The Handmaid’s Tale – 1×01 Offred / 1×02-03 Birth Day & Late 1


The Handmaid's Tale - 1x01 Offred / 1x02-03 Birth Day & Late“Rachele, vedendo che non le era concesso di procreare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: <<Dammi dei figli, se no io muoio!>>.
Giacobbe s’irritò contro Rachele e disse: <<Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?>>.
Allora ella rispose: <<Ecco la mia serva Bila: unisciti a lei, così che partorisca sulle mie ginocchia e abbia anch’io una mia prole per mezzo di lei>>.
Così essa gli diede in moglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei.”

(Genesi 30, 1-4)

Questo precetto biblico rappresenta la base ideologica che sorregge e giustifica il terrificante sistema presentato in The Handmaid’s Tale, la nuova serie prodotta da Hulu e ideata da Bruce Miller, basata sull’omonimo romanzo distopico scritto da Margaret Atwood nel 1985.
La storia è ambientata in un futuro prossimo in cui il pianeta, devastato dai precedenti conflitti, è ormai preda di un feroce inquinamento chimico e radioattivo che, fra le innumerevoli conseguenze, ha causato un calo esponenziale della fertilità, portando la popolazione a raggiungere in poco tempo la crescita zero. Allo scopo di sedare i disordini e le rivolte, viene concesso ai vari governi di scegliere autonomamente i mezzi considerati necessari per ripristinare l’ordine senza l’intromissione di forze esterne.
È in questo contesto che, nel Nord America, viene alla luce la “Repubblica di Gaalad”, una vera e propria teocrazia totalitaria di ispirazione biblica che si propone di assoggettare completamente le donne all’uomo, privandole di ogni diritto e proprietà, per poi classificarle in un sistema gerarchico basato sul rapporto di queste ultime con gli uomini e, soprattutto, sulla loro capacità di concepire. Tra queste troviamo le Handmaid (Ancelle), giovani donne fertili costrette ad abbandonare la loro vita precedente e ad essere addestrate per vivere al servizio di coppie ricche e sterili (composte da un Comandante e dalla rispettiva Moglie), con il solo e unico scopo di procreare uno o più figli sani unendosi, alla fredda presenza della consorte, al marito di quest’ultima.

AVVISO AI LETTORI: A causa dell’uscita di 3 episodi nello stesso giorno, a seguire trovate la recensione del pilot senza spoiler e quella delle successive due puntate con spoiler relativi agli eventi lì rappresentati.
A chi volesse avere un’idea della serie senza averla ancora vista, consigliamo solo la lettura della prima parte.

1×01 – “Offred”

The Handmaid's Tale - 1x01 Offred / 1x02-03 Birth Day & LateLa protagonista, Offred, interpretata da una strabiliante Elisabeth Moss (che abbiamo avuto già il piacere di ammirare in serie come Mad Men e Top of the Lake), è una delle tante Handmaid che sono state private violentemente di ogni traccia di autonomia e di possibilità di scelta. Il destino che spetta infatti a coloro che cercano di ribellarsi o che semplicemente dimostrano di non essere fertili, è quello di essere classificate come “Unwomen” (non-donne); appellativo che porta, nella maggior parte dei casi, alla condanna a morte.
Non stupisce, quindi, che la rappresentazione assuma fin da subito un carattere estremamente angosciante, claustrofobico, alienante: lo spettatore, la cui visione accompagna Offred nella repentina decadenza della sua vita, non può fare a meno di empatizzare con la donna e di osservare, con la sua stessa insopportabile impotenza, la privazione di qualunque cosa possa permetterle di essere classificata ancora come un essere umano a tutti gli effetti. Il lavoro, gli affetti, la famiglia e, infine, il suo stesso corpo non le appartengono più; ora l’unica cosa che conta è la sua fertilità. Perfino il vero nome le è negato per essere sostituito da un altro che sottolinea ulteriormente la sua appartenenza al Comandante (interpretato da Joseph Fiennes): Offred sta infatti per “of-Fred”, di Fred.
Strappata violentemente al marito e alla figlia, Offred diventa vittima e strumento di un regime crudele e bigotto che, con la decisione di essere ambientato in un periodo storico non lontano dal nostro – la vita precedente alla sua trasformazione in Handmaid non è infatti diversa dalla vita di una comune donna occidentale odierna –, si presenta estremamente ambiguo e controverso, mostrando la chiara intenzione di suggerire che al progresso tecnologico non segue necessariamente un uguale progresso etico, sociale e culturale, anzi: la storia ha dimostrato spesso che quest’ultimo tende a crescere molto più lentamente del primo, aprendo la strada a meccanismi capaci di dare luogo a brutalità di ogni tipo.

The Handmaid's Tale - 1x01 Offred / 1x02-03 Birth Day & LateLa terribile realtà in The Handmaid’s Tale è quindi un distopico esempio dell’estremizzazione di alcune delle tendenze e convinzioni che, negli ultimi tempi, sono tornate ad essere parte integrante di vari dibattiti sociali e politici. Questo permette alla serie di inserirsi sottilmente in questi dibattiti, assumendo l’aspetto di una vera e propria provocazione che riesce ad incastrarsi bene nelle fila della contemporaneità, aprendosi a numerose chiavi di lettura che porteranno lo show ad essere spunto e oggetto di ogni sorta di analisi.

Al di là di queste possibili implicazioni, la serie di Miller si distingue, già a partire dai primi minuti, per la sua bellezza tecnica e visiva: la lentezza che pervade il pilot, lungi dall’essere un difetto, si rivela invece un ottimo strumento atto a introdurre la visione dei sadici meccanismi della Repubblica di Gaalad e a inserirli, insieme all’uso splendido e simbolico di luce e colori, in una dimensione dai toni quasi onirici, concorrendo ad amplificare il senso di inquietudine e di estraniazione provato dalla protagonista. Inquietudine alimentata anche dagli insistenti primi piani del volto di Offred, le cui espressioni terrorizzate e disgustate diventano la traccia di un profondo rifiuto che, per ora, non ha alcuna possibilità di manifestarsi se non attraverso i pensieri della donna sussurrati allo spettatore.
Tuttavia, la cruda realtà del sistema distopico non aspetta a farsi sentire con l’insistente e disturbante messa in scena delle angherie subite dalle Handmaid, attraverso cui la serie scatena immediatamente un’angoscia quasi insopportabile; un’angoscia alimentata anche e soprattutto dalla credibilità stessa della rappresentazione, le cui scene di violenza e di sottomissione non risultano mai gratuite, ma s’inseriscono con maturità nell’economia generale del racconto, dando luogo a un pilot sofisticato e promettente.

Voto 1×01: 8

1×02/03 – “Birth Day” & “Late”

Le puntate successive confermano la direzione positiva presa in “Offred”, esplorando con maggiore intensità alcuni temi fondamentali e mostrando con più sottigliezza le dinamiche relazionali che vanno ad instaurarsi in un contesto così soffocante.

The Handmaid's Tale - 1x01 Offred / 1x02-03 Birth Day & Late“Birth Day” esplora più a fondo la dimensione della maternità, aprendo lo spazio – attraverso il parto di Janine – a molteplici chiavi di lettura. Ciò che salta immediatamente all’occhio è la terribile ipocrisia del sistema di Gaalad, che tratta le Handmaid in maniera sempre brutale fino al momento in cui si scoprono incinte: è solo in questo caso che le ragazze vengono trattate con una cura così meticolosa da risultare eccessiva e grottesca. Ovviamente, l’unico motivo di questa gentilezza è quello di preservare esclusivamente la salute del nascituro; dopo aver dato alla luce la bambina, infatti, Janine è costretta a cederla immediatamente alla Moglie, entrando in un vortice di sofferenza e desolazione che sembra portarla alla pazzia più totale.

Questa situazione si riflette anche nel rapporto controverso che Offred instaura con Serena (Yvonne Strahovski), la Moglie del Comandante: quest’ultima, anche se in una posizione più favorevole rispetto alle Handmaid, è ugualmente costretta a sottomettersi a un sistema che di certo non la rende felice. Il suo comportamento ambiguo nei riguardi di Offred rispecchia la sua stessa disperazione, e l’instabilità emotiva che ne consegue è un’ulteriore testimonianza di quanto sia dannoso essere costretta a recitare un ruolo prestabilito che non prevede alcuna autonomia, anche se si tratta di quello del carnefice.
Attraverso i continui richiami alla maternità, Offred non può fare a meno di pensare con dolore alla sua piccola Hannah. In questo contesto terrificante, la speranza di ritrovarla rappresenta la sola ed unica roccia a cui la donna si aggrappa per non cedere alla disperazione “Because I intend to survive for her”. Tuttavia, la possibilità di una resistenza sfuma via ogni volta che la donna sembra anche soltanto pensarci: qualsiasi speranza viene eliminata prima che abbia il tempo di prendere forma.
Quindi, come è possibile ribellarsi a un sistema che tiene tutto sotto controllo e che si impegna con ogni strumento a mettere le stesse donne l’una contro l’altra?

The Handmaid's Tale - 1x01 Offred / 1x02-03 Birth Day & LateLa terza puntata, “Late”, non ci offre alcuna risposta, ma sembra piuttosto suggerire un’altra domanda ancora più spinosa, e cioè: come si è arrivati fino a questo punto?
I bellissimi flashback della vita precedente di Offred ci dimostrano che nessuno avrebbe mai potuto immaginare la gravità della piega che stavano prendendo gli eventi – “You’d be boiled to death before you knew it”. A partire dall’improvvisa eliminazione dal luogo di lavoro fino alle rivolte represse brutalmente con il fuoco, il mondo presentatoci in The Handmaid’s Tale decade velocemente seguendo la scia delle continue privazioni di diritti fondamentali; privazioni che, evidentemente, sono state sottovalutate fino a che non è diventato troppo tardi, appunto. Eppure, a soffrirne non sono solo le donne: medici, esponenti di altre religioni, omosessuali e gli stessi uomini sono vittime di questo barbaro sistema.

Non a caso, quindi, il livello più alto della puntata viene raggiunto nella narrazione dell’agghiacciante destino di Ofglen (interpretata da Alexis Bledel) e della sua amante, condannate brutalmente per essere omosessuali. Proprio quando pensavamo che non potesse esserci nulla di peggio, ci troviamo invece ad osservare con impotenza la sadica e fredda crudeltà con cui le due donne vengono separate e condannate.
Ad Ofglen è permesso di continuare a vivere solo perché è fertile, ma il prezzo che deve pagare è a dir poco terribile: in seguito a una brevissima sentenza è costretta ad osservare, senza poter far nulla, la devastazione della sua persona, dei suoi affetti e, infine, della sua stessa sessualità. L’interpretazione della Bledel qui è eccellente: impossibilitata a parlare, attraverso i suoi occhi esprime tutta la sua disperazione e l’incredulità, in un tragico crescendo che non può fare a meno di coinvolgere lo spettatore; quest’ultimo viene così inserito nella stessa folle (ma bella) inquietudine di una serie che, fino ad ora, dimostra una maturità e una bellezza che fanno ben sperare nel successivo andamento della narrazione.

The Handmaid's Tale - 1x01 Offred / 1x02-03 Birth Day & LatePer concludere, i primi tre episodi di The Handmaid’s Tale spiccano positivamente per la loro potenza qualitativa e narrativa, presentando uno show sofisticato e ricco di spunti di riflessione, che concorre a posizionarsi fra i prodotti distopici più interessanti e promettenti del momento.

Voto: 1×02: 7½
Voto: 1×03: 8½

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Un commento su “The Handmaid’s Tale – 1×01 Offred / 1×02-03 Birth Day & Late

  • Setteditroppo

    Che bella scoperta! Non ho letto il libro. E’ tutto molto bello. Eh se non ci fosse la Moss a reggere così magnificamente quei primi piani sui quali la camera indugia in modo ossessivo… E poi adoro la rappresentazione di sistemi distopici, sì, è tutto molto bello ma c’è un però, almeno per me: dopo tre puntate non s’intravede il minimo spiraglio di cambiamento per i “buoni”; anzi la storia procede dolcemente sul depressivo andante. Non reggerò ancora per molto quest’andamento, seppure così fascinoso. Sotto col quarto episodio, speriamo bene…