Black Bird – 1×01/02 Pilot & We Are Coming, Father Abraham


Black Bird - 1×01/02 Pilot & We Are Coming, Father AbrahamSull’onda della popolarità di serie crime/thriller, recenti e meno recenti dalla componente psicologica e/o l’ambientazione in carcere, la nuova miniserie Apple TV riprende questo filone con Black Bird, scritta e prodotta da Dennis Lehine e ispirata alla storia vera descritta nell’autobiografia di Jimmy Keen “In with the Devil”, il cui autore è anche tra i produttori della serie.

Ex promessa del football universitario, scaltro, altezzoso e sicuro di sé, Jimmy Keen (Taron Egerton) è un ricco trafficante di droga, attività che lo porta all’incarcerazione con una pena di 10 anni. La svolta arriva quando l’FBI gli propone il trasferimento in un carcere di massima sicurezza per detenuti con problemi mentali, allo scopo di avvicinare ed estorcere informazioni al prigioniero Larry Hall (Paul Walter Hauser) riguardo l’uccisione e il luogo di sepoltura di 14 ragazze. In cambio, naturalmente, gli viene offerta la libertà.

Ad un incipit che sicuramente non si distingue per originalità (ma si parla pur sempre di una storia vera), bisogna accompagnare la complessità dei personaggi e la sontuosa regia di Michaël R. Roskam, che insieme alla fotografia e alla sceneggiatura regala nella prima puntata – uscita l’8 luglio e chiamata semplicemente “Pilot” – una narrazione ammaliante e scorrevole, che ben riempie la durata di quasi un’ora e che viene scalfita solo in minima parte da qualche dialogo didascalico e prevedibile. Il ritmo dell’episodio pilota si mantiene quasi sempre sostenuto, soprattutto grazie ai tempi di recitazione e ad alcuni azzeccati stratagemmi narrativi che palesano personaggi e antefatti; il tutto senza rinunciare a qualche flashback che arricchisce la trama, pur pagando il prezzo di rendere il racconto meno incalzante. Ma se nel primo episodio il cardine narrativo dello “show, don’t tell” viene preso magistralmente alla lettera dalla produzione, in “We Are Coming, Father Abraham” – uscito insieme al pilota – si rincara ancora di più la dose con scene descrittive e flashback il cui compito è quello di scavare più a fondo nella vicenda e di presentare un profilo psicologico più dettagliato dei personaggi, ma che finiscono con l’essere ripetitivi e aggiungono ben poco a quanto già visto. E, sempre a proposito dei flashback, i continui sbalzi sulla linea temporale (tra 1996, 1994 e 1993) rischiano di creare qualche confusione sullo sviluppo delle indagini sul caso, vista la somiglianza tra la scenografia delle diverse scene.

Black Bird - 1×01/02 Pilot & We Are Coming, Father AbrahamA tenere comunque alto il livello di Black Bird è l’elemento di suspense creato da squisiti dettagli di regia e dalla bravura dell’intero cast: degne di nota sono le interpretazioni di Sepideh Moafi (The Deuce, The L Word) e di Greg Kinnear (House of Cards), rispettivamente nel ruolo degli agenti Lauren McCauley e Brian Miller, e di Ray Liotta (Hanna), nei panni del padre di Larry nonché nel suo ultimo ruolo prima della sua morte avvenuta lo scorso 26 maggio.

Dopo la duologia di Kingsman e la consacrazione con Rocketman, Taron Egerton si dimostra semplicemente perfetto nel ruolo del protagonista di Black Bird. Qui dà sfoggio di tutta la sua duttilità recitativa non solo mostrandosi disinvolto con l’accento americano, ma anche rendendo lo sfrontato Jimmy Keen un personaggio sfaccettato, in grado di rispecchiare appieno il tono drammatico della serie e al contempo alleggerirlo, sorradendo una linea comica che non guasta affatto. Chi, però, più di tutti si fa carico di muovere le fila della narrazione è Paul Walter Hauser, che si prende la scena con il personaggio affetto da problemi mentali di Larry Hall, incarcerato (non senza qualche dubbio) per le molestie e l’uccisione di diverse ragazze. I misteri che circondando il personaggio sono di fatto il fulcro della trama, ma a impreziosire tutto ciò è l’interpretazione di Hauser, in grado di tenere il pubblico incollato allo schermo in ogni sua scena rappresentando la complessità e l’alienazione di Larry con le sue espressioni, la sua prossemica e l’impostazione della voce.

Black Bird si presenta come un crime drama che vede la psicologia dei criminali come elemento portante, e il cui stile narrativo sfiora inesorabilmente quello di alcuni classici del genere come Criminal Minds o Mindhunter. Con scene ad alto impatto rappresentativo, ma non senza qualche spiegone qua e là, i primi due episodi si prendono comodamente il tempo di addentrarsi nei profili dei protagonisti, auspicabilmente per gettare delle basi solide in vista degli episodi successivi (il prossimo, “Hand to Mouth”, è previsto per il 15 luglio).

Black Bird - 1×01/02 Pilot & We Are Coming, Father AbrahamA conti fatti, si può dire che Black Bird sia un prodotto seriale sicuramente interessante e con il potenziale per soddisfare i diversi gusti in fatto di serie TV, dal momento che presenta tutte le caratteristiche più apprezzate di questo genere e il suo stile riesce a catturare spettatori e spettatrici in virtù della sua trama vorticosa e della tensione che sa trasmettere. Se l’episodio pilota ha un tono di voce più diretto e la sua visione, tutto sommato, risulta scorrevole dal primo all’ultimo secondo, “We Are Coming, Father Abraham” abbassa il tiro e delude in parte le aspettative, prendendosi l’ingrato compito didascalico dei secondi episodi di molte serie TV. Ma dopo quasi due ore di visione, i personaggi si conoscono abbastanza da appassionarsi alla vicenda, mentre gli elementi tenuti volutamente nascosti gettano curiosità per “quello che succede dopo”, per dirlo in parole povere. E, in fin dei conti, questo non è poco.

Voto 1×01: 7
Voto 1×02: 6½

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