WandaVision – 1×03/04 Now in Color & We Interrupt This Program 5


WandaVision - 1x03/04 Now in Color & We Interrupt This ProgramI primi episodi della nuova serie targata Marvel – che si è guadagnata un posto di spicco fra le nuove proposte della piattaforma Disney+ – hanno, senza alcun dubbio, colpito positivamente non solo per la qualità della loro costruzione e messa in scena, ma anche per l’originalità stessa dello show, che si è presentato in una veste decisamente differente rispetto allo scenario estetico e narrativo di riferimento appartenente al MCU, costruendo un universo peculiare capace di stupire ed intrattenere i suoi fan accaniti  tanto quanto i meno ferrati al riguardo.

WandaVision, infatti, nella sua iniziale e comica veste da sitcom (prima anni Cinquanta/Sessanta e, poi, con il terzo episodio, anni Settanta), ha infatti messo in scena una narrazione che, pur essendo ovviamente legata ad altri film e prodotti Marvel, riesce a mantenere una sua autonomia e a distinguersi dal resto. Si tratta di un punto di forza indubbiamente marcato che alza di molto il potenziale dello show ideato da Jac Schaeffer.

Dopo aver introdotto la patinata vita di Wanda e Vision in veste sitcom, il terzo episodio – che, come suggerisce il titolo, è il primo a colori – ambientato negli anni Settanta, continua a mostrarci la strana e fittizia dimensione in cui sono inseriti i nostri protagonisti. Anche qui, come è accaduto nei precedenti episodi, l’equilibrio fra gli aspetti più comici appartenenti a questo piccolo mondo televisivo (che qui si fanno particolarmente grotteschi nel mostrare l’assurdo andamento della gravidanza di Wanda) e quelli più inquietanti, suggeritori di una realtà ben più amara dalla quale la nostra protagonista sembra voler scappare a tutti i costi, colpisce nel segno. Il mood delineato in queste prime tre puntate, infatti, nasconde sotto la patina comedy un sottosuolo di demoni striscianti che sembrano insistere sempre di più per uscire fuori.

WandaVision - 1x03/04 Now in Color & We Interrupt This ProgramE “Now in Color” tende a mostrare con ancora più insistenza questo scalpitare di una realtà ben più crudele e confortevole rispetto al piccolo e confinato universo di Westview. Attraverso la spassosa ed assurda messa in scena della velocissima gravidanza di Wanda, la puntata riesce a mettere più a fuoco l’incredibile portata dei suoi poteri e quanto questi siano strettamente connessi all’ambiente circostante. Ma, soprattutto, in “Now in Color” si inizia a mettere ancora di più in discussione il controllo stesso che Wanda ha nei confronti del mondo fittizio da lei creato: un mondo che presenta sempre più elementi che sfuggono alla sua portata e che vengono rappresentati, in particolare, dalla presenza di Geraldine/Monica Rambeau (Teyonah Parris). È proprio attraverso di lei, infatti, che per la prima volta sentiamo dei riferimenti precisi al mondo reale: è come se la domanda su Pietro avesse contaminato irrimediabilmente la rasserenante quotidianità di Westview, rendendo chiaro più che mai quanto si tratti di una dimensione volutamente creata da Wanda stessa.

La portata del potere della protagonista interpretata da una perfetta Elizabeth Olsen diventa finalmente più chiara in “We Interrupt This Program”, un episodio che – come si può intuire dal titolo – si stacca dalla narrazione precedente e confinata di Westview per catapultarci finalmente e in tutto e per tutto nel MCU. E riesce a farlo splendidamente, riuscendo a sciogliere molti dei dubbi nati durante la visione delle precedenti puntate senza mai rischiare di risultare didascalico ma, anzi, connettendosi (attraverso la messa in scena delle ricerche e degli esperimenti dello SWORD) brillantemente con il mood degli spettatori e allargando il suo universo in maniera intelligente.

Questa “interruzione” arriva infatti nel momento perfetto e le modalità con le quali si inizia a delineare la narrazione della serie (collegandola anche agli eventi di Endgame), si rivelano ben pensati. Una delle scelte più riuscite di questo episodio è stata quella di mostrarci il mondo bizzarro di Westview attraverso personaggi appartenenti allo SWORD che, nell’approcciare la sitcom, sembrano confusi e curiosi tanto quanto noi spettatori. Questo mood condiviso permette la felice entrata in scena di personalità già note a chi conosce i film, come Jimmy Woo (da Ant-Man & the Wasp) e Darcy Lewis (dalla saga di Thor).

L’introduzione dei due (interpretati rispettivamente da Randall Park e Kat Dennings), oltre a mostrare una sintonia fra loro perfetta e simile a quella fra Olsen e Bettany, dona allo show un nuovo respiro, perché i loro dialoghi, ovviamente, si distanziano molto da quelli, divertenti ma più artificiosi, che abbiamo osservato fino ad ora a Westview, aprendo così lo show a un nuovo tipo di interazioni. Lo studio, da parte dello SWORD, degli strani fenomeni legati alla sitcom si rivela dunque l’espediente perfetto non solo per rendere molto più chiaro ciò che del mondo fittizio di Wanda e Vision, fino ad ora, potevamo soltanto ipotizzare, ma permette alla serie stessa di espandersi in maniera esponenziale, aggiungendo una buona dose di interesse e complessità alla sua costruzione narrativa.

WandaVision - 1x03/04 Now in Color & We Interrupt This ProgramCon “We Interrupt This Program” è ormai chiaro, come si poteva prevedere, che tutta la realtà di Westview non dipende da nessuna minaccia esterna, ma è il frutto stesso della volontà della nostra protagonista. Sapere questo con certezza apre bene gli occhi sull’intenzione probabilmente più interessante dell’intero show, e cioè quella di mostrarci, più che la portata del potere e della rabbia di Wanda, la portata dell’immenso dolore e del profondo trauma causati in lei dalla morte di Vision. WandaVision potrebbe diventare così anche un racconto sulla perdita, e non serve sottolineare quanto questa possibilità, aggiungendo al resto un elemento così amaro e intimo, possa aumentare le potenzialità della serie.

Per concludere, il terzo e il quarto episodio di WandaVision continuano a delineare brillantemente il bizzarro e piccolo mondo presentatoci nelle prime puntate, riuscendo ad amalgamarlo con successo finalmente al Marvel Cinematic Universe che, interrompendo la narrazione quasi bruscamente per inserirsi con decisione nello show, espande esponenzialmente gli elementi e le possibilità stesse della serie, aprendosi verso un percorso più complesso e stratificato che conferma ed aumenta le aspettative per questo show.

Voto 1×03: 7
Voto 1×04: 8

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5 commenti su “WandaVision – 1×03/04 Now in Color & We Interrupt This Program

  • Boba Fett

    Da spettatore, spesso annoiato, degli universi supereroistici (salvo solo pochi film e solo per l’approccio stilistico ad un racconto sempre uguale), questo WandaVision mi sta piacendo tantissimo. Storia coinvolgente in un format davvero curato in ogni aspetto, dialoghi compresi. Coraggiosa e secondo me vincente la scelta della Disney di proporre ancora una volta uno show con una cadenza settimanale, in controtendenza allo stile Netflix.

     
    • Denise Ursita L'autore dell'articolo

      Ciao Boba Fett!
      Sono d’accordo con te: WandaVision, pur essendo ovviamente legato al mondo supereroistico, riesce a distinguersi dall’immaginario di riferimento attirando potenzialmente anche chi non ne è particolarmente fan, e questo è uno dei punti di forza maggiori dello show. Concordo anche con le tue impressioni sulla scelta della cadenza settimanale ^^

       
  • Hugo Drodemberg

    @Denise Ursita: che bell’articolo, hai centrato in pieno perché abbia funzionato il passaggio dal mondo fittizio di Wanda a quello “reale” del MCU… perché io ero tra quelli che sperava in altre puntate sit-com, ma vista la quarta sono contentissimo così, e il perché, beh, me l’hai reso più chiaro tu! Mo’ ti saluto che devo vedere la quinta 🙂

     
      • Hugo Drodemberg

        La quinta secondo me non è da meno. Da non-fan del supereroismo inizio a volere tanto, tanto bene a Wanda… ché poi i filmoni della Marvel me li sono visti, eh, ma mai, mai che avessero un minimo di profondità. Qui si affrontano invece tematiche importantissime che m’hanno colpito al cuore. Sono stupito. E felice