Negli ultimi anni il teen drama sembra finalmente aver preso piede come genere da tenere d’occhio, degno di attenzione non soltanto dal pubblico ma anche dalla critica – e non più come semplice guilty pleasure. 13 Reasons Why, Stranger Things, il nuovissimo Elite e per certi versi anche American Vandal sono alcune delle serie più discusse dell’ultimo periodo, e non è un caso che siano tutte produzioni Netflix: il colosso dello streaming, che sembra applicare un algoritmo a qualsiasi scelta strategica rispetto ai propri contenuti, ha evidentemente intercettato un trend caro al suo pubblico, e ha deciso di giocarci il più possibile, svecchiandone il format. I titoli appena citati, infatti, sono tutti show perfettamente integrati nel panorama televisivo attuale, in grado di riflettere sui suoi codici e sfruttarli a proprio vantaggio, restituendo un prodotto magari non sempre riuscito al 100% ma senza dubbio consapevole e moderno.
In questa scia si inserisce il pilot di Chilling Adventures of Sabrina, che abbiamo visto in anteprima al Fest – Festival delle Serie TV. La serie, in arrivo su Netflix il 26 ottobre, appartiene allo stesso universo narrativo di Riverdale, altro prodotto teen di grandissimo successo (trasmesso da CW ma disponibile, chiaramente, anche su Netflix insieme altre importanti serie dell’emittente come Crazy Ex-Girlfriend e Jane the Virgin) con il quale condivide anche il produttore esecutivo: Greg Berlanti. Non si tratta, però, di uno spinoff in senso stretto, ma uno show indipendente che non prevede al momento sovrapposizioni tematiche o crossover, pur avendo alcuni punti di contatto con le avventure degli altri personaggi Archie Comics.
Per chi non lo sapesse, infatti, sia Chilling Adventures of Sabrina che Riverdale sono ispirati al mondo creato dell’editore di avventure a fumetti, con e per adolescenti, a partire dagli anni ‘40. Sabrina Spellman, in particolare, è un personaggio che nasce negli anni ‘60 e a cui sono stati dedicati, nel corso del tempo, tre film, una serie animata e la sitcom degli anni ‘90 che tutti ricordiamo. Questa nuova versione telefilmica è direttamente ispirata alla serie a fumetti del 2014 che, a sua volta, reinterpretava l’universo narrativo della Sabrina originale in chiave horror. L’autore della collana, Roberto Auguirre-Sacasa, figura tra l’altro come produttore esecutivo dello show Netflix.
Nonostante si tratti di un personaggio con una tradizione e un fandom consolidati, quindi, questa Sabrina Spellman è molto diversa da quella che ricordiamo, o almeno lo è il mood della serie che ne porta il nome. Non ci riferiamo soltanto all’ambientazione cupa e l’impostazione horror del racconto, evidenti fin dal primo istante, ma soprattutto al modo in cui vengono rappresentati i personaggi.In maniera molto simile a Riverdale, anzi con più convinzione e successo, Chilling Adventures of Sabrina decide di trattare la sua protagonista più come un’adulta che come un’adolescente, ma non riproducendo la miope superficialità di certi teen drama del passato – per i quali era più semplice calare i personaggi in situazioni del tutto improbabili per dei sedicenni, fingendo praticamente che non lo fossero, piuttosto che costruire un percorso coerente – quanto nel darle una rotondità di pensiero, una profondità, una agency che spesso manca agli stuoli di “figli scemi” che per fortuna popolano sempre meno i nostri schermi.
È soprattutto nel confronto con Riverdale, ancora non sempre in grado di gestire con coerenza questa idea di adolescenza e crescita, che questa prima prova risultata superata. Si sente chiaramente che Chilling Adventures of Sabrina è una serie più giovane, che ha fatto tesoro dei cambiamenti culturali e delle nuove tendenze, e in cui la dicotomia “Bene vs Male” è più sfumata della contrapposizione, giusto per fare un esempio, tra la coprotagonista di Riverdale Betty Cooper – la dolce ragazza della porta accanto –e la sua versione “dark” – la femme fatale bella e dannata con tanto di parrucca nera. Non c’è neanche bisogno di ipersessualizzare i personaggi, come avviene invece nella serie CW e, tra le altre cose, proprio con Dark Betty, per mostrarli padroni del proprio corpo e dei propri desideri: Sabrina è una ragazza dall’aspetto normalissimo, interpretata da un’attrice che è effettivamente un’adolescente e che sa trasmetterne il carattere in maniera credibile. Il tentativo di introdurre anche una sensibilità femminista nella storia è forse un po’ troppo didascalico, ma se preso nell’insieme del discorso portato avanti dal pilot – su cui non ci soffermeremo per evitare spoiler – non risulta forzato, anzi potrebbe anche darci qualche soddisfazione.
Il difetto più grande di questa prima puntata è invece la gestione del materiale: come molti altri episodi pilota, “Chapter One: October Country” fatica a limitarsi quando si tratta di exposition. In altre parole, gli spiegoni sono costanti e fastidiosi, non tanto per quanto incidono sul minutaggio (si tratta di sequenze molto agili e veloci), ma piuttosto per il modo in cui NON si amalgamano al resto del racconto. È qui che la scrittura si mostra debole, e tradisce la natura mid-reputable del prodotto, molto solido per certi versi ma non all’altezza di altre serie considerate, almeno in questo caso a ragione, più prestigiose. Possiamo comunque supporre che le prossime puntate, meno soggette alla pressione di introdurre il pubblico ad un nuovo universo narrativo, riescano a sviluppare una migliore fluidità delle informazioni.
Tutto sommato, comunque, Chilling Adventures of Sabrina sembra essere una serie da tenere d’occhio, sia perché si prospetta assolutamente godibile, sia perché potrebbe rappresentare il banco di prova per il teen drama berlantiano, quello più classico e glamour ma allo stesso tempo capace di essere, quando vuole, anche innovativo.
Voto: 7