Catch-22 – 1×01/02


Catch-22 - 1x01/02È finalmente arrivata Catch-22, la serie di Hulu co-prodotta da Sky e adattamento dell’omonimo romanzo di Joseph Heller del 1961,  trasmessa in Italia su Sky Atlantic. A guidare il progetto c’è una vecchia conoscenza del piccolo schermo, George Clooney, nella triplice veste di produttore, regista, e attore, qui alle prese con la trasposizione televisiva di uno dei capisaldi della letteratura americana.

Poco conosciuto in Italia , il libro è arrivato in un periodo particolare della storia degli Stati Uniti, tra la Guerra in Corea e l’inizio del conflitto in Vietnam, un momento in cui l’opinione pubblica muta fortemente rispetto all’utilizzo del potere bellico americano. Si passa così in un paio di decenni dal totale appoggio dell’intervento durante la Seconda Guerra Mondiale, alle grandi proteste che hanno caratterizzato la fine degli anni sessanta e l’inizio della decade successiva. È  in questi anni che Catch-22 diventa un classico della letteratura americana e un vero e proprio manifesto antimilitarista. Parlando di un’opera così famosa, appare strano che quella di Hulu sia la prima trasposizione televisiva. Anche al cinema, dove generalmente i romanzi di questo spessore hanno lunga vita, c’è stato un solo adattamento, arrivato nel 1970 e diretto da Mike Nichols, fresco di Oscar per Il Laureato.

Catch-22 - 1x01/02La serie, ambientata sull’isola di Pianosa in Toscana, è stata girata tra la Sardegna e Roma, e ha richiesto un grande impegno produttivo. Basti pensare a quello che ci è voluto per avere sul set due veri bombardieri degli anni ‘40, fortemente voluti da Clooney. Gli unici modelli reperibili erano in California, e per arrivare in Sardegna sono stati costretti a fare letteralmente il giro del mondo, risalendo la costa americana del Pacifico e attraversando lo stretto di Bering, per poi proseguire il viaggio verso l’Italia. Il tutto naturalmente con diverse tappe, che alla fine si sono trasformate in un viaggio di un paio di mesi. La grandezza del progetto si vede anche dai nomi che compongono il cast di attori e tecnici. Alla regia, oltre a Clooney, ci sono l’inseparabile Grant Heslov – con cui collabora da tantissimi anni e con cui ha scritto buona parte dei suoi film -, e Ellen Kuras, direttrice della fotografia di film del calibro di Eternal Sunshine of the Spotless Mind (per rispetto non riporteremo la traduzione in italiano) e che, prima di Catch-22, ha diretto diverse puntate di serie di punta come Legion e The Umbrella Academy. I tre si dividono il lavoro con due episodi a testa. I grandi nomi proseguono anche con i due sceneggiatori, Luke Davies e David Michôd. Il primo è stato nominato agli Oscar per Lion, mentre il secondo ha scritto e diretto il film australiano Animal Kingdom, da cui è stata realizzata anche un’omonima serie televisiva. Insomma, trattandosi di un’opera così importante è normale affiancare al suo adattamento un gruppo di persone in grado di rendergli giustizia.

Catch-22 - 1x01/02In queste prime due puntate, lo spirito del romanzo viene centrato in pieno. Catch-22 bilancia perfettamente l’assurdità della guerra con la sua estrema crudeltà. Per alcuni forse i cambi di tono che passano dalla commedia al genere bellico potranno sembrare fastidiosi, ma sono gestiti ottimamente e risultano necessari per rafforzare il messaggio dell’opera di Heller. In televisione, quando si parla di Seconda Guerra Mondiale, si pensa immediatamente alle due produzioni HBO Band of Brothers e The Pacific, serie con un’impronta nettamente spielberghiana – non a caso produttore e che vedeva i due progetti come sequel ideali di Salvate il Soldato Ryan – e con altre ambizioni narrativi. Dove nelle serie HBO le scene a sfondo bellico sono una parte essenziale e onnipresente, in Catch-22  sono piccoli attimi in cui c’è una separazione netta dalle situazioni generalmente comiche che avvengono alla base ma che servono perfettamente la necessità di raccontare la vita di un gruppo di bombardieri, mostrandoci anche quanto fosse diversa la loro esperienza rispetto a quella della fanteria. La forza della serie, come del resto anche del romanzo, sono i tantissimi personaggi che popolano la base militare, a partire dal protagonista Yossarian – Christopher Abbott – fino ai più odiati come Scheisskopf, interpretato proprio da George Clooney. Il cast, che vede comparire anche Hugh Laurie e il nostro Giancarlo Giannini, riesce perfettamente a caratterizzare i tanti co-protagonisti, che fin da subito appaiono riconoscibili e in grado di crearsi una propria identità facilmente distinguibile in un ambiente che in una situazione peggio gestita risulterebbe sovrafollato. La chimica che si crea sullo schermo tra Yossarian (o YoYo) e gli altri militari porta a vicende spesso esilaranti e, come detto in precedenza, una trasposizione perfetta di quello che ha scritto Joseph Heller.

Catch-22 - 1x01/02L’unica piccola critica che si può muovere alla serie è che, nonostante l’enorme lavoro fatto per rendere il tutto più autentico possibile e trasmettere al meglio l’atmosfera dell’Italia in guerra degli anni ‘40, quando la si rappresenta si ha la sensazione che tutto assomigli al meridione, come suggerisce anche la presenza di “O sole mio” tra le strade di Roma. È una situazione a cui ormai siamo abituati quando ci confrontiamo con la visione che hanno oltreoceano del Bel Paese, e che da un lato è anche comprensibile quando si vuole creare un prodotto che deve raggiungere milioni di persone. Dopotutto l’obiettivo della serie è parlare della futilità della guerra, e in questo Catch-22 riesce benissimo.  In un anno in cui Hulu ha dimostrato di essere diventata uno dei punti di riferimento del panorama comedy grazie al triumvirato di PEN15, Shrill, e Ramy, Catch-22 sembra inserirsi dal punto di vista del tono perfettamente tra le serie appena citate e quello che è stato lungo il pezzo forte della piattaforma, The Handmaid’s Tale, con il suo ottimo mix di umorismo e production value. 

Nonostante l’ambientazione storica, le tematiche del romanzo di Heller sono – purtroppo – sempre attuali. Catch-22 non è una serie che cambierà il panorama televisivo, soprattutto in un periodo di splendore come questo ma, in un momento come quello che stiamo attraversando a livello globale, prodotti del genere sono sempre importanti per ricordarci degli errori commessi in passato, della loro stupidità e, soprattutto, del loro effetto su chi, alla fine, si ritrova a subire maggiormente le conseguenze delle decisioni di pochi.  

Voto 1×01: 7½
Voto 1×02: 7½

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