What We Do in the Shadows – 3×01/02 The Prisoner & The Cloak of Duplication


What We Do in the Shadows - 3x01/02 The Prisoner & The Cloak of DuplicationDopo quasi un anno e mezzo, torna su FX con due nuovi episodi What We Do in the Shadows, una delle serie comedy più apprezzate del piccolo schermo che, proprio grazie all’ultima stagione, è riuscita a ritagliarsi uno spazio importante nel panorama televisivo culminato con una meritatissima nomination nella categoria più importante agli Emmy 2020.

“The Prisoner”

Lo scorso finale di stagione ha avuto, tra le altre cose, il merito di smuovere in maniera importante il racconto della serie, portando a compimento la prima parte del percorso di Guillermo con il suo intervento spettacolare – almeno per i suoi standard – durante quella che sarebbe dovuta essere la cerimonia di esecuzione di Nandor e gli altri. “The Prisoner” non perde tempo e ci mostra subito le conseguenze di quanto accaduto in precedenza, con i vampiri protagonisti che iniziano finalmente a temere (e notare) l’erede di Van Helsing.

Quello di questa terza stagione è però un Guillermo diverso, più determinato e sicuramente più conscio del suo valore. Il suo classico comportamento sottomesso dettato dalla posizione lavorativa rimane, ma questa volta è volontario, una facciata per non ferire quel gruppo di vampiri che lui stesso ritiene come una famiglia – anche se la cosa non è decisamente vista allo stesso modo dalle creature immortali. È proprio il suo stato di apparente prigionia che ci permette di vederlo in questa sua nuova forma: nonostante sia rinchiuso nello scantinato, è già in possesso degli strumenti per liberarsi e continuare di nascosto tutte le mansioni che per anni ha svolto nella villa e che, come dice lui stesso, i suoi coinquilini pensano che avvengano per magia. Era lecito aspettarsi che il percorso verso il raggiungimento dell’indipendenza di Guillermo lo portasse a staccarsi dai vampiri, ma nonostante le abilità acquisite/scoperte, le dinamiche restano bene o male le stesse, anche se si fa sempre più evidente un apprezzamento da parte di Nandor.

What We Do in the Shadows - 3x01/02 The Prisoner & The Cloak of DuplicationSul fronte comico, “The Prisoner” non è sicuramente il biglietto da visita migliore per la serie, nonostante il racconto di Guillermo dallo scantinato e l’ormai tradizionale cameo di Taika Waititi siano degli esempi lampanti dei punti di forza dello show. Meno riuscita invece la gag che vede protagonista Colin Robinson e la sua ricerca di messaggi segreti nel pentolone di Guillermo, una tematica, quella fecale, che torna anche nel cold open del secondo episodio, sempre con un risultato sottotono.

L’episodio paga forse la necessità di dover introdurre tanti nuovi elementi che saranno indispensabili per il resto della stagione, risultando di conseguenza meno riuscito della puntata successiva, più libera da questo punto di vista. Il fatto però che questa premiere sia doppia, gioca a favore della visione, e si ha subito la possibilità di vedere in moto le conseguenze del grande colpo di scena di “The Prisoner”. Nonostante gli elementi che limitano il godimento di questo episodio, la nuova posizione di potere che ricopriranno i vampiri all’interno delle gerarchie newyorchesi spalanca le porte per una serie di conflitti tra i protagonisti che promettono una continuazione molto interessante del racconto, e già con l’episodio successivo si vede tutto questo potenziale all’opera.

“The Cloak of Duplication”

La seconda puntata è una delle migliori rappresentazione dell’altissima qualità raggiunta da What We Do in the Shadows in questi anni; a differenza di “The Prisoner”,  l’episodio risulta molto più dinamico e divertente. La presenza di elementi magici non è ovviamente cosa nuova all’interno della serie, ma il modo in cui il mantello della duplicazione viene utilizzato è uno dei tanti esempi della grande scrittura che sorregge lo show di FX. I vari tentativi da parte dei vampiri di entrare nelle grazie della ragazza che lavora alla palestra dove va Nandor sono spassosissimi, ma sono anche e soprattutto una prova delle doti attoriali di Kayvan Novak – visto di recente nel film Disney Cruella – che ha così l’occasione di imitare la fisicità dei suoi colleghi, riuscendoci perfettamente.

Nell’altra linea narrativa, vediamo il Nandor originale insieme a Nadja alle prese con il loro primo incarico nelle vesti di leader della loro area di competenza. Anche qui, non mancano le risate, e tra tutte le dinamiche quelle che spiccano maggiormente sono quelle che riguardano Colin Robinson, forse il più amato tra i vampiri dal pubblico. La sola lentezza con cui trascrive quanto detto durante l’incontro sarebbe potuta essere abbastanza, ma a questa si aggiunge anche la presenza di un suo fan, una situazione che permette anche di ribadire il desiderio da parte di Colin di scoprire quali siano le sue origini. Dopotutto, con l’avvicinarsi del centesimo compleanno è inevitabile farsi certe domande.

What We Do in the Shadows - 3x01/02 The Prisoner & The Cloak of DuplicationPer quanto riguarda la questione del conflitto interno tra i vampiri, in “The Cloak of Duplication” diventa evidente come Nadja sia quella più decisa a emergere come leader supremo. Nandor, nonostante il suo passato di conquistatore, è in una fase della sua lunghissima esistenza più riflessiva, e si domanda se ci sia altro nella vita oltre a questo continua striscia di omicidi. Nadja, dall’altro lato, mostra tutta la sua determinazione in un percorso di empowerment iniziato nella prima stagione, aiutando Jenna (Beanie Feldstein), e che ora sembra destinato ad avere lei come protagonista.

In definitiva, nonostante una prima puntata non all’altezza degli altissimi standard della serie, con il secondo episodio What We Do in the Shadows prosegue l’ottimo cammino intrapreso ormai due anni fa, confermandosi come una delle comedy più interessanti e divertenti di questo periodo.

Voto 3×01: 7-
Voto 3×02: 8 ½

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