Better Call Saul – 3×02 Witness 7


Better Call Saul - 3x02 WitnessL’atteso ritorno dell’esuberante avvocato di Albuquerque, già a partire dai primi due episodi della terza stagione, si rivela senza alcun dubbio all’altezza di ogni aspettativa. Il merito è dovuto alla meticolosa attenzione che Gilligan dedica alle scelte registiche, la cui maestria tecnica concorre a rendere la rappresentazione delle vicende di Jimmy dettagliata e sofisticata. Lavorare sullo spin-off di Breaking Bad – il cui universo è già ben noto al pubblico – dà infatti la possibilità al regista di spaziare alla ricerca di nuovi e diversi modi di raccontare, riuscendo così a donare alla serie un’indipendenza che le permette di evolversi in maniera sempre più profonda e stratificata.

A farla da padrone in “Witness” sono i dettagli: oggetti, immagini, musica e sguardi non sono usati solo per abbellire l’estetica dello show, ma assumono qui un’importanza cruciale in quanto guidano e talvolta anticipano le svolte narrative, permettendo all’ambiente stesso di raccontare molto più di quanto facciano i dialoghi, che non a caso in questo inizio di stagione occupano sempre meno spazio.
È proprio in questo modo che la silenziosa ricerca di Mike, iniziata nel primo episodio, ci conduce qui non solo all’unione della sua storyline con quella di Jimmy, ma soprattutto nel cuore di un luogo (Los Pollos Hermanos) a dir poco iconico, e di un incontro con uno dei personaggi più importanti e amati di Breaking Bad: Gustavo Fring, interpretato sempre dall’impeccabile Giancarlo Esposito.

Il ritorno di Gus non è certo una sorpresa: gli autori stessi hanno ampiamente annunciato che lo avremmo rivisto. Tuttavia, il modo in cui Gilligan ha (ri)presentato il subdolo personaggio è a dir poco perfetto: la lenta introduzione dell’uomo – rappresentataci in maniera sfuggente alle spalle di un Jimmy completamente assorto in altri pensieri – concorre a creare un particolare “gioco” con lo spettatore che, in questa situazione, è l’unico ad avvertire in anticipo l’importanza cruciale di questi incontri.
Better Call Saul - 3x02 WitnessL’aver deciso di presentare Gus in modo così sottile rispecchia oltretutto il carattere stesso del personaggio, la cui apparenza perfetta, gentile e ordinata nasconde una dimensione ben più cupa e subdola, che sale in superficie solo nei momenti di solitudine dell’uomo, i cui repentini cambi di espressione sottolineano il carattere di ambiguità che gli appartiene.
La fine della ricerca di Mike, quindi, chiude un cerchio e ne apre un altro molto più grande e dalle potenzialità narrative a dir poco immense, che sarà di grande importanza nei prossimi episodi.

Tuttavia, il ritorno di Gus non è l’unico colpo di scena della puntata: la trappola che Chuck tende al fratello è probabilmente una delle ragioni principali che porterà al passaggio da Jimmy McGill a Saul Goodman.
La freddezza e l’intransigenza con cui Chuck vuole agire vengono anticipate nel cold-open attraverso le carte da gioco provenienti dal casinò, tutte appositamente bucate per impedire di barare.
Nella buia ambientazione della casa di Chuck, queste assumono il ruolo di una perfetta metafora delle stesse intenzioni dell’avvocato, ormai totalmente deciso a consegnare il fratello minore alla giustizia, non concedendogli alcuna possibilità di “barare”, appunto.

La reazione di Jimmy è straziante: la splendida interpretazione di Bob Odenkirk ci permette di capire subito che l’avvocato è sconvolto non solo per essersi trovato legalmente nei guai, ma soprattutto per essere stato tradito da una delle persone che considerava a lui più vicine: si è irrimediabilmente incrinato quel rapporto fraterno che, nel bene e nel male, legava i due e Jimmy ha così perso in tutto e per tutto la speranza di ricevere ancora l’affetto di cui sente profondamente la mancanza.

Better Call Saul - 3x02 WitnessDi nuovo, anche qui sono i dettagli a parlare: la rabbia con cui Jimmy strappa via il nastro adesivo quando si rende conto di stare utilizzando la tecnica di Chuck riassume in pochi intensi secondi la dolorosa consapevolezza dell’uomo nel constatare quanto il fratello maggiore abbia influito sulla sua vita e sul suo stesso modo di essere, nonostante le loro enormi divergenze.Chuck rappresenta l’avvocato che Jimmy avrebbe sempre voluto essere, ma adesso tutto è cambiato: paradossalmente – soprattutto se consideriamo il personaggio che Saul sarà in Breaking Bad – , Jimmy è l’unico che in questo frangente esprime e desidera un po’ di umanità e di comprensione.
Invece, il “colpo di grazia” finale inferto da Chuck sgretola definitivamente le sue speranze, e un gelido silenzio chiude il sipario su una delle puntate più significative di Better Call Saul, innestando alcune delle ragioni principali che porteranno alla trasformazione definitiva di Jimmy.

Con questo secondo episodio viene quindi messa ancora più in luce la grande capacità di Vince Gilligan di riuscire ad afferrare, nel monotono scandire dell’ordinario, tutta la potenza dello straordinario, regalandoci una narrazione intelligente e profonda, contornata da un’estetica mozzafiato e da un’interpretazione attoriale impeccabile. Tutto questo concorre senza alcun dubbio a rendere Better Call Saul un piccolo e prezioso gioiello fra le numerose serie tv attuali.
È difficile adesso prevedere come si svilupperanno gli eventi della vita di Jimmy, ma è certo che se il livello tecnico e narrativo della serie continuerà ad essere così alto, noi spettatori non potremo fare a meno di restare con gli occhi incollati allo schermo per osservare l’inesorabile “discesa” di Jimmy verso quel personaggio ambiguo, esuberante e complesso che avrà il nome di Saul Goodman.

Voto:  8½

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7 commenti su “Better Call Saul – 3×02 Witness

  • DA9

    Perfetta recensione! Fantastico Gilligan!!! In quei minuti interminabili ed apparentemente di contorno, anch’io ero in macchina con Mike, cercando di capire cosa succedesse, che posto fosse quello e poi…… il lento e costante salire della musica in sincrono con la camera fino all’apparizione dell’insegna de Los Pollos Hermanos!!! Wow!!! Mi sono venute quasi le lacrime…. Hai detto bene, lo sapevamo tutti che sarebbe tornato, ce lo aspettavamo, ma la maestria, la tecnica di ripresa e la scrittura rendono questo ritorno come un nuovo inizio, che in effetti lo è. Incollato è proprio la parola giusta. Per me possono fare pure uno spin-off su Francesca, con questa bravura e genialità qualsiasi storia e personaggio diventano profondi ed estremamente interessanti.

     
    • Denise Ursita L'autore dell'articolo

      Grazie mille, DA9!
      Hai ragione: Better Call Saul riesce sempre a trovare il modo perfetto per lasciarci a bocca aperta anche quando intuiamo cosa sta per accadere, e arrivare a questo risultato è possibile solo attraverso un’attenzione meticolosa su ogni minimo aspetto della serie. In questo Gilligan è davvero un maestro! 😉

       
  • Genio in Bottiglia

    Recensione fantastica ( per differenziarmi). Ma solo io ho sviluppato un odio viscerale per Chuck che vorrei vedere arrostire sotto uno dei ripetitori di Radio Maria?

     
    • Federica Barbera

      Non potrei pensare ad un destino più azzeccato e ammetto che leggere il tuo commento mi abbia fatto molto ridere 🙂
      La realtà è che, per quanto Jimmy compia effettivamente delle azioni illegali, Chuck rimane sempre la persona peggiore dei due perché totalmente anaffettiva. Non è solo questione di “parteggiare” per il protagonista, è proprio perché vediamo come Jimmy sia tante cose insieme, ma di fondo abbia un animo buono; Chuck, al contrario, ha un animo stronzo (mi si perdonerà il francese, ma non riesco a trovare un termine più esplicativo di questo).
      E ciò che è peggio è che non capirà mai come tutto questo sia stato causato proprio dalla sua incapacità di amare il fratello e di supportarlo.

       
  • Eraserhead

    Le curiosità di imdb fanno notare un altro particolare interessante: quando Saul toglie il nastro dal muro e Kim gli parla, lei parla dei pro mentre lui toglie il nastro che va in alto e viceversa parla dei contro quando lui toglie la parte che va in basso! Geniale!

     
  • Michele

    E’ interessante il discorso su Jimmy e Chuck. E’ già da un pò che io mi trovo a non odiare il secondo, ma a pensare che sia lui dalla parte della ragione. Pensare che sia mosso solo da un’infantile voglia di rivalsa contro il fratello mi sembra riduttivo.

    Se prendiamo le azioni di Jimmy ci vediamo cose inopportune, immorali quando in tutto e per tutto illegali, sempre fatte con le migliori intenzioni e con quel pizzico di simpatia che è il suo tratto caratteristico. Chuck, invece, si comporta secondo le regole, pur nella follia della sua avversione alle “onde elettromagnetiche”. Chuck ha aiutato Jimmy più di una volta, ma quando vede che il suo potenziale distruttivo sta per moltiplicarsi tramite la professione di avvocato, cerca di fermarlo, proprio perché lo conosce e sa quello di cui è capace. Certo, gli rode anche essersi fatto fregare così dal fratello, ma, parlando di tradimenti, è stato Jimmy il primo a tradire mettendo in piedi tutta la sceneggiata del 1216-1261 e addirittura poi corrompendo il testimone che Chuck aveva scoperto nel giro di pochissimo tempo. Tutte queste azioni sono risultate in una bella gita all’ospedale, con tanto di radiografie e scan vari. Insomma, non c’è dubbio che Chuck ha subito – e molto – il fratello.