Black Mafia Family – 1×01 See It… Touch It… Obtain It


Black Mafia Family - 1x01 See It... Touch It... Obtain ItÈ ironico che la messa in onda di Black Mafia Family, nuova serie Starz prodotta da 50 Cent che racconta la vera ascesa al potere dei fratelli Flenory nelle strade di Detroit mettendo insieme criminalità e musica hip-hop, abbia avuto il via alla fine di questo settembre, un mese in cui le classifiche mondiali sono state dominate dallo scontro diretto – sancito dall’uscita a distanza di pochi giorni di “Donda” e “Certified Lover Boy” – tra due rapper come Kanye West e Drake.

Per chi non fosse appassionato di questo genere musicale, i due artisti, per quanto diversi, sono entrambi riconducibili allo stesso filone di rap, inaugurato dall’artista di Atlanta e totalmente agli antipodi rispetto a quello a cui appartiene 50 Cent. A dir la verità, fu proprio West a togliere la corona al rapper di New York, risultando vincitore (in termini di vendite e riconoscimento critico) nella sfida che nel 2007 vide il suo “Graduation” fronteggiarsi con il “Curtis” del rivale. L’album, divenuto presto un classico, segnò un punto di rottura totale nella storia del rap: da un punto di vista tematico, allontanando i contenuti tipicamente gangsta dal mainstream a favore di testi che non si vergognavano di mostrare fragilità e debolezze; da un punto di vista musicale, mescolando incastri metrici con melodie più ricercate e insieme accessibili, abbattendo così i confini del genere con quelli del pop; da un punto di vista di immagine, sottraendo l’estetica del rap alla strada e avvicinandola a quella dell’alta moda.

Black Mafia Family - 1x01 See It... Touch It... Obtain ItProprio per via dell’ormai siderale distanza del gangsta rap dal centro della scena, è importante che quell’estetica non sparisca definitivamente e abbia ancora oggi una sua rappresentanza nel mainstream, essendo legata a doppio filo con la cultura hip hop fin dalle sue origini ed essendo portatrice del significato sociale e politico più intimo del genere. E se è pressoché impossibile che questo messaggio raggiunga il grande pubblico direttamente nella musica, è bene che lo faccia almeno attraverso dei canali laterali – tanto più se filtrato dalla potenza mediatica, artistica e produttiva di 50 Cent, forse il rappresentante più estremo del sottogenere e senza dubbio uno dei più talentuosi.
Black Mafia Family si presenta così come una grande occasione sia per il rap che per il pubblico televisivo e questa prima puntata, almeno in parte, non tradisce le aspettative.

La trama ripercorre la vera storia dei fratelli Flenory, capaci, sul finire degli anni ’80, di mettere in piedi una delle più grandi organizzazioni criminali fondate sullo spaccio di tutti gli Stati Uniti. Prendendo le mosse dalla periferia di Detroit, Demetrius e Terry trasformarono in breve tempo la loro piccola crew nella Black Mafia Family, sfruttando agganci nella scena hip hop ed estendendo la loro influenza fino in California e in Georgia. Il pilot si focalizza sugli eventi che portano i due fratelli a decidere di cominciare a fare sul serio, a smettere quindi di cercare l’appoggio di altre crew per ampliare il proprio territorio perché, come dice Demetrius, in America nessuno ha mai regalato nulla al popolo afroamericano, né la libertà né il diritto di voto, e l’unico modo per ottenere ciò che si vuole è prenderselo senza chiedere. Fino a qui, nulla di nuovo. Ma l’aspetto più interessante e riuscito di questo pilot è il conflitto, etico e familiare, che precede questa scelta. Il vantaggio di avere 50 Cent come produttore esecutivo è proprio quello di poter contare su qualcuno che ha vissuto la realtà che qui si vuole raccontare, ed è capace quindi di mostrarne sia gli aspetti più intimi che quelli più crudi, senza mai cadere in rappresentazioni che potrebbero altrimenti risultare banali o stereotipiche.

Black Mafia Family - 1x01 See It... Touch It... Obtain ItQuesta prima puntata si addentra dunque con grande sensibilità nelle dinamiche familiari di casa Flenory, composta dai sopra menzionati Demetrius e Terry e dai loro genitori, i quali, pur in grave difficoltà economica, si rifiutano di pagare mutuo e bollette con i soldi sporchi guadagnati dai figli. Il conflitto da cui la famiglia è divisa è quello tra responsabilità domestica e dignità personale (rappresentate soprattutto da Charles, padre di famiglia devoto ed onesto lavoratore) e la tentazione dei vantaggi offerti dalla criminalità, quindi dei soldi, della scalata sociale e del lusso. Il preludio della violenza che da quel mondo deriva si mischia alla tenerezza in questo ritratto familiare, con i due ragazzi che, ad inizio puntata, ancora reticenti ad usare le maniere forti per farsi spazio nel mondo della criminalità, discutono di come far crescere la propria crew in cameretta, impegnati a regolare il tono di voce per non farsi sentire dalla mamma e a nascondere pistole nel cassetto. La criminalità viene quindi rappresentata come una voce interiore che chiama alla tentazione, come una mano che bussa insistentemente alla porta di casa e che, una volta entrata, deteriora tutti i rapporti affettivi più cari. Il pregio più grande di Black Mafia Family è proprio quello di non scadere né in una rappresentazione celebrativa della vita di strada, né in una condanna distaccata e moralista, ma, calandosi al suo interno e scavando in profondità, riesce a mostrarne tutta la complessità, da ciò che porta ad imboccare quel sentiero agli effetti che ne scaturiscono.

Dal punto di vista stilistico, l’approccio alla rappresentazione del gangsta lifestyle non è mai lamentosamente nostalgico per un’estetica ormai lontana anni luce dal centro della scena, ma piuttosto consapevolmente vintage, grazie ad una ricostruzione di costume sempre attenta da una parte a trasmettere lo spirito della cultura del periodo e dall’altra a stare al passo con le necessità visive delle narrazioni contemporanee.
L’unica riserva che rimane su questa prima puntata di Black Mafia Family  riguarda la mancata novità della sua proposta. Negli ultimi anni un prodotto come Atlanta, estremamente sperimentale e allo stesso tempo pienamente riuscito, ibridando assurdo e realismo, analisi sociale spietata e comicità dissacrante, ha decisamente alzato l’asticella per il genere, facendo risultare anche questo “See It… Touch It… Obtain It”, in cui pure tutto è al posto giusto e lavorato in maniera intelligente ma sempre ricalcando i tratti tipici di queste narrazioni senza rinnovarli, non interamente soddisfacente per le aspettative del pubblico. Rimane comunque un’ora di televisione di alta qualità, grazie ad una scrittura che riesce, senza mai fermarsi in superficie, a raccontare una straordinaria storia di strada in modo autentico. La realness è intatta e funziona ancora a pieno: questo, in fondo, è tutto ciò che a 50 Cent interessa.

Voto: 8

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