Dopo “We Interrupt This Program”, in cui finalmente abbiamo potuto gettare uno sguardo su ciò che sta accadendo al di fuori di Westview, oltre che avere la conferma che l’artefice dell’Hex è proprio Wanda, con questi due episodi la serie Disney+ guadagna una marcia in più, avventurandosi in territori inesplorati e imprevedibili.
1×05 On a Very Special Episode…
Con il quinto episodio giungiamo agli anni Ottanta. Come da abitudine la puntata si apre con una sigla azzeccatissima ed esilarante (vedi alla voce Baby Vision), in grado di condensare in poche immagini tutti i topos del genere di riferimento, con citazioni di sit-com come Family Ties (Casa Keaton), Growing Pains (Genitori in blue jeans) e Full House (Gli amici di papà).
Anche dal punto di vista della trama, l’episodio conferma la bravura degli autori nel far dialogare i due livelli del racconto (l’illusione di Wanda e la realtà), intrecciandoli e facendoli collidere tramite una condivisione tematica, ovvero l’accettazione della morte di un membro della famiglia: il cagnolino Sparky nel primo caso; Vision, ma anche Pietro, nel secondo. Questo scambio si rivela particolarmente efficace nel mettere in luce la complessità della posizione di Wanda, determinata a proseguire sulla sua strada nonostante le conseguenze di questa scelta, ma al tempo stesso consapevole della gravità e scorrettezza delle sue azioni.
Quello che è certo è che Wanda sta iniziando a perdere il controllo della situazione: non solo smettendo di preoccuparsi di mantenere le apparenze di fronte agli abitanti di Westview (e in particolar modo di Agnes), ma soprattutto lasciandosi sfuggire una serie di segnali (la mail dello S.W.O.R.D.) che permettono a Vision di comprendere – almeno in parte – quello che sta accadendo. Se la rivelazione di Wanda come la responsabile di tutto è stata in fin dei conti piuttosto prevedibile, al contrario il fatto che sia in qualche modo riuscita a resuscitare Vision e che questo sia dotato di una coscienza autonoma rappresenta una vera e propria sorpresa, densa di potenziale per il prosieguo della serie.
Impossibile infine non menzionare l’incredibile plot-twist con cui si chiude l’episodio: il ritorno di Pietro Maximoff (Quicksilver), ma interpretato da Evan Peters, che aveva prestato il volto al personaggio nella saga degli X-Men. Il suo “recast” (come viene definito dagli stessi personaggi) apre infatti le porte per la definitiva introduzione del multiverso nel Marvel Cinematic Universe – un aspetto per niente nuovo nella mitologia dei fumetti e già preannunciato con il titolo del prossimo film del Dottor Strange. Questa teoria sembrerebbe inoltre rafforzata dagli indizi sparsi nel successivo episodio, in cui Pietro fa riferimento a fatti dell’infanzia dei due gemelli che non coincidono con i ricordi di Wanda.
1×06 All-New Halloween Spooktacular!
Il sesto capitolo della serie unisce il setting di fine anni Novanta-inizio anni Duemila con uno dei topos tra i più celebri e amati delle sit-com (e più in generale delle serie tv): la puntata di Halloween.
Anche in questo caso la sigla introduce il tono e le peculiarità dell’episodio: tramite il riferimento a Malcolm in the Middle, assistiamo infatti a un cambio di prospettiva del racconto, che ci viene almeno in parte presentato tramite lo sguardo e le parole del piccolo Billy.
Il focus sui figli di Wanda e Vision è suggellato nel finale dalla comparsa dei loro poteri (altro riferimento alle loro controparti a fumetti, Speed e Wiccan), che nel caso di Billy diventano fondamentali per il salvataggio del padre. Ancora una volta, l’impressione è che figure che inizialmente sembravano solo emanazioni dell’illusione di Wanda siano in realtà dotate di un certo livello di autonomia e coscienza.
L’ambientazione durante la festa di Halloween viene sfruttata molto bene da tutto il team creativo. Questa permette infatti sia di godere dei meravigliosi costumi di Wanda, Vision e Quicksilver, che strizzano l’occhio alle loro versioni a fumetti, sia di avere uno sfondo ideale per gli inquietanti risvolti del racconto. In questo senso, sono in particolare due momenti a spiccare: il primo è il confronto tra Wanda e Pietro, che si conclude con l’orribile apparizione del suo cadavere (che fa il paio con quello di Vis di qualche episodio fa); il secondo è l’incontro tra Vision e Agnes ai confini di Westview, che permette al primo (e agli spettatori) di assistere nuovamente alla disperazione e alla follia delle persone coinvolte nell’illusione di Wanda, spingendolo a tentare la fuga per cercare aiuto.
Gli eventi che si susseguono al di fuori dell’Hex sono ugualmente caratterizzati da un crescendo di tensione: i conflitti interni allo S.W.O.R.D. giungono repentinamente a un punto di rottura, ed è ormai chiaro che il principale interesse di Hayward è quello di ritornare in possesso del corpo di Vision, e solo in seconda battuta quello di salvare gli abitanti di Westview. Se il finale del quinto episodio ha senza dubbio lasciato tutti a bocca aperta con il ritorno di Pietro, anche la conclusione di questo capitolo non delude le aspettative, con la disperata richiesta d’aiuto di Vision e l’espansione dei confini dell’Hex ancora in divenire.
Con il procedere degli episodi, il progetto di WandaVision appare sempre più convincente: l’unione della citazione e sovversione dei topos della sit-com con i misteri legati ai poteri di Wanda si sta rivelando una formula vincente e particolarmente adatta al rilascio settimanale delle puntate, a cui si aggiungono l’azzeccata riflessione sull’elaborazione del lutto da parte della protagonista e i numerosi riferimenti a fatti e personaggi noti del MCU.
Voto 1×05: 8
Voto 1×06: 7½