Dopo un esordio stagionale e i due capitoli immediatamente successivi che si potevano considerare un ottimo punto di partenza narrativo, con “Viktor” e “Dallas” Preacher torna ad indulgere negli endemici difetti della scorsa annata, rallentando oltremisura il ritmo ed introducendo subplot poco significativi ai fini della trama orizzontale. Condividi l'articolo