Big Little Lies – 1×02 Serious Mothering 1


Big Little Lies - 1x02 Serious MotheringDopo un pilot non propriamente esaltante né convincente nel tratteggiare i personaggi – ascrivibili più a dei topoi che a delle figure realistiche – Big Little Lies regala agli spettatori un’ora di piacevole intrattenimento, non priva di difetti, ma decisamente migliore di quella che l’aveva preceduta.

In “Serious Mothering” il punto focale – da cui scaturiscono gli intrecci –, il punto d’arrivo – in cui questi sembrano sciogliersi – e il panorama di contorno è la musica. È lo stesso regista Jean-Marc Vellée a dircelo in un’intervista, dove racconta di aver girato buona parte delle scene con un sottofondo musicale per aiutare gli attori ad entrare nel mood della situazione. È infatti “River” di Leon Bridges che fa da background al bacio “pacificatore” tra Ziggy e Amabella, è al placido ritmo di un lento che si dissolvono gli screzi tra Madeline e Ed e, ancora, è a ritmo di musica che Celeste improvvisa un sensuale strip-tease per il marito lontano e Jane sfoga dolori e frustrazioni di cui ancora sappiamo pochissimo. La musica è quindi mostrata come un’entità in grado di placare – momentaneamente ed apparentemente – una superficie ribollente sotto la quale continuano a dimenarsi intrighi e rancori.
I mostri celati sotto la placida superficie oceanica evocati dalle parole di Madeline nella simbolica sequenza di apertura si rivelano la metafora perfetta di Big Little Lies, in cui la comunità di Monterey, apparentemente tranquilla e amichevole, è composta da cittadini benestanti, soddisfatti dal punto di vista materiale ma perennemente in cerca di una distrazione dalla routine quotidiana.

Big Little Lies - 1x02 Serious MotheringLo show, sfruttando l’espediente narrativo dell’omicidio, di cui finora sappiamo così poco da poterlo considerare un MacGuffin a tutti gli effetti, si concentra su un duplice obiettivo: fornire un rapido scorcio della società americana e, soprattutto, esplorare il dualismo tra apparenze ed interiorità dei protagonisti.
Buona parte della riuscita di Big Little Lies sta, finora, nelle apprezzabili interpretazioni del main cast, proveniente, in buona parte, dal mondo cinematografico. Probabilmente non ci sarebbe neppure stato bisogno di conferme, ma, se “Somebody’s Dead” ci aveva dato un saggio della bravura di Reese Whiterspoon – che sembra divertirsi un mondo nell’interpretare il ruolo di una madre rancorosa ed iperattiva –, dell’abilità quasi da caratterista di Laura Dern nel dar corpo a Renata e dell’ambiguità di Nicole Kidman la cui Celeste, esteriormente algida e distaccata, è in realtà un turbinio di passioni violente e malsane, “Serious Mothering” amplia l’orizzonte offrendoci le convincenti prestazioni di Adam Scott e Shailene Woodley.

Un altro punto a favore di questo secondo episodio sta nelle sequenze di cui sono protagonisti i bambini, le cui incredibili differenze, anche quando si tratta di coetanei, sono evidenti a chiunque, per passione o professione, abbia avuto a che fare con fanciulli nella prima età scolare.
Big Little Lies - 1x02 Serious MotheringAlla vista di Harry The Hippo, lo sguardo annoiato, quasi esasperato che si scambiano Chloe e Ziggy, oltre a sottolineare la notevole precocità dei due – in netto contrasto con le occhiate adoranti scoccate dagli altri alla vista del tenero ippopotamo –, mostra la forte complicità che già sembra legarli.
In particolare è Chloe a meritare la nostra attenzione: nel suo essere incredibilmente avanti rispetto ai compagni di classe, è già riuscita ad ottenere la sua parte di indipendenza dalle ingerenze materne; tornando allo scambio di sguardi tra lei e Ziggy, si può notare come sia lei ad aver scelto di essere amica del figlio di Jane e come le parole di Madeline abbiano avuto ben poca rilevanza nella decisione della bambina.

È ormai uso abbastanza comune, almeno per le miniserie caratterizzate da un limitato numero di episodi, preferire l’unitarietà tecnico-stilistica e affidare la direzione di tutte le puntate allo stesso regista. Jean-Marc Vallée, in questo caso, si sta caratterizzando per l’impronta personale nel combinare le eccellenti risorse umane con una scrittura non allo stesso livello. Gli adulti protagonisti, ed è un peccato, restano spesso ingessati all’interno di personaggi quasi macchiettistici, tutti orbitanti attorno a Madeline, la quale, perennemente in movimento e in cerca di conflitti, diventa rapidamente il fulcro della narrazione.
L’episodio tralascia quasi completamente la prosecuzione della trama orizzontale e si concentra sull’approfondimento dei personaggi svelandoci il “lato alpha” di Ed e la violenza del matrimonio di Celeste e Perry – con le molteplici opportunità narrative che possono scaturire da una simile situazione – che sembra trasmettersi anche ai gemelli; tuttavia, Big Little Lies non riesce a liberarsi del temibile fardello della stereotipizzazione e del già visto, affidando agli attori la responsabilità di uscire dai rigidi schemi precostituiti e fornire una reale profondità ai personaggi.
Big Little Lies - 1x02 Serious MotheringUn saggio di tutto ciò è fornito dal disturbante rapporto tra Celeste e Perry, all’interno del quale l’atto violento sembra perdere la connotazione definitivamente negativa che assume solitamente. Questo non significa legittimare le azioni dell’uomo, tutt’altro, ma è davvero apprezzabile l’abilità degli interpreti nel rendere l’ambivalenza della situazione. Gli interrogativi sollevati – Fino a che punto Perry è l’unico responsabile? Siamo certi che non sia Celeste, almeno in certi casi, a forzare la situazione fino al punto di rottura? – rendono onore ad una delle operazioni più complesse e criticate del cinema e della televisione: forzare la simpatia dello spettatore verso la “parte sbagliata”.

Diventa molto complicato dare un giudizio credibile ad un’opera come questa, in cui la cadenza settimanale perde ogni significato. La totale assenza di una trama verticale rende un episodio come “Serious Mothering” (in cui non accade praticamente alcunché) l’occasione perfetta per un focus sui personaggi e crea un grosso cruccio per chi deve dare un voto. Si tratta di un’espressione piuttosto inflazionata, ma lo show di HBO andrebbe visto come un lunghissimo film di sette ore le cui fila, per forza di cose, saranno tirate solo alla fine. Nel frattempo l’episodio, pur senza eccellere, fa meglio rispetto allo scorso appuntamento stimolando la curiosità e dipingendo uno spaccato di società interessante e piacevole.

Voto: 7

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Un commento su “Big Little Lies – 1×02 Serious Mothering

  • Clod

    Topòi..a sentire i racconti delle amiche con bambini direi che sono figure realistiche pure per Milano o la provincia emiliana
    Ammesso che il punto sia il realismo.
    Il romanzo (letto) è esattamente quanto letto nella recensione, la serie è molto superiore, la parte visiva e le interpretazioni aggiungono sfumature e a volte, ironia feroce.