L’Angolo Mensile delle News – Dicembre 2018


L’Angolo Mensile delle News – Dicembre 2018Torna L’Angolo Mensile delle News, rubrica che parla delle notizie e dei temi più importanti che hanno caratterizzato il mese telefilmico appena trascorso. In questo nuovo appuntamento parleremo dell’ottava edizione dei nostri Seriangolo Awards e scoprirete come votare; parleremo della terza stagione di Stranger Things; della politica in TV nel 2018 e delle serie che ospitano questo tema;  della sfida tra la pubblicazione di nuove serie in streaming e sui network tradizionali; infine, vi parleremo delle nuove serie in lavorazione e dei rinnovi/cancellazioni del mese.

Seriangolo Awards 2018

L’Angolo Mensile delle News – Dicembre 2018Il 2018 è appena finito e come da tradizione è arrivato il momento dei Seriangolo Awards, i premi seriali più importanti del web, giunti quest’anno all’edizione numero otto. Come sempre toccherà a voi lettori stabilire il meglio (ma anche il peggio) dell’annata televisiva appena trascorsa, votando e decretando i vincitori delle 33 categorie presenti. Le votazioni si chiuderanno l’11 gennaio e i risultati saranno annunciati il 18. L’edizione di quest’anno presenta diverse novità, applicate per rendere questi Awards più adatti ai nostri tempi, tenendo conto dei cambiamenti e delle spinte innovatrici sociali e della serialità televisiva. Scopritele leggendo l’articolo completo e le nomination cliccando qui.

La politica nelle serie TV del 2018

L’Angolo Mensile delle News – Dicembre 2018Si sa che la politica americana è uno dei più grandi punti di discussione a livello mondiale e le ultime elezioni presidenziali non hanno fatto altro che elevare all’ennesima potenza l’attenzione sul tema; la TV non si è fatta indietro e anche tramite le serie televisive ha parlato di politica a 360 gradi, partendo dalla figura del Presidente fino alle diverse ripercussioni sociali che quella politica sta avendo. Proprio quel medium che ha portato al successo il Presidente Trump lo sta ora attaccando alacremente sotto diversi punti di vista e con modalità sempre più innovative, metaforiche ed efficaci; partiamo con The Good Fight, drama di CBS All Access, che del racconto politico-sociale ne fa uno dei fondamenti. L’ascesa di Trump è riuscita a portare una piccola-grande rivoluzione all’interno dello show, che, da spin-off di un drama legale, ha virato in modo deciso sulla politica, iniziando sin da subito una critica decisa al Presidente, ai suoi valori e al suo operato; un piccolo-grande dettaglio che sottolinea quanto la politica abbia influenzato lo show è stata la decisione di chiamare ogni singolo episodio della stagione due con il giorno corrispondente dell’amministrazione Trump. Rimanendo sulla componente legale, The Good Fight ha deciso di parlare di temi che hanno avuto una forte influenza sul 2018 politico americano, partendo dall’ascesa dei suprematisti bianchi, passando per il tema delle violenze sessuali, fino all’impeachment. Anche all’interno dell’aula di tribunale cambiano le dinamiche tra giudici e avvocati, che si trovano davanti nuove figure con poca esperienza e grandi connessioni politiche: il ritratto che i coniugi King fanno del 2018 politico americano è stato impietoso.
Sul versante opposto troviamo Roseanne, comedy revival dell’omonima sit-com degli anni ’90, che mette in scena una famiglia repubblicana; il caso Roseanne è interessante soprattutto per gli eventi che hanno portato alla sua cancellazione. I tweet razzisti della protagonista nei confronti di Valerie Jarrett, consigliera dell’amministrazione Obama, sono figli dell’attuale situazione politica americana, in cui le minoranze vengono spesso prese di mira da chiunque si senta forte del sostegno presidenziale. A combattere questa linea di pensiero troviamo One Day at a Time, comedy di Netflix, e Jane the Virgin, di The CW, che dell’inclusione hanno fatto il loro punto di forza; parliamo di accettazione verso minoranze etniche e sessuali, con particolare l’attenzione verso temi che fino ad ora nessuno aveva ancora trattato in modo così efficace: il tema delle deportazioni verso immigrati irregolari, soprattutto latino-americani, ha monopolizzato il racconto politico americano del 2018,  e anche questi show hanno provato a parlarne, riuscendo a farlo inserendo scene fortemente drammatiche in un contesto comedy di qualità. Il mondo latinx viene raccontato anche attraverso la lotta per l’ottenimento della cittadinanza, che dimostra non solo la voglia di conquistare diritti sociali, ma anche di essere pienamente accettati dalla propria comunità. Ultima di questo elenco, ma non per importanza, American Horror Story: Apocalypse, che mette in scena un’apocalisse nucleare ma soprattutto morale, figlia del nuovo corso che il mondo sembra stia intraprendendo. Dal nuovo anno televisivo ci aspettiamo un’evoluzione di questi temi, che per stare al passo coi tempi dovranno svilupparsi in modo costante, proprio come fa la scena politica mondiale.

Stranger Things 3 approda su Netflix

L’Angolo Mensile delle News – Dicembre 2018Una delle serie più attese del palinsesto di Netflix si sta preparando a tornare, come ha annunciato il servizio di streaming con del nuovo materiale promozionale. La terza stagione di Stranger Things debutterà il prossimo 4 luglio, giornata in cui si festeggia l’indipendenza americana. La locandina promozionale omaggia proprio questa festività a stelle e strisce – con i fuochi d’artificio che si è soliti far scoppiare durante quella giornata – e al grido di one summer can change everything ci prepara a grandi cambiamenti per i giovani protagonisti dello show. Le braccia del Demogorgon stanno per raggiungere i ragazzi, affascinati dai fuochi e non curanti del pericolo. Di seguito trovate sia la locandina promozionale che il video che annuncia la data di uscita della stagione:

Streaming VS. televisione: vince l’online

L’Angolo Mensile delle News – Dicembre 2018Secondo il report annuale stilato da FX sul numero di nuove serie originali andate in onda nell’anno in corso, il numero di quelle in streaming ha superato quello delle serie sui canali televisivi tradizionali: su 495 nuove serie totali uscite nel 2018, 160 sono in streaming, 146 sono sui canali broadcast, 144 sui canali basic cable e 45 sui pay cable. Il vantaggio numerico è evidente, ma come cambia la situazione prendendo come termine di paragone la qualità? Per capirlo proviamo a studiare le nomination agli awards televisivi più importanti del momento. Ai Golden Globes 2019 il canale più nominato è FX, seguito da HBO e Prime Video; Netflix solo quarto; la serie più nominata ai Globes è The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story, mentre la prima serie in streaming nominata è Homecoming, che si trova alla quarta posizione. Per quanto riguarda i SAG Awards 2019, che premiano le interpretazioni degli attori membri della stessa associazione, gli attori della serie più nominata appartengono a The Marvelous Mrs. Maisele Ozark, entrambe in streaming, seguite da GLOW, The Handmaid’s Tale e The Kominsky Method, di Netflix e Hulu. Ultimi, ma non per importanza, i nostri Seriangolo Awards, che nella rosa delle otto migliori serie vede ben quattro show in streaming per i drama, quattro per le miniserie, quattro per le comedy e tre per le dramedy, sottolineando un certo equilibrio con le serie in onda cui canali tradizionali. È chiaro quindi che gli show televisivi in streaming non siano solo cresciuti in termini di quantità ma anche di qualità, riuscendo a conquistare una buona percentuale di nomination, impensabile nel lontano 2013, anno in cui su Netflix debuttò la prima serie originale del canale, House of Cards, nominata sin da subito ai Golden Globes.

Le nuove serie in lavorazione

My Glory Was I Had Such Friends: Apple ha dato l’ordine per una stagione completa di questa nuova serie con Jennifer Garner, prodotta da JJ Abrams; lo show, basato sulle memorie del 2017 di Amy Silverstein, racconta proprio la storia di quest’ultima e del gruppo di donne che l’hanno supportata attraverso un periodo difficile della sua vita, in cui doveva subire un trapianto di cuore;
Exit Plans: Timothy Simons, il Jonah Ryan della comedy Veep, sta sviluppando una nuova comedy di mezz’ora sul suicidio assistito, pratica che nella finzione seriale è diventata legale nel 2019; il protagonista, un uomo della California, decide di aprire una piccola attività per sfruttare questo business e accompagnare verso la morte coloro che ne facciano richiesta.

Rinnovi e cancellazioni di dicembre

Rinnovi:
Ray Donovan (Showtime)
Van Helsing (SyFy)
– Chilling Adventures of Sabrina (Netflix)
 Tell Me a Story (CBS All Access)
Doctor Who (BBC)
The Good Place (NBC)
Grace and Frankie (Netflix)
L’amica Geniale (HBO, Rai)

Cancellazioni:
Marlon (NBC)
Z Nation (SyFy
Elementary (CBS)

Fonti: variety, spoilerTV, the hollywood reporter

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Informazioni su Davide Canti

Noioso provinciale, mi interesso di storytelling sia per la TV che per la pubblicità (in fondo che differenza c'è?!). Criticante per vocazione e criticato per aspirazione, mi avvicino alla serialità a fine anni '90 con i vampiri e qualche anno dopo con delle signore disperate. Cosa voglio fare da grande? L'obiettivo è quello di raccontare storie nuove in modo nuovo. "I critici e i recensori contano davvero un casino sul fatto che alla fine l'inferno non esista." (Chuck Palahniuk)

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