Doctor Who – 7×05 The Angels Take Manhattan 7


Doctor Who - 7x05 The Angels Take ManhattanSteven Moffat è indubbiamente un grande sceneggiatore, ma da un po’ si avverte la sua difficoltà nel conciliare la gestione di Doctor Who con la scrittura di nuovi spunti narrativi. Questo episodio, che avrebbe dovuto rappresentare un capitolo importante nella storia della serie, ne è la conferma, non essendo riuscito a regalarci quel momento magico che tutti attendevamo.

L’abbandono di un compagno del Dottore è sempre stato nella storia della serie un capitolo importante, una svolta nella storia del Signore del Tempo, e soprattutto un epico e commovente momento di potenza narrativa.

Doctor Who - 7x05 The Angels Take ManhattanEra quindi abbastanza normale aspettarsi per l’abbandono dei Pond, compagni di Eleven ormai da tre anni, qualcosa di eccezionale e strappalacrime, come lo era stato per quel grande episodio che fu Doomsday, l’emozionante addio a Rose Tyler.
Stavolta le cose sono andate storte perché Moffat ha forse preferito concentrarsi sulla trama dell’episodio, anziché sottolineare le emozioni e le psicologie dei personaggi di fronte ad un triste addio. Una trama che, oltretutto, è molto complessa e difficile da seguire, pertanto lo spettatore rischia di perdersi nel tentativo di capirne i meccanismi, dimenticandosi del fatto che stiamo affrontando l’avventura definitiva di Eleven con i Pond.
Il momento decisivo arriva all’improvviso, quando tutto sembra finito, quando tutto sembra ormai risolto positivamente. Se da un lato questo crea un effetto sorpresa, dall’altro si rimane con l’amaro in bocca per non essere riusciti a godersi completamente il vero pathos nascosto dietro quest’avventura (questo, a mio parere, anche per una cattiva gestione delle dinamiche attoriali e della fotografia).

“E’ andato a prendere un caffè ed è finito in un libro. Come funziona?” – “Non lo so, siamo a New York!”

Doctor Who - 7x05 The Angels Take ManhattanCome dicevo, la trama dell’episodio è piuttosto complessa. Moffat ha la bella pensata (si fa per dire…) di tirare ancora una volta fuori dal cassetto i Weeping Angels, sue creazioni che avrebbero dovuto, a mio parere, fermarsi all’apparizione in Blink, quel fantastico episodio della terza stagione che probabilmente è anche uno dei migliori di tutta la serie, se non il migliore in assoluto.
Il problema è che ogni volta che Moffat ripropone gli Angeli c’è sempre qualcosa che non va.
In questo episodio vengono aggiunte ulteriori caratterizzazioni, che non fanno altro che creare ulteriore confusione. Innanzitutto, ora gli Angeli sono in grado di trasformare le altre statue in loro simili, cosa per cui New York diventa la loro dimora per eccellenza (anche se ci sono altre città nel mondo con un numero di statue decisamente maggiore); pure la Statua della Libertà è diventata un Angelo, si sposta senza creare il minimo trambusto e, soprattutto, senza che nessuno se ne accorga.

Doctor Who - 7x05 The Angels Take ManhattanE’ stato proprio in Blink che abbiamo saputo che il tocco di un Angelo può farti viaggiare indietro nel tempo. In questa puntata, scopriamo che gli Angeli hanno fatto di un hotel (Winter Quay) la loro “base operativa” nel tentativo di accumulare energia temporale, necessaria alla loro sopravvivenza. Accade così che le vittime degli Angeli vengano trasportate indietro di diversi anni e siano costrette a vivere nell’hotel, completamente sole, fino al momento della loro morte. E proprio in quell’istante, ecco apparire la loro versione più giovane, esattamente pochi minuti prima che un Angelo la tocchi per mandarla (nuovamente) indietro. Mi domando: ma perché un anziano in punto di morte deve essere costretto a vedere la sua versione più giovane prima di esalare l’ultimo respiro? Quale piano c’è dietro, quale giustificazione?

“Il tempo può essere riscitto” – “Non dopo averlo letto”.

Si sa che quando si parla di viaggi nel tempo bisogna stare sempre molto attenti alle eventuali incongruenze. Ed è anche per questo che lo spettatore si scervella nel tentativo di seguire tutte le vicende, arrivando a perdersi, come ho detto prima, il momento di puro cuore che lo aspetta nel finale dell’episodio.
Ritorna il discorso dei famosi punti fissi del tempo, che son quegli eventi particolari che non possono essere cambiati, che devono svolgersi così in qualunque dimensione temporale, e che quindi nemmeno Doctor può manipolare.
Non ho mai capito veramente questo concetto, e in quest’episodio penso di essermi arreso definitivamente.
Doctor Who - 7x05 The Angels Take ManhattanAmy legge su un libro, che si scoprirà essere stato scritto dalla figlia River Song (non poteva mancare in un episodio importante come questo!), gli eventi che per lei e per Eleven accadranno di lì a poco. Avendoli letti, così spiega il Dottore, ora sono “fissi”, devono svolgersi come sono stati riportati nel libro.
Seguendo questo ragionamento, allora possiamo dire che la scena in cui River si rompe il polso perché “costretta” da un futuro già scritto in realtà è “sbagliata”: Eleven e Amy non hanno letto specificamente che River si sarebbe rotta il polso, hanno solo saputo che il Dottore avrebbe parlato di qualcosa inerente ad una “frattura”.

Qualsiasi fan di Ritorno al Futuro potrebbe inoltre ribattere che le parole di un libro possono cambiare nel momento in cui cambiano gli eventi che ne hanno costituito la creazione (vi ricordate i giornali con la notizia della morte di George McFly e dell’internamento di Doc?).
Doctor Who - 7x05 The Angels Take ManhattanLa stessa lapide con riportato il nome di Rory finisce per accettare anche il nome di Amy, ma questo solo perché la ragazza sceglie (e avrebbe anche potuto non farlo) di raggiungerlo nel passato. Anche il momento della scelta di Amy di seguire il marito diventa, seguendo le parole del Doctor, un punto fisso del tempo, che egli non potrà mai più cambiare. Questo però non impedirebbe ad Eleven di tornare indietro nel tempo per andare a trovare i Pond ogni volta che vuole, e nemmeno di portarli in viaggio per altre avventure: l’importante è che essi alla fine ritornino sempre nel punto del tempo in cui ora vivono, in modo che alla fine gli eventi corrispondano alle date della lapide.
Il concetto di paradosso temporale, che raramente nella storia recente di Doctor Who è stato tirato in ballo, qui diventa la chiave per la distruzione degli Angeli: “morti” Amy e Rory, tutto ciò che è avvenuto prima non è stato possibile, pertanto, chissà come, tutti i personaggi si ritrovano al punto di partenza, ricordandosi quanto avvenuto (che però non è mai accaduto, quindi come potrebbero?). Ah, e pure River torna indietro con loro, anche se prima degli eventi della puntata era da tutt’altra parte…e aveva pure un altro vestito!

“Strappo sempre l’ultima pagina di un libro. Così non deve finire. Odio quando le cose finiscono”.

Doctor Who - 7x05 The Angels Take ManhattanE allora mi domando: che addio è? Considerando anche il fatto che per quattro puntate gli autori ci hanno rotto le scatole con questo “sentore” di abbandono provocato dalla stanchezza di Rory e Amy nel seguire il Dottore nelle sue avventure. Invece, li ritroviamo a New York insieme a lui, e non è certo perché si sono stancati di viaggiare nel TARDIS che devono abbandonarlo.
Alla fine l’amaro in bocca c’è eccome: non si riesce a sentire quell’emozione che tanto avremmo voluto provare in un momento così rilevante, proprio perché si è completamente in balia degli eventi della puntata e ci siamo scordati le cose importanti, perché il cervello ha il sopravvento sul cuore.

Doctor Who - 7x05 The Angels Take ManhattanE’ veramente triste, perché da quest’episodio mi aspettavo decisamente molto di più. Invece è stato un addio scialbo, non emozionante, con incongruenze e confusione (la scena finale con la piccola Pond se la potevano risparmiare).
Come se non bastasse, la strana scelta (di cui vorrei capire le ragioni) di trasmettere cinque episodi per poi attendere Natale per il prossimo (di fatto non c’è più lo special, ma l’episodio natalizio fa parte della stagione) mi ha ulteriormente amareggiato.
Peccato. Un vero peccato. Ora spero soltanto che con la nuova compagna le cose cambino. Ma l’attesa sarà lunga.

Voto: 7-

PS Da un dialogo tra Eleven e River, si evince che il Dottore da un po’ di tempo sta “andando in giro a cancellarsi dai database”, dando così un nuovo senso al concetto di Doctor Who. La domanda che mi pongo é: perché?

Condividi l'articolo
 

Informazioni su alessala

Scrivo, leggo, faccio film e video. Suono quando capita, ma solo per me stesso e per la gioia del muro. Scrivo recensioni. Scrivo i cavoli miei in un blog. Ogni tanto lavoricchio. Sogno in grande ma resto piccolo.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

7 commenti su “Doctor Who – 7×05 The Angels Take Manhattan

  • moonacre

    quel poco di sensato che d’era in doctor who con questo episodio è andato proprio a farsi fottere!!!!
    non c’è più un briciolo di ragionevolezza e di coerenza nelle avventure del dottore!
    allora partiamo dagli angeli piangenti:
    -in blink ci viene detto che se gli angeli si guardano negli occhi l’un l’altro smettono di esistere. questo concetto era già sorpassato nel Tempo degli Angeli, ma qui nonostante si riprenda il concetto del nutrimento dalla dislocazione temporale precedentemente abbandonato, sembra che ci si dimentichi proprio di quest’altro aspetto.
    -che gli angeli possano contagiare altre statue… ok ci può stare, ma la cosa degli angioletti proprio non sta ne in celo ne in terra! perchè ci dovrebbero essere dei piccoli di angelo quando essi possono contagiare statue e persone. le statue crescono?XD
    – ma in questo episodio la vaccata più grossa è la statua della libertà!!!!!! se ben gestita la cosa, poteva essere grandiosa ma qui! come la mettiamo con tutti i turisti, i passanti o chiunque che vuoi o non vuoi gli lanciano un’occhiata anche distratta o di sfuggita! e quando sparisce? non se ne accorgono? e poi dentro ci sono le persone!!!! guardiani notturni, donne delle pulizie ecc. se volevano che la statua della libertà fosse un angelo dovevano incetrare l’episodio su di essa, magari gli angeli volevano manadre in black out la città così che nell’oscurita la statua si potesse muovere, o una cosa del genere, ma non si può inserirla così distrattamente in un contesto incentrato su tutt’altro in cui la statua della libertà svolge un ruolo marginale.
    -perché mai gli angeli avrebbero bisogno dell’albergo? potrebbero semplicemente andarsene in giro di casa in casa e dislocare nel tempo le persone mentre dormono. non c’è bisogno che incontrino la versione anziana di loro in punto di morte così da rendere la situazione immutabile. e poi una volta indietro nel tempo perché mai sarebbero dovuti rimanere nell’albergo da soli, potevano andare dove volevano sposarsi o chissà che e poi tornare lì a morire, ma davvero non c’era nessun bisogno se non ai fini della trama dell’episodio
    -non sto neanche a commentare tutta la cosa dei punti fissi, futuro scritto, paradossi ecc, perchè davvero non hanno senso inseriti così a casaccio come in questo episodio. sembra di parlare di aria fritta. hanno adattato tutte le leggi logiche del tempo per far sì che congegnassero con quello che avevano in mente nonostante il risultato è privo di senso. perchè mai si sarebbero ritrovati nel cimitero una volta originato il paradosso? e poi dopo che l’angelo ha toccato rory? il paradosso è collassato ed era tutto come prima? più ci penso e più mi viene il mal di testa e più mi arrabbio perchè so che sono loro che hanno fatto questo casino rovinando quello che come tu hai ben detto doveva essere un episodio strappalacrime.
    -sinceramente non ho capito il finale, il dottore è andato da amelia piccola? come è possibile quandi ci hanno fatto due p***e così con la faccenda della ragazza che ha aspettato? e poi quell’amelia non avrebbe dovuto avere i genitori? praticamente la stagione 5 non è mai successa per davvero, sono rimasti solo i ricordi nella mente di amy, rory e doctor, allora perché mai creug o come si crive (comunque il grassone biorndo che poi ha il figlio) si ricordava? no basta anche qui sto scivolando nel senza senso della grande ca****a del BIG BANG 2 e delle crepe. e poi allora se le crepe avevano cancellato l’invasione dei dalek e prima dei cyberman/fantasmi dello schianto della nave aliena sul big ban, della stella natalizia e della nave di roccia sopra londra, dopo il big bang 2 dovevano di nuovo essere accaduti o no? rory nell’asylum avrebbe dovuto dovuto riconoscere l’exterminate dei dalek? bo lasciamo perdere sto divagando.
    comunque questo episodio mi ha deluso profondamente e spero che moffat abbia finito con queste idee cretine che non stanno ne in cielo ne in terra. parliamoci chiaro, ditemi se il big ban 2, la morte del dottore con annesso “all is happening at once” hanno senso. ah ora permettettemi di dire una cosa che da tempo covo verso The Wedding Of River Song: “il tempo si è fermato” da quello che si intende sembra che solo il moto dei corpi celesti si sia arrestato dato che le persone continuano a muoversi, ma allora perchè mai gli orologi si sono fermati? quell’episodio mi ha fatto davvero imbestialire con tutte le sue scemenza.
    mi auguro che con i pond ci siamo lasciati alle spalle queste blasfemie e che d’ora in avanti doctor who torni sulla retta via tracciata da russel t davies.

     
    • alessala L'autore dell'articolo

      Sì, diciamo che da quanto hai scritto si nota il tuo profondo nervosismo verso le scelte fatte recentemente da Moffat e colleghi!!! 🙂 Eh…come potrei non essere d’accordo?!
      Ti dico però che io mi sono avvicinato a Doctor Who dopo aver visto la sesta stagione (per pura curiosità). Andandomi a recuperare le altre ho cominciato ad amare questa serie perché ho notato la sua forza nel coniugare una grande parte emozionale, quindi il cuore, con una scientifica, razionale, con il cervello insomma. Una congiunzione che Russel T. Davies ha gestito egregiamente, non servendosi nemmeno di molto budget ed effetti speciali (ricordiamoci della prima stagione, che a livello tecnico è proprio trash!), ma cercando di delineare molto bene la psicologia del protagonista e dei personaggi che gli stanno intorno.
      Penso che i momenti più alti di Doctor Who siano stati Doomsday e The End of Time, che oltre ad avere una trama molto complessa, hanno proposto un’evoluzione ed una caratterizzazione del personaggio assolutamente credibile e priva di incongruenze.
      Considero Moffat uno sceneggiatore molto bravo, ma (come del resto ho scritto proprio all’inizio di questa recensione) da quando ha preso le redini noto una difficoltà nel fare quello che a Davies riusciva molto bene, cioè coniugare la spettacolarità, il divertissement, spesso caratteristico della storia di un singolo episodio, con una trama orizzontale convincente.
      Moffat ha scritto episodi memorabili (è l’autore di “Blink”, che probabilmente è l’episodio più bello, almeno a mio parere…e non aveva neanche il Doctor come “protagonista”!), ma poi secondo me si è lasciato un po’ prendere la mano. Io non ho apprezzato il ritorno degli Angeli già nella quinta stagione. Adesso proprio non ne vedevo il bisogno, e in definitiva, per come li hanno gestiti in questa puntata, mi hanno praticamente distrutto un punto forte della serie.
      Amy e Rory. Non ho capito perché dopo averci rotto le palle per quattro puntate con sta noia del “sono stanchi, non vogliono più seguire il Dottore, stanno andandosene”, me li fanno sparire in questo modo, con incongruenze ed imprecisioni incredibili per una serie come Doctor Who.
      Penso che Moffat abbia voluto far prevalere il cuore sul cervello, ma secondo me è sbagliato comportarsi così, perché puoi tentare di fare emozionare il pubblico finché vuoi, con scene lacrimevoli eccetera, ma se non mantieni la costanza di seguire anche la parte “razionale”…cioè posso capire la sospensione di incredulità, ma qui tocchiamo livelli quasi ridicoli. La Statua della Libertà….si vabbé, se volevi proprio mettermela fammi un episodio con solo quella, no?
      In definitiva, concordo con te e sono molto, molto deluso da questa puntata molto attesa. Gli ho dato un 7 – perché comunque il livello tecnico è ineccepibile, e ci sono dei momenti davvero entusiasmanti. Però mi sarei aspettato di darle un 10!!!

       
  • sasà

    ma dove avete preso la foto della lapide? non è quella della parte finale dell’episodio perchè in quella c’è scritto che Amy e Rory muoiono a 87 e 82 anni.

     
    • alessala L'autore dell'articolo

      Acc…hai proprio ragione…è una foto che ho trovato online….non mi raccapezzo di questa cosa…….mi hai effettivamente messo in crisi…..O.O

       
      • sasà

        🙂 non era mia intenzione metterti in crisi. forse si vede verso l’inizio dell’episodio. oppure hanno cambiato idea in corso ma la foto ormai era in rete… buh … quando lo rivedrò ti saprò dire.

         
        • alessala L'autore dell'articolo

          No no, ma tranquillo!!! E’ stato un errore madornale. Proprio non me ne sono accorto!!! Anzi, ti ringrazio per avermelo fatto notare, adesso voglio anche io fare una ricerca su questa cosa…deve trattarsi di un paradosso temporale sicuramente 🙂

           
  • Ellis

    Questo Dottore può intrigare la mente, ma non ti prende al cuore. A Ten si voleva bene, il personaggio cambiava, cresceva, e tu lo conoscevi. Lo volevi conoscere sempre di più. Aspettavo questo nuovo Dottore, ma non mi appassiona. La vicenda relazionale è senza senso (piglia molla piglia molla i Ponds) per non parlare della vicenda sentimentale. Ci dicono continuamente che River ed il Dottore si amano. Ma chi si è accorto? Vi è mai sembrato che il Dottore sia innamorato, preso, infatuato? Quella con Rose era una storia d’amore, quella con River è un artificio intellettuale.
    Dopo blink aspettavo Moffat. Ma ridateci Russel T!!