Los Espookys – 1×01 El Exorcismo


Los Espookys - 1x01 El ExorcismoNon poche sono le creature della serialità che uniscono l’inusuale, lo stravagante e il dissacrante a toni sovrannaturali, sin dai tempi di Misfits. Non pochi show hanno tentato questa strada, dalla sfortunata quarta stagione di American Horror Story, alla rinomata The Umbrella Academy, passando per narrazioni dall’impronta meno drammatica ma non ancora comica e scanzonata, come A Series of Unfortunate Events.
Quando il grottesco e lo spaventoso incontrano la comicità, si può assistere a delle vere e proprie débâcle, così come a interessanti fusioni, che affrontano storie e tropes del gotico e dell’orrore con uno sguardo diverso, caduto il filtro delle aspettative sul genere.

Già dal 2017, la HBO aveva commissionato una produzione intitolata Mexico: Only the good things to happen, progetto affidato a Fred Armisen,Ana FabregaeJulio Torres. L’anno scorso, invece, l’emittente ha deliberato tutt’altro progetto con la medesima squadra: Los Espookys, che nell’aprile del 2019 è stata annunciata per il 14 giugno del medesimo. Tale prodotto si prefigura come una serie comedy dall’identità fortemente latino-americana, tanto da scegliere lo spagnolo d’oltreoceano come lingua primaria, alternata a qualche sprazzo di inglese; figurano i sottotitoli per l’uno e l’altro idioma in un simpatico gioco di specchi linguistici, che aiuta l’immersione del mondo proposto dallo show e riporta alla mente le pagine più divertenti di Love & Rockets, fumetto di culto latino dalla penna dei fratelli Hernandez.

“El Exorcismo”, il primo episodio del lotto, ha il compito di catapultarci nella realtà di Los Espookys e presentare i protagonisti, interpretati dagli stessi autori, con l’aggiunta di Bernardo Velasco nel ruolo di Renaldo, la mente del gruppo degli Espookys, e Cassandra Ciangherotti nel ruolo di Ursula, l’addetta agli ‘effetti speciali’ della banda di tecnici dell’orrore, come ci vengono presentati. Al loro fianco, Andrés, l’artista della formazionem e la sorella di Ursula, Tati, il braccio del gruppo. Il pilot ci mostra, un po’ in sordina, come questi professionisti dello spavento si ritrovano insieme, decidendo di dar il via ad un business tutto loro.
Los Espookys - 1x01 El ExorcismoIl tenore dell’episodio gioca molto sulla dicotomia orrore-commedia, sin dai primi minuti: quella che appare come una processione oscura diventa la Quinceañera della sorella di uno dei protagonisti e manifesta l’intenzione di Los Espookys nel ribaltare il genere che paròdia. L’idea di reinterpretare in chiave ironica e dissacrante le più iconiche scene di culto delle storie dell’orrore è un interessante cambio di prospettiva e, spinti da questa sorta di missione, la combriccola di Renaldo, Ursula, Andrés e Tia si muove come un gruppo unito e affiatato, entusiasti e laboriosi nel loro viaggio per spaventare nelle maniere più fantasiose e creative.

Il primo episodio mantiene un personale equilibrio fra la natura comica e l’ispirazione orrorifica dello show. Già ne “El Exorcismo”, i trucchi di scena e gli effetti speciali mutano e si svelano pian piano, spiegati dagli stessi protagonisti, proponendosi come un gioco quasi di metateatro. Purtroppo, però, le scene dove questo si realizza rischiano di essere troppo poche e poco incisive, considerata la natura circolare dell’episodio, dove inizio e fine del pilot sono l’uno lo specchio opposto dell’altro. Rimane tuttavia una nota di merito la decisione di svelare le sopracitate scene di culto dall’occhio di chi le crea e si presenta ragguardevole e ben inserito l’ambiente culturale dove nasce questa arte macabra, un contesto che sa porre le basi per una narrazione con una sua identità.
Il vero fiore all’occhiello, che giunge come una novità e ben si innesta nello show, è l’attenzione prestata alla cultura latina, un tratto che va oltre la mera scelta della lingua con cui recitare. La preponderante iconografia cristiana si sposa molto bene con le vicende dei tecnici dell’orrore, creando una dissonanza pittoresca e peculiare tra i protagonisti e i loro clienti, come con il mondo in cui si muovono, popolato da individui così stravaganti che le trovate da Grand Guignol degli Espookys risaltano in maniera peculiare, come se fossero gli unici eventi sensati in un mondo sopra le righe.

Los Espookys - 1x01 El ExorcismoVa da sé che gli attanti siano le colonne su cui si basa l’efficacia del racconto proposto, in una narrazione così incentrata sulle peripezie di un gruppo di specialisti dell’orrore. Le interpretazioni divertono il giusto, ma i personaggi in sé non brillano, per quanto siano in grado di intrattenere ed essere convincenti, seppure non troppo coinvolgenti. Trale gag un po’ rarefatte di Andrès e Tita, e i momenti un po’ anonimi di Renaldo e Ursula, alle volte si fa fatica ad investire attenzione sulla loro storia e ad affezionarvisi. Almeno nel primo episodio, lo spettatore potrebbe essere attirato più dal contorno e dai personaggi con cui i nostri interagiscono – due su tutti, lo Zio Tico e Gregoria Santos. Zio Tico, interpretato dallo showrunner Armisen, convince nel suo ruolo da tio ingenuo e ignorante nelle faccende del nipote, ma desideroso di aiutarlo come può; Gregoria Santos, conduttrice di Mira Esto, fittizio notiziario sensazionalista, è vittima di una confusione tra vita reale e spettacolo, emblematica per la doppia natura di Los Espookys. Questo non vuol dire che i protagonisti siano grigi di carattere o non sappiano divertire e intrattenere: ciò che li rende davvero speciale deve forse ancora sbocciare nel corso degli episodi, dove impareremo a conoscerli meglio, nel proseguire dei loro incarichi, che sembrano vari e accattivanti già dai titoli degli episodi annunciati.

In definitiva, Los Espookys non brilla nel suo debutto, ma riesce a convincere senza troppi problemi, in virtù del suo tono scanzonato e accattivante. La nuova serie targata HBO pianta i semi per una storia in grado di affascinare i neofiti del genere e, al contempo, attirare a sé i nostalgici, strizzando l’occhio ora alla novità, ora ad una comicità che ricalca l’orrore con una verve diversa, che sa strappare più di una risata.

Voto: 7

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