The One – Stagione 1


The One - Stagione 1Tra i miti filosofici più famosi troviamo senza dubbio “Il mito della metà” di Platone; nel suo Simposio il filosofo ateniese – dando voce al commediografo Aristofane – narra che: “Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non vi era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all’antica perfezione.”
È proprio la ricerca della perfezione nell’amore che dà origine a “The One”, azienda londinese il cui obiettivo è quello di abbinare tutti gli individui alla propria anima gemella attraverso l’uso del DNA. Non stiamo parlando della realtà (almeno non ancora) ma della nuova serie originale Netflix, prodotta dalla Urban Myths e Studio Canal.
Creata dall’inglese Howard Overman (Misfits), The One è ispirata all’omonimo romanzo di John Marrs, seppur da questo si distacchi per molti aspetti. Chi non ha mai sognato di trovare l’anima gemella? Chi però ha mai creduto che nel mondo ce ne fosse soltanto una?

Queste le risposte a cui cercano di dare risposta i protagonisti di questa nuova serie inglese, dalle molte sfaccettature: The One, infatti, non può essere etichettata come una serie solo distopica, né come un sentimental drama, né tanto meno come un giallo. Riesce a essere tutte e tre le cose, senza che nessun genere prevalga sull’altro.
La serie, ambientata in un futuro prossimo, racconta sin dal pilot la storia della genetista Rebecca Webb (Hannah Ware) dal momento in cui – insieme al migliore amico e collega James (Dimitri Leonidas) – crea un sistema (dal nome The One appunto) in grado di abbinare gli individui alla propria anima gemella, grazie al semplice utilizzo del DNA (una trama molto simile a quella di Soulmates, show AMC creato tra l’altro da uno degli autori di Black Mirror).
La creazione di coppie geneticamente perfette – a differenza di quanto si possa immaginare – non porta necessariamente a risultati positivi, specie se a fare il test è chi – per esempio – è già impegnato o sposato. “A single strand of hair. All it takes to be matched with the one person that you are genetically guaranteed to fall in love with. Your one true love”, dichiara la protagonista durante uno dei tanti convegni in cui viene chiamata a pubblicizzare The One.
Non è più dunque questione di amore, di incontri, di tormenti e di passioni: a unire due persone per il resto della vita ci pensa la genetica. Tutte le altre relazioni sono destinate a finire.
In un mondo apparentemente perfetto, in cui potenzialmente esisterebbero solo coppie e dunque famiglie perfette, si celano misteri e segreti che – se scoperti – farebbero saltare tutto l’intero sistema creato dalla cofondatrice e Ceo Rebecca Webb.

The One - Stagione 1La prima puntata si apre infatti con il ritrovamento nel Tamigi del cadavere di Ben Naser, coinquilino e amico della protagonista, scomparso mesi prima. Sin da subito si palesa quindi l’anima crime di The One, il cui filo conduttore ci porterà fino all’ultimo episodio, quando – a causa dell’assassinio di Matteus – Rebecca la farà di nuovo franca.
L’aspetto giallo della serie – seppur non prevalga nettamente sugli altri – è certamente quello che coordina e scandisce i tempi puntata dopo puntata; la suspence e i cliffhanger sono perlopiù legati all’aspetto thriller e il puzzle che i due agenti, Kate e Nick, stanno componendo – per risalire all’omicidio di Ben e come questo sia coinvolto con la nascita di The One – tiene lo spettatore incollato allo schermo. Ricordiamo infatti che per scoprire definitivamente come sono davvero andate le cose la notte dell’omicidio, lo spettatore deve attendere l’ottava e ultima puntata durante la quale finalmente si scopre che, prima di essere gettato nel fiume, Ben era ancora vivo. Salvarlo avrebbe significato, per Rebecca, distruggere la sua vita e soprattutto la sua carriera.
La stessa spietatezza la ritroviamo nella camera di albergo quando, di fronte a Fabio moribondo per overdose, la Webb decide di voltargli le spalle e lasciarlo morire. Un vero colpo di scena, se pensiamo che l’unico briciolo di umanità Rebecca lo riservava soltanto al suo abbinamento Matteus, fratello maggiore di Fabio.
In quel momento, difatti, il quadro del personaggio di Rebecca è finalmente completato: spietata, opportunista, egoista, crudele. La scrittura del suo personaggio è perfetta: l’evoluzione a cui assistiamo, grazie ai numerosi flashback che la ritraggono prima e dopo la creazione del sistema di abbinamento, danno allo spettatore un’idea chiara di quello che non era ma che sarebbe voluta essere (e che poi infatti riesce a diventare).

Di pari passo alle indagini per l’omicidio di Ben (il cui sospetto n.1 rimane per tutta la stagione Rebecca) si intrecciano alcune storie d’amore tra cui quella – un po’ noiosa – della stessa poliziotta Kate con la sua anima gemella Sophia e quella tra Hannah, Mark… e Meghan! Quest’ultima racconta la storia di una coppia sposata, solida e innamorata. Hannah, a insaputa di Mark, ruba un suo campione e lo spedisce a The One per conoscere la donna (o l’ uomo) geneticamente compatibile con il marito.
The One - Stagione 1Scoprire che la donna vive proprio a Londra allarma Hannah a tal punto da farle compiere gesti senza senso che porteranno infine i due a incontrarsi. Mark si rivelerà – se la seconda stagione non lo smentirà – l’eccezione che conferma la regola. Il tradimento fisico con Meghan, oltre all’abbinamento, non sono sufficienti a dimenticare anni di matrimonio e ad abbandonare Hannah.
Non è quindi così inconfutabile la scienza, quando si parla di vero amore? A non esserne convinta è invece Rebecca che decide, seppur alla fine, di dimettersi come CEO per seguire il suo abbinamento a Tenerife  (e annunciare al mondo che la storia con Ethan era tutta una farsa).
La conclusione tragica della stagione, con l’omicidio di Matteus, riapre nuovamente le porte di The One a Rebecca che, ora più che mai, non avrà più nulla da perdere. Il finale di stagione parrebbe voler proseguire anche se – da un punto di vista squisitamente letterario – la storia sembrerebbe concludersi qui. Come anticipato, sono però molte le differenze tra il prodotto di Marrs e quello di Overman, quindi nulla è detto.

In conclusione, The One risulta ben scritta sia per quel che riguarda la storia sia la costruzione dei personaggi; i generi si mescolano creando un mix che sullo schermo risulta certamente coerente. L’intrattenimento che ne consegue è piacevole e i continui cliffhanger tipicamente crime spingono lo spettatore a scoprire la verità, puntata dopo puntata, grazie anche al cast eccellente.

Voto: 7½

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