Star Wars: Resistance – 2×01 Into the Unknown


Star Wars: Resistance - 2x01 Into the UnknownCon l’arrivo dell’attesissimo capitolo finale della saga di Star Wars The Rise of Skywalker, del videogioco Jedi: Fallen Order e della prima serie live-action The Mandalorian, questi ultimi mesi del 2019 si preannunciano come un periodo d’oro per i fan dell’universo creato da George Lucas. A dare il via a queste settimane ricche di contenuti ci pensa la seconda stagione di Star Wars: Resistance

La prima parte della serie animata ci aveva lasciati nell’iperspazio con i protagonisti a bordo della nave Colossus inseguiti dal Primo Ordine. Nel complesso, la stagione era stata abbastanza deludente, con personaggi poco caratterizzati e la scelta incomprensibile di ambientare quasi tutta la serie, a parte qualche raro caso, su un unico pianeta – per altro ricoperto d’acqua -, privandosi della possibilità di sfruttare al meglio la varietà offerta dalla mitologia e dalla geografia di Star Wars. Il punto di arrivo era stato sicuramente interessante, con il vero conflitto galattico finalmente entrato nel vivo e non più una minaccia sottovalutata, ma l’averci messo oltre venti puntate, senza riuscire a dare spessore al gruppo di eroi, aveva reso il viaggio decisamente difficoltoso. In poche parole, un prodotto non all’altezza dei predecessori The Clone Wars e Rebels

Star Wars: Resistance - 2x01 Into the UnknownGià con l’ottimo trailer andato in onda quest’estate, però, l’impressione era che la direzione sarebbe stata completamente diversa, con i membri della Colossus in missione per trovare una nuova casa – una dinamica che ricorda molto Battlestar Galactica – in una galassia sempre più sotto il controllo del Primo Ordine. La seconda e ultima stagione riparte quindi con un fortissimo appiglio: si trova a raccontare quello che accade nell’anno tra la fine di Episodio VII e l’inizio di Episodio IX, un terreno fertile e inesplorato – sono comunque in arrivo libri e fumetti a riguardo – che, almeno apparentemente, dovrebbero dare nuova linfa a un racconto che ha faticato a decollare (no pun intended).  Questa seconda stagione ha dunque la fortuna di partire già nel pieno dell’azione, e i miglioramenti sono nettamente visibili nella premiere. 

La puntata (caricata su Star Wars Kids e accessibile anche dall’Italia) si apre con Phasma che vuole che la Colossus sia trovata a tutti i costi, un elemento che colloca l’episodio prima di The Last Jedi.  È un ottimo modo per ricordarci immediatamente della minaccia che il Primo Ordine presenta per la Resistenza. Sarà chiaramente una stagione basata su un inseguimento tra cattivi e buoni che, come detto prima, ricorda molto Battlestar Galactica, un paragone che è spesso venuto a galla anche per Episodio VIII. È una dinamica molto interessante e, come il primo Star Wars aveva ispirato la serie del 1978, è inevitabile che l’amatissimo reboot di Ronald D. Moore abbia portato il cerchio di influenze a compimento lasciando un’impronta importante sulla successiva generazione di racconti ambientati in una galassia lontana lontana.


Il focus della puntata è sulla Colossus, a pezzi dopo il primo salto nell’iperspazio dopo chissà quanto tempo, e bisogna dire che lo scontro tra Kaz, CB-23 e MB-13 (dove le iniziali stanno per Murder Ball), benché non in linea con quello che ci si aspetterebbe da una premiere, riesce comunque a intrattenere. La minaccia di MB-13 è ben gestita e si fonde perfettamente con Kaz e gli altri che cercano di riparare il sistema gravitazionale della Colossus, e anche qui si respira un po’ di aria tipica di Battlestar Galactica. È evidente che, di settimana in settimana, gli eroi di Resistance, oltre a preoccuparsi della minaccia del Primo Ordine, dovranno mettere mano all’astronave per evitare che li lasci a piedi nello spazio. 

Star Wars: Resistance - 2x01 Into the UnknownL’aspetto più interessante di questo episodio è sicuramente il rapporto tra Kaz e Tam. Quest’ultima sembra essersi completamente convertita al Primo Ordine, e sarebbe interessante per una volta vedere un personaggio andare fino in fondo con la “conversione”. Star Wars però ci ha abituati a percorsi di redenzione e, in quanto programma pensato per un pubblico più piccolo, difficilmente ci mostrerà qualcosa di diverso. Rimane comunque curioso vederla fare i primi passi nei ranghi del nemico, dove ha ufficialmente rinunciato al suo nome per la sigla DT-533. Kaz ne sente fortemente la mancanza, si sente in colpa per averle nascosto di essere una spia della Resistenza, e questo pone sicuramente le basi per una dinamica tra i due in grado di offrire un rapporto più profondo di quanto visto nella prima stagione. Di certo pesa ancora un po’ il fatto che l’amicizia tra Kaz e Tam nelle prime venti puntate non sia mai risultata abbastanza forte per dare il giusto peso al suo passaggio al Primo Ordine.   

“Into the Unknown” è però un buon episodio che mostra un serio impegno nel cercare di allontanarsi dagli errori del passato. Resistance ha ora di fronte a sé una sola stagione in cui, tra l’imminente arrivo a D’Qar – probabilmente dopo l’attacco del Primo Ordine in The Last Jedi – e gli eventi che lo ricongiungeranno  a Episodio IX, ha tutte le carte in regole per chiudere in bellezza un percorso iniziato in sordina, ma che ha finalmente la possibilità e il potenziale di costruire qualcosa che lo avvicini a Rebels The Clone Wars

Voto: 6½

 

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