
Una sola parola: banalità
Sin da subito salta agli occhi la mancanza di originalità del contesto: Ben e Kate sono due fratelli cresciuti in una famiglia non esattamente perfetta e, mentre lei ha partorito la figlia di un tipo che se l’è data a gambe, lui è rimasto un adolescente stupido con la tendenza ad andare a cacciarsi nei guai, anche se in fondo ha un cuore d’oro. Aggiungete una bionda senza cervello e l’amico di colore dai capelli afro ed avrete una comedy insipida, con ancora 19 minuti da guardare che, credetemi, vi sembreranno i 19 minuti più lunghi trascorsi a guardare una comedy.
Comicità? Cos’è, si mangia?
A voler essere ottimisti, oltre che sul cast si può far leva anche sulla capacità di far ridere. Molte comedy hanno avuto un cast limitato (come How I Met Your Mother o Scrubs) e sono riuscite ad andare avanti nei momenti 
“Do you know what BJ means in my country?”
Ad onor del vero, non è proprio tutto da buttare. Dakota Johnson e Nat Faxon non sono male, specialmente il secondo sembra poter dire la sua da protagonista di una comedy, ma vengono eccessivamente penalizzati dalla sceneggiatura. La stessa scelta dei loro ruoli mi ha lasciato un po’ perplesso: nel flashback Ben ha qualche anno in più ma in realtà i due dimostrano una differenza molto maggiore, al punto che Nat avrebbe potuto tranquillamente interpretare il padre piuttosto che il fratello di Kate. Chiaramente questi sono dettagli, ma contribuiscono a rendere meno digeribile il tutto.
E adesso?

Voto: 3 (uno per Nat, uno per la battuta su BJ ed uno per la piccola Maddie)
