Touch – 1×06/07 Lost and Found & Noosphere Rising


Touch - 1x06/07 Lost and Found & Noosphere RisingDue puntate profondamente diverse per una serie che stenta a decollare. Lost and Found e Noosphere Rising rappresentano tutto ciò che si può dire di Touch: le potenzialità di fondo, riscontrabili nella prima puntata, e il fallimento dovuto a pessime idee di sviluppo nella seconda. 

 

Lost and Found

Con questo episodio Touch comincia a darci qualche informazione in più e alcuni tasselli iniziano a prendere forma (andare al loro posto è chiedere troppo per ora); tuttavia non si esime dal proporci i soliti problemi di forma, tra avvenimenti poco credibili e dialoghi che ci fanno chiedere seriamente chi li abbia scritti.

Partiamo però dai lati positivi.
Touch - 1x06/07 Lost and Found & Noosphere RisingArthur Teller inizia finalmente a dire qualcosa di più rispetto al grande classico “suo figlio sente il dolore delle anomalie numeriche” e ovviamente muore entro la fine dell’episodio: dobbiamo prenderlo come un modo metaforico per dirci qualcosa sul destino della serie? In ogni caso, viene introdotta la “sequenza di Amelia”, un insieme di numeri (quelli fino a qui incontrati da Jake, con un “6” finale che si ricollega alla famosa stanza) visti in passato da Arthur in uno stato alterato di coscienza che i medici ricollegarono ad un aneurisma; per quanto egli cerchi di negare la cosa, alla fine morirà proprio dopo aver visto una sequenza di numeri, tra cui l’ultima anomalia, 9756.
Ricompare anche la macchinina della puntata Safety in Numbers e scopriamo che proprio Amelia, paziente del dottor Teller di dieci anni prima, aveva una passione per questo particolare giocattolo. I dettagli sembrano cominciare a quadrare, ma in maniera ancora troppo confusa per iniziare a festeggiare. Inoltre, la direttrice della struttura sembra sapere qualcosa su tutta la vicenda che ha coinvolto Teller e Amelia: cosa è successo davvero? Quello che vede Arthur in quel corridoio è frutto di un’allucinazione o di qualcosa di più inspiegabile, come la famosa macchinina sbucata proprio dalla stanza 6 qualche puntata fa?

Touch - 1x06/07 Lost and Found & Noosphere RisingI “casi della settimana” – ahimè, anche qui si parla usando la terminologia da procedurale – risultano interessanti e al contempo affetti dai problemi che abbiamo incontrato fino a qui. Per dirne una, se scampate ad un disastro aereo, vi svegliate senza un graffio neanche al completo che indossate e ve ne andate con la stessa facilità con cui uscireste di casa per andare a lavoro, o vi chiamate Jack Shephard oppure c’è qualcosa che non va.
Certo, vedere questo tizio sanguinare e capire che forse non sta benissimo rimette già uno straccio di realismo nella storia, ma a me che questo prenda e se ne vada dal luogo dell’incidente come se niente fosse proprio non va giù.
Le storie coinvolte dall’anomalia questa volta sembrano avere un legame più stretto, complice il fatto che riguardino da vicino sia Martin che Clea. Questi ultimi, che lentamente cominciano a trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda, condividono una situazione uguale e opposta nel loro rapporto genitori/figli: se infatti Martin deve imparare a capire suo figlio e a comunicare con lui nonostante le difficoltà, Clea ha dovuto sin da piccola adattarsi e trovare un modo per comprendere sua madre andando oltre la malattia; uno sforzo di gran lunga più difficile, che sicuramente aggiunge una punta di “già visto” alla vita della ragazza, ma che sicuramente apre alla possibilità di un confronto più produttivo sia con Martin che con Jake.

In ultimo, un dettaglio si fa notare e fortunatamente in modo positivo: Martin ritrova il bambino scomparso grazie al sogno iniziale, in cui il figlio andava sull’altalena e lo abbracciava subito dopo. Di cosa si tratta? Una coincidenza, un modo per smuovere i cuori degli spettatori, o possiamo aspettarci che questi eventi comincino finalmente a coinvolgere anche lo stesso Martin?

Voto: 6 ½

Noosphere rising

Il concetto di noosfera (sfera del pensiero umano) e il solito spiegone iniziale di Jake avevano fatto pensare ad un’altra discreta puntata, in cui analizzare ciò che succede ai numeri e alle anomalie quando le “coscienze collettive si sincronizzano” e le speranze di tutti convergono verso una sola richiesta. Ovviamente, se ciò accadesse davvero, le nostre speranze di vedere una successione di buone puntate di Touch dovrebbe funzionare, e invece ci troviamo davanti alla puntata più inutile e peggio strutturata dall’inizio della serie.

Touch - 1x06/07 Lost and Found & Noosphere RisingPartiamo col dire che la morte di Teller – che sembra guidare l’intera puntata, alla ricerca della stanza a cui appartiene la chiave 1188 – dà dei risultati solo alla fine, quando Martin trova il luogo delle ricerche di Arthur e Clea vede impressa nel video di sorveglianza l’immagine di Amelia in carrozzina, la stessa che aveva visto il dottore prima di morire.
Tolto questo, alla puntata rimane veramente pochissimo e quel poco che c’è è pure scritto male.

Partiamo da Abigail, zia di Jake che, per rispettare davvero tutti i cliché del genere, è ricchissima, stronzissima e nasconde un segreto; ecco, questa donna – che cerca di conquistare un bambino con un tablet nuovissimo che solo lei può avere, perché ricordiamo, è ricchissima e ha un lavoro di livello altissimo – decide anche di comprarsi l’intero istituto regalando tablet come se non ci fosse un domani. Messa alle strette da Clea, scatta il colpone di scena: lei deve proteggerlo. Da chi, da cosa e perché non si sa, dato che alla domanda legittima della ragazza lei prende e se ne va, come da manuale. La curiosità viene stroncata da tonnellate di nervosismo per una scena che definire prevedibile è dire poco.

Nel frattempo si sviluppa una serie di storie forse tra le più deboli fin qui incontrate e sulle quali c’è davvero poco da dire. L’assistente di Logan Coteweiler – non ricordo il nome e non credo ci sia bisogno di cercarlo – passa tutto il suo minutaggio a cercare di salire su un cavallo (yaaaawn), poi cade disperato a terra ed ecco che arriva il cavallo a consolarlo (double yaaaaaaaawn); inutile dire che, dopo averci ammorbato per un episodio sull’importanza di avere quel terreno, finisce col lasciarlo all’altro tizio di cui non ricordo il nome, perché ha avuto l’illuminazione mentre cavalcava. Davvero davvero.

Touch - 1x06/07 Lost and Found & Noosphere RisingMa il peggio deve ancora arrivare. Perché se la storyline di Martin è già abbastanza lacunosa – la sequenza di Amelia serve anche a vincere a poker? Seriously? – quella della tizia con il blog che cerca di riunire Paolo e Celeste è veramente il peggio del trash che si poteva proporre. Ora, a parte che mi piacerebbe sapere cosa fa per vivere tutta quella gente che non ci pensa su un attimo a mollare tutto e andare all’incontro munita di “qualcosa di rosso”, ma vogliamo parlare di Paolo? Certo, lode a chi ha scelto uno che sapesse parlare davvero italiano (anche se recita malissimo), ma dobbiamo davvero imparare la bellezza dell’ammmore da uno che si innamora istantaneamente di praticamente qualunque donna che gli passa sotto il naso? “Celeste è l’amore della mia vita, ma ora chissenefrega di Celeste, son venuto qui per te!” è più o meno il riassunto di quello che l’amico Paolo dice alla fine dell’episodio, con tanto di faccia da trota salmonata.

Ora, è davvero tutto qui quello che ci può proporre questa serie? Le parti più interessanti vengono relegate ai margini dell’episodio, mentre tutto il resto risulta scontato e scritto male.
La puntata Noosphere Rising si oppone con forza ai passi avanti della precedente Lost and Found  e a questo punto non so davvero cosa si possa fare per recuperare.

Voto: 4 ½

Nota:
Ma in tutto questo, il numero 6 fa parte della sequenza di Amelia o no? L’ultimo numero che vede Arthur è 9756, ma Martin riporta il numero 1188 dopo il 975, che era effettivamente il numero dominante nella puntata Lost and Found.

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.

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