House of the Dragon – 1×01 The Heirs of the Dragon 2


House of the Dragon – 1x01 The Heirs of the DragonDopo lunghi mesi di attesa, arriva su HBO (in Italia in contemporanea su Sky e NowTV) il primo episodio di House of the Dragon, lo spin-off di Game of Thrones basato sul volume Fire & Blood, pubblicato da George R.R. Martin nel 2018, in concomitanza con l’annuncio della serie.

Al timone di questo nuovo progetto, nel ruolo di showrunner troviamo Ryan Condal (Colony) e Miguel Sapochnik, che i fan del Trono di Spade ricorderanno per aver diretto alcuni degli episodi cardine della serie, tra cui l’acclamato “Battle of the Bastards”. Martin, che ha dichiarato di essere stato gradualmente allontanato dalla produzione della serie madre con l’avanzare delle stagioni, è qui accreditato come co-creatore dello show insieme a Condal, forse un indizio della volontà di HBO di imparare dagli errori del passato. Infatti, se Game of Thrones può essere a tutti gli effetti considerato un successo planetario, un vero e proprio fenomeno di massa che ha segnato, nel bene e nel male, la recente storia della televisione, d’altro canto è innegabile che la stagione conclusiva abbia suscitato non poca delusione sia tra il pubblico che tra la critica, mettendo in dubbio la capacità di Benioff e Weiss di portare a compimento un racconto così complesso e sfaccettato senza il supporto dei romanzi (che indicativamente narrano la storia fino all’altezza della quinta stagione) e, più in generale, senza il suo creatore. House of the Dragon si porta quindi sulle spalle un’eredità ingombrante, in cui il successo della serie madre si affianca allo scetticismo di tanti fan ancora scottati da una conclusione non all’altezza delle premesse.

Proseguendo con l’inevitabile confronto con Game of Thrones, sono due gli elementi fondamentali a emergere. Innanzitutto va precisato che Fire & Blood non costituisce un romanzo nel senso classico del termine, bensì una cronaca pseudo storica che narra le vicende della casata dei Targaryen, a partire dalla conquista dei Sette Regni di Westeros da parte di Aegon I. Ne consegue che non si tratta di una classica trasposizione, bensì di un lavoro più complesso in cui, a partire da un canovaccio testuale, Condal e lo stesso Martin hanno costruito un racconto pensato per il piccolo schermo, avendo quindi a disposizione, dal punto di vista creativo, più ampi margini di manovra rispetto a Benioff e Weiss. L’altro elemento che salta subito all’occhio è poi lo sguardo più circoscritto che caratterizza questa narrazione rispetto a quella del Trono di Spade, in cui uno degli aspetti più affascinanti ma al tempo stesso più critici è costituito proprio dal continuo moltiplicarsi di personaggi e storyline. 

House of the Dragon – 1x01 The Heirs of the DragonHouse of the Dragon infatti, ambientata circa duecento anni prima degli eventi raccontati in Game of Thrones, narra l’inizio di una faida interna alla famiglia Targaryen, che porterà a una vera e propria guerra di successione nota come “Dance of the Dragons”. Senza scendere troppo nei dettagli, val la pena delineare i principali attori in gioco: re Viserys I (Paddy Considine), un sovrano pacato ma ossessionato dal fatto di non avere un figlio maschio che possa succedergli; suo fratello Daemon (Matt Smith), un valoroso e spietato guerriero nonchè l’attuale erede al trono; Rhaenyra (interpretata da Milly Alcock ed Emma D’Arcy), la giovane figlia di Viserys, più interessata a cavalcare draghi che alla vita di corte, esclusa dalla successione in quanto donna; infine Rhaenys (Eve Best), soprannominata “The Queen Who Never Was”, la nipote del precedente sovrano, che a lei preferì il cugino Viserys come erede al trono. A loro si affiancano due membri della famiglia Hightower: Otto (Rhys Ifans), che ricopre il ruolo di Hand of the King, e sua figlia Alicent (Emily Carey e Olivia Cooke), molto legata alla principessa Rhaenyra. 

Già da queste poche righe appare evidente come il tema della lotta intestina per la successione assuma le tinte di uno scontro di genere, e la premiere non fa che ribadire questo concetto, costruendo una narrazione in cui la condizione dei personaggi femminili, considerati dai protagonisti maschili alla stregua di oggetti di cui disporre a piacimento per i propri scopi politici, viene sottolineata in continuazione. Questo atteggiamento culmina in una lunga sequenza fondata sul montaggio alternato che mette in scena in maniera brutale e, a dire il vero, abbastanza urlata, la riflessione della regina Aemma secondo cui “The child bed is our battlefield”. È ancora presto per capire se queste premesse daranno vita a personaggi e archi narrativi convincenti o se ci troveremo di fronte all’ennesima iterazione del topos dello “strong female character” e a un uso strumentale delle scene di violenza, ma la scelta di includere diverse sceneggiatrici all’interno della writers’ room dello show lasciano ben sperare in tal senso. 

House of the Dragon – 1x01 The Heirs of the DragonNel complesso, la première fa un buon lavoro nell’introdurre al pubblico i nuovi personaggi, riportandolo al tempo stesso in luoghi familiari, come Harrenhal e, naturalmente, King’s Landing. Dal punto di vista della messa in scena, lo show fa subito sfoggio di ambientazioni e costumi sfarzosi, a cui si unisce un impiego massiccio e, a dire il vero, non sempre del tutto convincente, della CGI, in primis per dare vita a Syrax e Caraxes, i draghi cavalcati rispettivamente da Rhaenyra e Daemon. Non mancano poi numerosi riferimenti a situazioni e personaggi già noti agli appassionati di Game of Thrones: al di là dei vari dettagli e easter egg sparsi durante l’episodio, a spiccare è soprattutto il contrasto tra la pace e stabilità in cui, almeno per il momento, sembrano versare i Sette Regni sotto il dominio incontrastato dei Targaryen e le condizioni disperate in cui abbiamo conosciuto gli ultimi discendenti della casata.

In definitiva, “The Heirs of the Dragon” rappresenta un ottimo esordio per la serie di Martin e Condal, in cui emergono fin da subito quegli elementi che hanno segnato il successo di Game of Thrones – gli accattivanti intrighi politici e familiari, l’altissimo production value – e, al tempo stesso, compare in nuce la volontà di rimediare agli errori del passato, mettendo in scena una storia più circoscritta ma potenzialmente più compiuta. Nonostante sia presto per esprimere giudizi, quello che è certo è che questa premiere è riuscita nell’intento di risvegliare l’interesse e la curiosità dei fan più o meno delusi dal finale della serie madre, gettando le basi per un altro successo per il franchise nato dalla mente di Martin.

Voto: 7½

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2 commenti su “House of the Dragon – 1×01 The Heirs of the Dragon

  • Davide

    Bella e puntuale recensione…personalmente ho trovato una premiere fiacca,scontata(il fatto che la regina consorte sia destinata ad uscire rapidamente di scena lo si intuisce fin dalla sua prima apparizione)ed a tratti noiosa con una ripetizione scipita del mondo di Westeros(ma era proprio necessario dopo 8 stagioni e 73 episodi ritornare su un mondo di cui si conosce tutto ed il contrario di tutto ?…o siamo di fronte all’ennesimo prequel/sequel,che di fatto è un’operazione puramente commerciale ?).Il torneo fra cavalieri,la scena del postribolo etc……tutto rimanda a “Game…”,ma dove era tutto magniloquente,sfarzoso,eccessivo quì è tutto appannato,una stanca ripetizione di quanto visto…la stessa caratterizzazione dei personaggi(mica pochi…comunque)è convenzionale…lo stesso Daemon(“villain della storia ?)sembra una sorta di…Joffrey Baratheon” della mutua”…certo siamo solo al primo di dieci episodi…ma insomma…..
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