Anna – 1×01 Il Bosco Ci Protegge


Anna - 1x01 Il Bosco Ci ProteggeSono passati decenni oramai da quando l’antologia letteraria Gioventù Cannibale scosse l’Italia di metà anni ’90, che presto avrebbe conosciuto brutali fatti di cronaca nera. Niccolò Ammaniti, uno degli autori cannibali (così chiamati dai critici), ha fatto molta strada da allora – passando per un Premio Strega – e la sua carriera ha toccato il piccolo schermo con la produzione Sky Il Miracolo (2018), che lo vedeva in veste di ideatore, sceneggiatore e co-regista.

E sono passati sei anni da Anna, il romanzo che a detta dell’autore chiude il ciclo narrativo sull’adolescenza; Anna è ambientato in un’Italia post-apocalittica dove l’estinzione progressiva della popolazione umana adulta è stata causata da un virus mortale che risparmia solo i più giovani. Permane una certa tragica attualità nella sua trasposizione durante l’anno corrente, nello svolgersi di questi difficili anni di pandemia ed è impossibile non notare già nel primo episodio qualche rimando al male con cui abbiamo dovuto imparare a convivere… ma le somiglianze si fermano qui. Le più svariate storie attraverso i molteplici media hanno spesso trattato vicende incentrate su pandemie globali, affrontate con più o meno profondità da qualsiasi genere. Sarebbe dunque sbagliato tentare di consegnare alla serie Anna un qualche commentario di attualità, almeno nel suo primo episodio.

Appurato questo punto di vista, Anna è la storia di una distopia che affronta – come detto – un mondo dove un non meglio specificato virus ha spazzato via la popolazione adulta, lasciando i più giovani a badare a sé stessi. I sopravvissuti si ritrovano a vivere alla giornata scavando nelle rovine di palazzi e vicoli un tempo familiari, senza una comprensione del vivere che non sia quella conosciuta in un mondo nuovo e in rovina. Un mondo nuovo perché in rovina. La protagonista Anna è un’adolescente che sopravvive nella nuova terra desolata con il più piccolo fratellastro Astor. “Il Bosco Ci Protegge” si prende l’onore e l’onere di introdurre l’ambientazione proposta, nonché le voci che dovrebbero essere ricorrenti lungo i sei episodi di questa miniserie.

Anna - 1x01 Il Bosco Ci ProteggeLa costruzione di una Sicilia post-apocalittica è la prima cosa che salta all’occhio ed è forse l’aspetto più pregevole, sin dalle prime scene: Anna racconta una mezza verità ad Astor per farlo dormire e rassicurarlo; usa una favola per descrivere il Fuori, oltre la protezione del bosco a cui fa riferimento il titolo dell’episodio. Presto le storie di Anna vengono messe in discussione. Nella sua ricerca di provviste, la protagonista incontra i vari gruppi di bambini e adolescenti che popolano una cittadina siciliana devastata dall’epidemia: ragazzi disperati o cinici che si contendono miseri pezzi di carne ammuffita, orde violente per cui la sopravvivenza significa imporsi con brutalità o persino apparizioni fugaci ed eteree dal simbolismo affascinante quanto confuso, almeno per il momento.
La resa vivida di un mondo caotico e lasciato a sé stesso è nell’atmosfera opprimente in cui si muovono giovanissimi sopravvissuti, costretti ad adeguarsi come possono e a crescere in fretta, troppo in fretta; e spesso neanche hanno l’opportunità di farlo. Anna in questo senso ha ragione: il bosco protegge Astor dalla realtà desolata che lo attenderebbe se lasciasse la selva, segnandolo irreversibilmente.

Le riprese attorno Bagheria, Messina e Palermo restituiscono scorci di una natura sporcata dai simulacri della presenza umana in una calma immobile che non è pace. È dunque benvenuta la dicotomia fra bosco e città in rovina nel mostrare due realtà: una immersa nella quiete di un’innocenza conservata a stento, la seconda l’esatto opposto. Un altro parallelo nell’episodio è fra il presente e gli anni segnati dalla morte degli adulti, inframmezzando l’intreccio di analessi volte a raccontare lo scoppio della pandemia e al contempo le vicende della famiglia che ha lasciato orfani Anna e Astor. Una sottotrama un po’ di maniera ma funzionale a comprendere meglio la trama e certe comparse di questo pilot.

Anna - 1x01 Il Bosco Ci ProteggeUn modesto difetto di “Il Bosco ci protegge” potrebbe essere ascritto al come presenta i suoi personaggi. La natura introduttiva del primo episodio risulta un po’ troppo pervasiva e i ragazzi in scena vengono presentati un po’ in sordina, senza qualche nota particolare che li renda davvero diversi. Tuttavia, la serie si prende il proprio tempo ed è giusto sia così, perché ogni racconto ha ritmi diversi e le buone premesse ci sono tutte: Anna è una protagonista, ma non un’eroina. Mostra tanto cinismo nell’essere una sopravvissuta tanto quanta tenerezza riserva solo per Astor, proteggendolo in una pia illusione di normalità nell’isolarlo dal mondo. Nei brevi istanti in cui è libera dai suoi obblighi, Anna è in grado di gustare i pochi riverberi di una normalità adolescenziale o perdersi in dolorosi ricordi familiari. Sono isole che ancora non hanno dato abbastanza, ma che promettono bene.
L’assenza di personaggi secondari degni di nota si fa ugualmente sentire; l’interazione con il prossimo è poco incisiva, se si escludono le poche scene in cui compare la madre: ancora più un simbolo del passato e del legame dei protagonisti con esso che non un personaggio vero e proprio. L’altro lato della medaglia è dato dalla natura stessa dell’ambientazione, che comanda un mondo di lupi dove le interazioni sono ridotte al minimo. Nonostante ciò un plauso va ai giovanissimi interpreti, che nonostante la mancanza di esperienza tengono l’interpretazione ad un livello più che dignitoso.

Il piccolo Astor mostra qualche tratto più interessante: vive nella foresta da solo, un un’atmosfera totalmente diversa rispetto alla decadenza urbana attorno la ricerca di vettovaglie che segue Anna. Nelle scene del giovanissimo solitario, emerge un animo desideroso di esplorare nonostante l’isolamento imposto, e che sembra attendere davvero la futura (e forse certa?) morte della sorella per realizzare un piccolo sogno, l’unico che gli rimane: ritornare al mondo Fuori. Un desiderio che potrebbe far crollare il castello di carta costruito da Anna per proteggerlo. Anche qui, molti sono i semi per costruire momenti di importanti, un qualcosa di memorabile.

Fra atmosfere molto riuscite e qualche vizio di forma, il primo episodio di Anna promette davvero tanto, rimandando ai futuri – benché pochi – episodi tutto ciò che “Il Bosco ci Protegge” non è riuscito a toccare. Rimane da vedere se Ammaniti saprà coltivare ciò che ha seminato, perché non basta basarsi su di un romanzo già fatto e compiuto per realizzare un’ottima serie.

Voto: 7½

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