Better Call Saul – 5×10 Something Unforgivable 4


Better Call Saul - 5x10 Something UnforgivableBetter Call Saul arriva al finale della quinta stagione in maniera tesa, angosciosa, con quelle sfumature che ricordavamo benissimo dalle ultime annate di Breaking Bad. E questo finale, così come tutta questa stagione, eleva a rango di protagonista e incensa come uno dei migliori personaggi seriali degli ultimi anni quello di Kim Wexler.

“What about tomorrow? Or the next day? Jimmy, what about next week?”
“I don’t know.”

Kim e Saul hanno trovato, durante le ultime due stagioni, un’alchimia che definire perfetta è riduttivo: se in precedenza il loro rapporto intimo era lasciato a pochissimi particolari che ne facevano intuire la portata (se ricordate, si baciavano a malapena), ora è chiaro come i due siano fatti esattamente l’uno per l’altra.
Al di là dell’arringa incredibile della scorsa puntata, dove Kim riesce a battere Lalo con le sole argomentazioni, in questo ultimo episodio possiamo notare come Kim non sia solo uguale a Saul, ma che Kim È Saul. È il suo corrispettivo femminile, la sua esatta rappresentazione bionda con gli occhi azzurri. Anche lei ha come spinta decisiva la sua autodeterminazione, il suo essere se stessa a tutti i costi, voler dimostrare al mondo di non vivere all’ombra di nessuno e per nessuno.
Better Call Saul - 5x10 Something UnforgivableIl suo dialogo con Howard – che per quanto possa essere snob, per certi versi cattivo, o come dice Kim totalmente egoriferito, in questo caso ha ragione – è esplicativo in tal senso: a Kim non interessa essere messa in guardia da quello che fa Saul, perchè come già detto Kim È Saul. Non c’è bisogno che arrivi un principe azzurro a salvarla dall’orco cattivo, perché come abbiamo già visto Kim lo sa fare molto bene anche da sé. E a Kim sta cominciando a piacere essere come l’orco cattivo, soprattutto se pensa che le sue azioni siano spinte da un bene superiore: una scorciatoia per fare del bene a molte persone facendo del male a una sola.
Kim in questo momento è addirittura più pericolosa di Saul: perché Saul aveva Kim come freno, lei non ha apparentemente nessuno. E il dialogo riportato come incipit a questo paragrafo ci porta proprio lì, alla forza di volontà che anima Kim, che sembra venir meno a Saul dopo la sparatoria nel deserto: ora è inutile fermarsi, la biglia ha cominciato a rotolare sul piano inclinato e andrà sempre più veloce. Anche Saul lo sa, ma sembra non avere più la forza di volontà per accettarlo, mentre Kim fa sua la situazione e rilancia. Chi l’avrebbe mai detto fino a una stagione fa?

Poi c’è Lalo Salamanca, ancora più villain di Gus Fring, anzi forse il vero villain di questa serie, anche se comparso da relativamente poco. Lalo è la perfetta rappresentazione del male inestirpabile, quello che ormai ha messo radici così profonde da non poter essere sradicato da nessuno. Ovunque passi ci sono morti a ogni angolo, ma lui non viene quasi mai scalfito.
La tensione torna in questa puntata in tutta la sequenza con lui e Nacho protagonisti (con un enorme lavoro di Michael Mando), dove solo con l’espressione del viso e il sudore i due danno spettacolo per dei minuti davvero interminabili. Lalo è quindi, oltre ad una malefica scheggia impazzita, anche l’altro enorme elefante nella stanza insieme a Kim: siamo ormai a pochi passi dalla collisione tra i mondi di Better Call Saul e quello di Breaking Bad e ancora i due personaggi sembrano saldamente ancorati alla narrazione. Anche perché, se di Kim in Breaking Bad non si parla mai, di Lalo invece c’è un seppur piccolo riferimento proprio di Saul, che ci fa pensare al fatto che il giovane Salamanca sarà con noi ancora per molto tempo.
Per quanto riguarda Kim ormai sono anni che ce lo chiediamo, e la soluzione al rompicapo sembra davvero difficile da afferrare: la svolta “aggressiva” del personaggio fa propendere per il finale tragico, ma conoscendo Gilligan siamo sicuri che la soluzione non sarà così scontata come ce la immaginiamo da tempo. Sappiamo solo che Kim non ci sarà più, e questo di per sé è già comunque un male.

Kim, you’re shitting me, right?

Better Call Saul - 5x10 Something UnforgivableUn altro degli aspetti solo accennati e che saranno al centro della prossima e ultima stagione di questa serie è il nuovo lavoro di Kim, che sarà dedita al cento per cento alle cause pro bono, ad aiutare i più deboli. Questa è un’altra chiave di lettura interessante della coppia protagonista: sono una sorta di Robin Hood del tribunale, anche se in maniera diversa e uguale. Saul ha intrapreso questa strada per aiutare principalmente se stesso, cercando di convincere lui e il mondo che quella che è la sua passione è anche la sua vocazione, anche se prendendo delle scorciatoie; Kim invece cerca da sempre di aiutare i più deboli, ma agendo ormai alla Goodman – quando può trovare delle scorciatoie lo fa. Ed è proprio quel faldone che porta a casa sul finire dell’episodio che potrebbe essere un gancio con i personaggi del mondo che sta per arrivare: lì dentro non ci sarà mica un certo giovane finito nei guai per lo spaccio di droga?
Il gancio ben visibile che c’è è invece visivo in prima istanza e simbolico in seconda, con il finale della scorsa stagione: Kim che si gira verso Saul facendo finta di sparargli è esattamente la stessa scena del tribunale, dove era invece lui a fare quasi lo stesso gesto a lei, dopo che Kim era rimasta allibita dalla sua decisione di cambiare nome. Le parti si ribaltano, e non solo fisicamente: qui è Saul a non capacitarsi di quello che sta insinuando sua moglie.

Better Call Saul porta a termine un’altra stagione da incorniciare: se era facile aspettarsi una caduta verso il baratro man mano che si avvicinasse la fine e quindi l’inizio di Breaking Bad, vederlo scritto e recitato così fa sicuramente effetto.
Questo finale e questa stagione in particolare ci hanno regalato un’altra sfaccettatura del personaggio di Kim che è ormai diventato talmente centrale e fondamentale per tutto quello che succede a Saul che pensarla morta, o scappata, o chissà cos’altro non può che regalarci un’attesa spasmodica per la prossima, decisiva stagione di questo meraviglioso show.

Voto 5×10: 8
Voto stagione: 8

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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4 commenti su “Better Call Saul – 5×10 Something Unforgivable

  • Boba Fett

    Di cose belle se ne vedono, ma di quelle che ti trascinano nel racconto, che ti fanno balzare dalla sedia, che ti fanno ridere e piangere, che ti terrorizzano, insomma che ti regalano l’intera gamma delle emozioni, beh quelle purtroppo sono rare. Ma la soluzione al problema c’è, basta chiamare Saul…

     
    • Ste Porta L'autore dell'articolo

      Ciao Matt,
      intanto grazie per i complimenti! 🙂
      Come mai dici che Howard non ha ragione? Io intendo come concetto: al netto di essere una persona abbastanza sgradevole e piena di sé, credo non si possa negare che Jimmy sia un pericolo per Kim, ne stiamo vedendo gli effetti. Cosa intendi di preciso?

       
  • Livio Galanti

    Scusate il ritardo, ho finito solo ora di vedere questa quinta stagione che è davvero bella, a tratti eccezionale.
    Solo io però trovo poco credibile che Lalo, solo e disarmato, riesca a uccidere 6 sicari professionisti armati fino ai denti?