
La presunta incursione della cosiddetta quality tv nel genere dell’horror post apocalittico ha presto rivelato tutti i suoi limiti, evidenziando come le velleità di analisi di carattere etico, sociale e psicologico molto presenti ai tempi dell’esordio costituiscano ormai poco più di uno strumento utile a giustificare i frequenti giri a vuoto della narrazione. Quella dello show AMC è infatti una scrittura spesso pigra e superficiale, in cui l’approfondimento dei personaggi raramente colpisce nel segno, finendo per diventare un mero riempitivo in attesa del prossimo colpo di scena o cliffhanger. “Go getters” è un episodio emblematico di questo atteggiamento, il cui carattere di filler viene mal celato dal supposto scavo psicologico di alcuni dei protagonisti.


Allo stesso modo, le vicende “politiche” che coinvolgono Jesus, il leader di Hilltop e i Saviors – le quali finiscono col fagocitare la rappresentazione del dolore delle due donne – non possono dirsi particolarmente riuscite, innanzitutto per la ripetitività con cui ci viene di nuovo presentato il modus operandi dei Saviors, che abbiamo appena visto all’opera ad Alexandria in un episodio inutilmente più lungo del normale. Se la tensione per l’eventuale scoperta del tradimento di Hilltop e della presenza di Maggie e Sasha è pressoché assente, d’altro canto a emergere è infatti proprio l’esplicita – verrebbe da dire urlata – volontà di insistere sulla perfidia gratuita dei nuovi villain, in modo da preparare il terreno a quello che, presumibilmente, sarà uno scontro su larga scala che vedrà Alexandria, Hilltop e The Kingdom allearsi contro Negan. Il passaggio da una rappresentazione diacronica a quella sincronica di diverse comunità ha dato vita a un racconto di più ampio respiro, che se sfruttato a dovere potrebbe davvero portare nuova linfa vitale alla narrazione – pensiamo al potenziale del Kingdom e di Ezekiel –, nella speranza però che non si rivelino essere solo carne da macello per lo scontro con i Saviors. La carneficina della premiere e le continue umiliazioni subite dai personaggi lasciano infatti intendere che le aspirazioni riflessive degli esordi, apprezzabili pur nella loro imperfezione, hanno ormai lasciato spazio a un circolo di violenza-umiliazione-vendetta che non contempla sfumature intermedie e che fa appello ai sentimenti più bassi dello spettatore.

In attesa di vedere in che modo le diverse storyline, al momento tenute insieme dalla diaspora dei protagonisti e dalla sottomissione a Saviors, andranno a intrecciarsi, non possiamo non valutare “Go getters” come l’ennesimo fallimento dello show, ora più che mai bisognoso di un segnale come quello del calo di ascolti per provare a rimettersi in carreggiata.
Voto: 5-


Eccolo il walking dead che tutti conoscono! 40 minuti di semi nulla, con dinamiche già viste embid che esce, carl che la segue e bla bla bla, maggie sul trattore, rimaniamo? nn rimaniamo? Ok rimaniamo.Metteteci la totale assenza di Negan e il lassativo è servito formato sasso. Tutta roba già detta, vero.
Commento per lo stesso motivo per cui guardo TWD: abitudine. Che altro si può aggiungere alla recensione?nulla! come nulla è il senso di questo show. Spero che succeda come per GOT,ossia che gli sceneggiatori prendano un’altra strada rispetto al cartaceo e portino twd a conclusione. Non so come potrebbero fare e quindi?il fumetto,che è un gioiello,può andare avanti all’infinito(anche se anche quello comincia a calare di qualità),ma il tv show? ma dove vogliono andare a parare?che stanno facendo?però ho tirato un sospiro di sollievo quando ho letto che gli ascolti stanno calando. Finalmente!!!ma lo dico perchè io sono drogato di twd e vedo tutto il potenziale sprecato e mi arrabbio e quindi una notizia del genere può solo rallegrarmi. O danno una sterzata di quelle brusche e cambiano rotta,oppure che lo finissero e amen. Ma così proprio non si può andare avanti. Ma ripeto,visto che di un vaccino non se ne parla,come mai potrebbero farlo finire?chi sa questi geni che hanno in mente?!?
Noia e inerzia.
La prima è quella che fa da padrona incontrastata durante la puntata, la seconda è quella che mi fa finire la visione.
La bella prima puntata ci è costata 4 puntate di nulla o quasi: dialoghi pessimi, scene inutili, persino il sottofondo musicale è pietoso nelle scene di Carl e Enid (la passeggiata sui pattini in stile tempo delle mele….).
Ormai, come detto in recensione, questa serie ha uno schema preciso che vede il riempimento piuttosto mal riuscito tra un colpo di scena e l’altro.