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Black Monday - 1x01 365Dopo la scommessa vinta con la rielaborazione del dramma carcerario attuata con Escape at Dannemora, Showtime alza il tiro agli albori della nuova stagione televisiva con Black Monday, caustica comedy che sfrutta il revival degli Eighties tanto caro all’odierna serialità ma, come la miniserie diretta da Ben Stiller, gioca con le regole del suo genere di appartenenza per distinguersi tra la massa e presentarsi con una dirompente identità personale.

19 Ottobre 1986. Il rampantismo yuppie è al suo apice e la ricchezza è l’unico metro di giudizio ammissibile per decretare il valore di un uomo all’interno della società. In questo mondo selvaggio e competitivo si muove Maurice Monroe, broker afroamericano di bassa estrazione sociale, arricchitosi tenendo testa all’uomo bianco al suo stesso gioco ma non abbastanza da arrivare in cima alla piramide. Nella sua forsennata corsa ai vertici di Wall Street, il cammino di Maurice si incrocia con quello di Blair Pfaff, pavido broker alle prime armi e inventore di un algoritmo che dovrebbe rivoluzionare il mondo dell’alta finanza: dal loro incontro avrà inizio una catena di eventi che porterà un anno dopo al Black Monday, la più grande crisi finanziaria nella storia degli Stati Uniti d’America dai tempi della Grande Depressione.

Chi ha particolarmente amato The wolf of Wall Street di Martin Scorsese si troverà a suo agio fin dai primi minuti del pilot: Wall Street è una giungla popolata da animali feroci e amorali, dove l’avidità e l’eccesso sono le uniche armi a disposizione per restare in cima alla catena alimentare. Il personaggio di Maurice Monroe, al pari di Jordan Belfort, sembra voler incarnare tutte le psicopatie dell’America anni Ottanta, e con lui tutta la sua banda di broker in cerca di soldi facili e riscatto sociale. Se l’episodio funziona è proprio grazie alla sua volontà di ritrarre i protagonisti e il loro habitat naturale ai limiti del parossismo, con una strafottenza che solo due personalità come Seth Rogen e Evan Goldberg in cabina di regia potevano includere senza alcuna paura di oltrepassare i limiti.

Black Monday - 1x01 365La ricostruzione d’epoca è impeccabile e i dialoghi forsennati che portano avanti la storia sono il perfetto specchio di un mondo in cui lusso e opulenza fini a se stessi sono il miglior biglietto da visita, ma a dare cuore e anima al racconto è un cast azzeccatissimo che riesce ad esprimere tutto il potenziale comico della serie. Don Cheadle non è nuovo a personaggi carismatici e irriverenti in posizioni di potere – basti pensare ad House of lies, sempre targata Showtime – ma con Maurice Monroe ignora ogni freno inibitore e punta tutto su un overacting talmente spinto da essere comunque credibile senza mai diventare una mera macchietta. Ad affiancarlo vi sono due specialisti della comedy americana come Regina Hall e Paul Scheer, ma a colpire finora tra i coprotagonisti per efficacia comica è Andrew Rannels (Girls), che dopo l’apparizione nel controverso quinto episodio dei The Romanoffs porta in scena una personalità inetta e impacciata come Blair Pfaff, sorta di Alice dal colletto bianco sprofondata nel paese degli orrori di Wall Street.

Follia, avidità e lusso senza freni inibitori, dunque, ma dopo questa delirante introduzione il racconto cambia improvvisamente faccia, riacquista lucidità e mostra quelli che sono i veri intenti di Black Monday e le sue potenzialità all’interno del panorama seriale. La personalità ipertrofica di Maurice si rivela essere non simbolo di un edonismo gratuito, ma una costruita e sofferta maschera necessaria per restare a galla in un ambiente per sua natura ostile nei confronti di determinate categorie sociali e razziali. Lo scontro dialettico tra il protagonista e i gemelli Lehman, gli amministratori della famigerata Lehman Brothers interpretati da un doppio Ken Marino, ci lascia intuire come la forza di Maurice sia un sintomo della voglia di riscatto di un uomo rimasto a lungo ai margini della società e ritrovatosi di punto in bianco a far parte di quell’élite che riteneva irraggiungibile – sarà interessante scoprire le origini del personaggio negli episodi successivi; ma ci rivela anche come la volontà di proteggere quello che è stato guadagnato sia ben più forte dei propri princìpi morali.

Black Monday - 1x01 365L’azienda di jeans Georgina, l’obiettivo di mercato di Maurice per compiere il salto di qualità, è una diretta eredità dello schiavismo sudista e il dilemma morale sorge spontaneo: si può tradire la propria eredità storica e culturale in favore del profitto personale? Il plot twist finale lascia questa domanda ancora senza risposta, oltre ad accrescere le aspettative per gli episodi successivi, ma al di là delle ipotesi sugli sviluppi futuri dello show vi è un genuino entusiasmo verso la creatura di Jordan Cahan e David Caspe, dovuto alla loro capacità di condensare in soli 30 minuti una serie di acute suggestioni sulle storture sociali passate e presenti, senza tradire però la propria natura comedy e spingendo il pedale su un umorismo brillante ed eccessivo come l’epoca storica che vuole rievocare.

Sotto la sua patina fracassona e pecoreccia, dunque, Black Monday ha l’ambizione di mettere in scena una delle pagine di storia americana più drammatiche e, al tempo stesso, rappresentate in varie forme dal cinema e dalla televisione, e trova la sua forza in un punto di vista inedito e in un’orgogliosa blackness perfettamente in linea con lo spirito dei tempi.

Voto: 7

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Un commento su “Black Monday – 1×01 365

  • Michael

    [edit] ho troppa voglia di vederlo, e la vostra recensione l’ha reso ancora più interessante!

    Il commento è stato modificato: vi ricordiamo che non è possibile chiedere/parlare di metodi illegali per guardare prodotti audiovisivi. Grazie, La Redazione