Fargo – 3×06 The Lord of No Mercy 2


Fargo – 3x06 The Lord of No MercySe alcuni episodi centrali di questa terza annata di Fargo sono sembrati sottotono rispetto soprattutto alla passata stagione, con “The Lord of No Mercy” Noah Hawley imprime una virata importante alla stagione e alla storia dei fratelli Stussy in particolare.

La scelta di un unico attore per interpretare due ruoli – e non di un attore qualsiasi, ma Ewan McGregor – è stata sicuramente una delle informazioni che ha destato maggiore curiosità in attesa dell’uscita della stagione, ma a ben vedere la relazione tra i due personaggi è forse uno degli aspetti più deboli finora. Il senso poteva essere una sorta di legame fisico, emotivo e visivo sia interno che esterno alla scena, un mezzo diegetico per sintetizzare la dualità dei personaggi e contemporaneamente sottolinearne la profonda differenza. Il problema però è che di tutto questo abbiamo avuto poca evidenza, perché in fondo la loro rivalità è stata più raccontata che vissuta faccia a faccia, con pochi momenti di raccordo e tanta azione compiuta separatamente.

Fargo – 3x06 The Lord of No Mercy In questo senso, giunti a metà stagione arriva finalmente il momento sia di inquadrare una volta per tutte il loro rapporto sia, paradossalmente, di chiuderlo. Lo scorso episodio si concludeva con Nikki a terra, devastata dai colpi che le hanno inflitto Yuria e Meemo, gli scagnozzi di Varga, e l’azione riprende ora con la sete di vendetta di Ray che proprio in questa occasione scopre l’esistenza del nuovo socio del fratello, pur non sapendo esattamente né il ruolo né l’esatta connessione tra i due. Le carte si stanno a mano a mano scoprendo e la sensazione è ancora più netta quando l’agente Burgle e l’agente Lopez arrivano finalmente negli uffici Stussy per incontrare Emmit, rivelandogli così altri retroscena della rivalità con il fratello. I tasselli costruiti nei cinque episodi precedenti arrivano a convergere totalmente in questa puntata e allo stesso tempo danno ragione di molte scelte narrative: i due Stussy condividono la profonda passività rispetto al mondo che li circonda, sono esseri che vivono delle spinte che ricevono dalle persone di cui si fidano ciecamente e alle quali si affidano in tutto e per tutto. Loro sono i tipici personaggi di Fargo, goffi, inetti e inadatti al mondo, ma in due maniere molto diverse seppur riassumibili nello stesso modo, perché Ray interpreta il fratello cattivo ma non troppo, un furbastro senza capo né coda, mentre Emmit vive e persiste nella convinzione di essere una persona perbene e che si libera delle sue magagne affidandole ad altri – a Sy per primo.

Fargo – 3x06 The Lord of No MercyNessuno dei due è mai il vero detonatore degli eventi, e infatti non smuovono davvero la realtà ma si lasciano trascinare da questa. Non a caso la voce di Varga nei primi minuti dell’episodio dice “perception becomes reality“: in un senso ancora più profondo, non sono le percezioni a guidare le azioni dell’uomo, ma soprattutto l’istinto, che nasce dalle coincidenze e dall’allineamento di determinate situazioni, che porta poi ad una reazione e quindi innesca l’effetto causa-conseguenza che spinge a vivere la fattualità, la realtà. L’intera stagione (e non solo questa) di Fargo descrive proprio questa ingerenza dell’istinto sugli eventi, che diventano troppo presto ingovernabili e che sorgono da mere reazioni, incomprensioni, errori o semplicemente distrazioni, dove la perdita di un semplice biglietto in mezzo alla neve o un prestito preso troppo alla leggera riescono a costruire un’architettura come questa. L’unico a sopravvivere in mezzo a tutto questo è Varga, che non a caso sarà la persona che Emmit chiamerà dopo aver (appunto) erroneamente ucciso suo fratello, azione non premeditata che segue al confronto più bello e significativo tra i due McGregor.

Pur arrivando relativamente tardi rispetto alla narrazione che nel frattempo è stata fin troppo frammentata, il dialogo ha comunque tutta la forza ed anche il tempismo perfetti per rimettere insieme i pezzi, inquadrando a tutto tondo il senso del “doppio protagonista”, ovvero due uomini molto simili mossi dallo stesso orgoglio e per questo incapaci di arrendersi fino in fondo. Il pezzo di vetro che si conficca nel collo di Ray – dando vita alla miglior scena gore degli ultimi tempi – è il capannone nel New Mexico dove il governo americano avrebbe inscenato l’arrivo dell’uomo sulla luna, è il crollo della borsa, ma anche il panino dell’omicida del re d’Austria: un dettaglio, un tassello insignificante che però costringe la storia ad andare avanti e la realtà a prendere una piega totalmente inaspettata.

Fargo – 3x06 The Lord of No MercyAllo stesso modo funzionano le storie di Gloria e Nikki, protette fino a questo momento da una lunga serie di coincidenze. Per la criminale sembrava ormai giunto il momento della sua esecuzione, ma viene salvata – se così si può dire – dalla morte del compagno, e quindi dal tempismo della telefonata di Varga al suo uomo nel volerlo sulla scena del delitto. Tra tutti i personaggi femminili della serie, Nikki è sicuramente la donna villain (concetto ovviamente relativo nel Minnesota di Hawley) più evoluta, perché scaltra, intelligente e molto furba, capace di anticipare e cavalcare le situazioni senza mai perdere di lucidità e che ora dovrà fare i conti con la trappola di un nemico che non ha ancora avuto il piacere di conoscere di persona, una messinscena degna della migliore manipolazione della realtà. Gloria viene salvata invece dalla sua allergia alla tecnologia, quella avversità al computer che per il momento l’ha resa invisibile a Varga, o almeno difficile da rintracciare; ma è qui che entra nuovamente in scena la coincidenza o almeno qualcosa che appare come tale.

Things of consequence rarely happen by accident: è come se esistessero costantemente due livelli ben precisi nel mondo narrato da Hawley, cioè da un lato la non premeditazione che diventa atto pur riconoscendo razionalmente che non dovrebbe accadere, e dall’altro la volontà o comunque il tentativo di sovvertire il flusso indistinto degli eventi e non lasciarsi travolgere. In Fargo i personaggi si muovono sempre su questi due piani e alla fine il testa a testa risolutivo se lo giocano sempre le due persone tra loro più distanti, che si sono incontrate poco di persona, ma le cui azioni le hanno portate a scontrarsi. Ad oggi, per la prima volta, sembrano invece tre i personaggi principali che forse arriveranno in fondo alla stagione: Varga, il vero villain che sembra essere un passo avanti a tutti, Nikki, la scaltra e sexy criminale, e poi Gloria, “il buono” per antonomasia, che agisce secondo giustizia a dispetto della propria incolumità, un buono inedito, strambo, spontaneamente genuino.

“The Lord of No Mercy” è, in tutti i sensi, un episodio centrale e fondamentale per questa terza stagione di Fargo, in grado di mettere a fuoco tutte le potenzialità della storia vista finora, riuscendo sia a fare da raccordo sia a dare nuova linfa per attraversare perbene la seconda metà di stagione.

Voto: 8½

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Informazioni su Sara De Santis

abruzzese per nascita, siciliana/napoletana per apparenza, milanese per puro caso e bolognese per aspirazione, ha capito che la sua unica stabilità sono netflix, prime video, il suo fedele computer ed una buona connessione internet


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2 commenti su “Fargo – 3×06 The Lord of No Mercy

  • Kirth

    Ottima recensione , solo una piccolissima pecca . Gavrilo Princip assassinò l’Arciduca d’Austria Francesco Ferdinando D’Este: erede dell’imperatore d’Austria.

     
    • Sara De Santis L'autore dell'articolo

      Ciao Kirth, grazie mille soprattutto per aver notato l’imprecisione storica! Giuro che guarderò meglio wikipedia la prossima volta :’)