sigaro), perché in fin dei conti già proiettata verso la vendetta (nel caso di Sasha) e la leadership (Maggie). L’episodio in questo senso quindi non fa che confermare come tutti i personaggi di The Walking Dead non siano altro che pedine interscambiabili, la cui morte è funzionale unicamente a shockare lo spettatore e a provocare una reazione violenta nei vivi.

The Walking Dead – 7x05 Go gettersLo stesso discorso, a maggior ragione, vale per Carl e Enid, due figure che non sono mai state in grado di ricevere una caratterizzazione che oltrepassasse l’etichetta di “adolescente impulsivo che si mette costantemente in pericolo” e le cui vicende non possono quindi sperare di suscitare il minimo interesse nello spettatore. Per quanto la scelta di opporre la rassegnazione e la remissività di Rick al desiderio di ribellione e di rivalsa del figlio non sia affatto priva di potenziale, le scene che vedono protagonisti i due ragazzi risultano fiacche, dando l’impressione che si stia perdendo tempo solo per arrivare in chiusura a mostrarci Carl diretto verso il Sanctuary insieme a Jesus – unico vero passo in avanti a livello di trama dell’episodio.

The Walking Dead – 7x05 Go getters
Allo stesso modo, le vicende “politiche” che coinvolgono Jesus, il leader di Hilltop e i Saviors – le quali finiscono col fagocitare la rappresentazione del dolore delle due donne – non possono dirsi particolarmente riuscite, innanzitutto per la ripetitività con cui ci viene di nuovo presentato il modus operandi dei Saviors, che abbiamo appena visto all’opera ad Alexandria in un episodio inutilmente più lungo del normale. Se la tensione per l’eventuale scoperta del tradimento di Hilltop e della presenza di Maggie e Sasha è pressoché assente, d’altro canto a emergere è infatti proprio l’esplicita – verrebbe da dire urlata – volontà di insistere sulla perfidia gratuita dei nuovi villain, in modo da preparare il terreno a quello che, presumibilmente, sarà uno scontro su larga scala che  vedrà Alexandria, Hilltop e The Kingdom allearsi contro Negan. Il passaggio da una rappresentazione diacronica a quella sincronica di diverse comunità ha dato vita a un racconto di più ampio respiro, che se sfruttato a dovere potrebbe davvero portare nuova linfa vitale alla narrazione – pensiamo al potenziale del Kingdom e di Ezekiel –, nella speranza però che non si rivelino essere solo carne da macello per lo scontro con i Saviors. La carneficina della premiere e le continue umiliazioni subite dai personaggi lasciano infatti intendere che le aspirazioni riflessive degli esordi, apprezzabili pur nella loro imperfezione, hanno ormai lasciato spazio a un circolo di violenza-umiliazione-vendetta che non contempla sfumature intermedie e che fa appello ai sentimenti più bassi dello spettatore.

The Walking Dead – 7x05 Go gettersIl dato che emerge con forza in questa stagione è quindi quello di un maggior scollamento tra le due anime dello show: da un lato abbiamo la volontà di puntare sempre di più sul gore (che però continua a essere centellinato) e sul binomio crudeltà-sopravvivenza, dall’altro un approfondimento delle psicologie dei personaggi portato avanti con sempre meno convinzione, in quanto ormai totalmente funzionale a creare la giusta attesa prima di una nuova esplosione di violenza. Si tratta di uno schema difettoso ma su cui lo show ha continuato a fare affidamento forte del consenso del pubblico, il quale però, stando ai dati degli ascolti, non sta accogliendo in modo positivo questa ulteriore radicalizzazione.

In attesa di vedere in che modo le diverse storyline, al momento tenute insieme dalla diaspora dei protagonisti e dalla sottomissione a Saviors, andranno a intrecciarsi, non possiamo non valutare “Go getters” come l’ennesimo fallimento dello show, ora più che mai bisognoso di un segnale come quello del calo di ascolti per provare a rimettersi in carreggiata.

Voto: 5-

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3 commenti su “The Walking Dead – 7×05 Go getters

  • Giobbe

    Eccolo il walking dead che tutti conoscono! 40 minuti di semi nulla, con dinamiche già viste embid che esce, carl che la segue e bla bla bla, maggie sul trattore, rimaniamo? nn rimaniamo? Ok rimaniamo.Metteteci la totale assenza di Negan e il lassativo è servito formato sasso. Tutta roba già detta, vero.

     
  • Fante

    Commento per lo stesso motivo per cui guardo TWD: abitudine. Che altro si può aggiungere alla recensione?nulla! come nulla è il senso di questo show. Spero che succeda come per GOT,ossia che gli sceneggiatori prendano un’altra strada rispetto al cartaceo e portino twd a conclusione. Non so come potrebbero fare e quindi?il fumetto,che è un gioiello,può andare avanti all’infinito(anche se anche quello comincia a calare di qualità),ma il tv show? ma dove vogliono andare a parare?che stanno facendo?però ho tirato un sospiro di sollievo quando ho letto che gli ascolti stanno calando. Finalmente!!!ma lo dico perchè io sono drogato di twd e vedo tutto il potenziale sprecato e mi arrabbio e quindi una notizia del genere può solo rallegrarmi. O danno una sterzata di quelle brusche e cambiano rotta,oppure che lo finissero e amen. Ma così proprio non si può andare avanti. Ma ripeto,visto che di un vaccino non se ne parla,come mai potrebbero farlo finire?chi sa questi geni che hanno in mente?!?

     
  • Andrea

    Noia e inerzia.
    La prima è quella che fa da padrona incontrastata durante la puntata, la seconda è quella che mi fa finire la visione.
    La bella prima puntata ci è costata 4 puntate di nulla o quasi: dialoghi pessimi, scene inutili, persino il sottofondo musicale è pietoso nelle scene di Carl e Enid (la passeggiata sui pattini in stile tempo delle mele….).
    Ormai, come detto in recensione, questa serie ha uno schema preciso che vede il riempimento piuttosto mal riuscito tra un colpo di scena e l’altro.