Black Mirror – 5×03 Rachel, Jack and Ashley Too 1


Black Mirror - 5x03 Rachel, Jack and Ashley TooBlack Mirror conclude la sua breve quinta stagione con un episodio sui generis, lontano, nel bene e nel male, dalle classiche atmosfere tecno-distopiche che ne hanno sancito il successo.

Scritto dal creatore dello show, Charlie Brooker, e diretto da Anne Sewitsky, “Rachel, Jack and Ashley Too”, presenta diversi spunti interessanti, sia dal punto di vista tematico che del registro narrativo, che però non riescono a mescolarsi tra loro in maniera efficace, fallendo così nel dar vita a un capitolo del tutto soddisfacente.

Il maggiore punto di forza del racconto risiede indubbiamente nella scelta del tono e dei genere di riferimento operata dall’autore: Brooker, come già in alcuni dei rivoli narrativi di “Bandersnatch”, decide infatti di abbandonare la cupezza tipica dello show per favorire una narrazione a tratti scanzonata, sopra le righe e autoironica. Se la prima parte dell’episodio presenta molti aspetti in comune con il dramma adolescenziale, concentrandosi sulle fatiche emotive di Rachel, Ashley e Jack, mentre sullo sfondo si affacciano elementi inquietanti (la bambola, le medicine), la seconda vira invece consapevolmente verso la commedia e l’avventura, con la missione di salvataggio di Ashley da parte delle due sorelle e del doppio della pop star.
È chiaro quindi come il fulcro dell’interesse di Brooker in questo caso non risieda tanto nella credibilità della tecnologia rappresentata: la bambola in cui è stata caricata l’intera personalità di Ashley, oppure l’estrazione dei brani dalla mente di Ashley durante il coma farmacologico, sono due esempi emblematici di questo approccio, che avvicinano il racconto più a una satira dell’industria musicale che a una vera e propria riflessione sulla sostituzione dell’umano da parte della tecnologia.

A ben vedere infatti, il cuore dell’episodio è rappresentato dai rapporti che vengono a instaurarsi tra le tre ragazze, i quali, almeno teoricamente, dovrebbero fare da contraltare ai vuoti slogan di empowerment professati dalla pop star. È quindi soprattutto sotto questo punto di vista che l’episodio in fin dei conti risulta un’occasione mancata: dopo aver delineato in maniera convenzionale ma comunque efficace il rapporto conflittuale tra le due sorelle, le difficoltà relazionali di Rachel e la frustrazione di Ashley, la collaborazione tra le tre ragazze – empowering forse più negli intenti che nella pratica, ma certamente godibile –, conduce purtroppo a un finale semplicistico, che fallisce nel rendere fino in fondo giustizia ai personaggi (Rachel in particolare), mostrando tutta la fragilità del sostrato tematico della puntata.

Black Mirror - 5x03 Rachel, Jack and Ashley TooQui risiede infatti il principale punto debole dell’episodio, che, al di là della credibilità degli espedienti tecnologici messi in scena, introduce tanti, forse troppi, spunti tematici, senza riuscire però a svilupparli in maniera originale e convincente.
Da un lato abbiamo infatti il rapporto tra Rachel e la bambola Ashley Too, esemplato su un classico topos fantascientifico del rapporto tra uomo e macchina (Her, ma anche il bellissimo “Be Right Back”), dall’altro quello della progressiva sostituzione della Ashley in carne e ossa con vari surrogati tecnologici.
Se il primo si rivela una sorta di red herring, dal momento che il “risveglio” della bambola conduce definitivamente il racconto verso un’altra direzione, lasciando Rachel sullo sfondo, il secondo acquista invece sempre più spazio narrativo, senza mai riuscire però a deviare dagli stereotipi su cui si basa. Gli abusati motivi della star sofferente e della creatività repressa e messa al servizio dell’industria vengono sì amplificati dalle invenzioni di Brooker e dai continui rimandi alla realtà dati dalla performance di Miley Cyrus, ma non riescono a guadagnare incisività, finendo appiattiti su una manichea e a dir poco datata opposizione tra pop commerciale e rock autentico – emblematiche a questo proposito sono le cover dei Nine Inch Nails che aprono e chiudono l’episodio.

A metà tra satira e favola, “Rachel, Jack and Ashley Too” si presenta in definitiva come una godibile aggiunta allo show di Brooker: le interazioni tra le due sorelle e Ashley Too durante il salvataggio regalano la giusta dose di intrattenimento, ed è bello vedere come le tre ragazze si salvino da sole aiutandosi a vicenda, confermando come il lieto fine sia ormai entrato di diritto tra le opzioni contemplate dalla serie. Al tempo stesso però è innegabile come il potenziale di questa variazione teen del racconto distopico non riesca a concretizzarsi in un episodio all’altezza dei picchi qualitativi a cui lo show ci ha abituato negli anni passati, complice una costruzione un po’ approssimativa della cornice fantascientifica e dei personaggi che la abitano.
L’impressione è che Brooker stia cercando di iniettare nuova linfa ai topos più consolidati della sua creatura, uno sforzo senza dubbio apprezzabile vista la concorrenza sempre più spietata nel mondo della serialità e il rischio di ripetitività di un concept come quello alla base di Black Mirror, ma che non sia ancora riuscito a trovare la giusta formula per operare questa trasformazione senza depotenziare gli elementi che l’hanno resa una serie cult.

Voto: 6+

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Un commento su “Black Mirror – 5×03 Rachel, Jack and Ashley Too

  • Boba Fett

    Anche qui niente di nuovo, di evil dolls ne abbiamo viste di tutti i tipi, anche se all’inizio, complice il suo aspetto, per un attimo ho pensato con curiosità ad una specie di assistente vocale. Ma giusto un attimo… Capitolo decisamente irritante, vintage, adolescenziale, insomma in perfetto stile Netflix!