Doctor Who: Flux – 13×01 The Halloween Apocalypse


Doctor Who: Flux – 13x01 The Halloween ApocalypseAd un anno dall’ultimo speciale e a quasi due anni dalla odiata o amata – a seconda della frangia di fandom a cui si presta ascolto – dodicesima stagione, Doctor Who ritorna, e lo fa con prospettive decisamente intriganti: dall’introduzione di un nuovo companion alla scelta atipica per la serie di fare una stagione più breve e senza episodi “filler”, dall’annuncio che sarà l’ultima stagione della doctor di Jodie Whittaker a quello dello showrunner che succederà a Chris Chibnall e traghetterà lo show al suo sessantesimo anniversario, dopo essere stato colui che lo ha rilanciato nel 2005: Russell T Davies.

Non si può dire che la serie britannica non sia capace di far parlare di sé: le notizie sul futuro dello show si sono susseguite una dopo l’altra e hanno caricato di hype questa premiere, e più in generale questa stagione, la prima nella storia di Doctor Who ad avere un’unica trama orizzontale che prosegue per tutti i suoi episodi, che quest’anno saranno solo sei. Questa struttura narrativa che la avvicina più ad una moderna miniserie che alla conformazione tipica dello show dimostra fin da subito un certo grado di coraggio da parte di Chris Chibnall; lo showrunner sceglie come sottotitolo della stagione “Flux” e promette in diverse interviste che si tratta di qualcosa di unico e di “a massive story – bigger than we’ve ever told”. Nonostante possa sembrare un filo ambizioso, bisogna ammettere – dopo aver visto “The Halloween Apocalypse” – che le potenzialità ci sono tutte e che l’autore non ha certamente paura di osare, come aveva già dimostrato nella scorsa annata andando a modificare alcuni tratti iconici della mitologia del personaggio e della serie – attirandosi non poche critiche dal fandom più conservatore.

Doctor Who: Flux – 13x01 The Halloween ApocalypseIl primo elemento che salta all’occhio di questo episodio è il ritmo: veloce e forsennato, con sequenze che si susseguono l’una dopo l’altra e seguono diversi personaggi in epoche differenti e che non necessariamente si collegano l’una all’altra – per ora. La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad una narrazione a puzzle, in cui la storia e i collegamenti tra le varie storyline si comprenderanno solo al termine dei sei episodi. Come si collegheranno tra loro i piani di un industriale dell’Inghilterra Vittoriana, l’eccitazione dei Sontaran per una grande imminente guerra, il nuovo avvento dei terrificanti Weeping Angels sulla Terra e la liberazione di un misterioso e potente prigioniero mentre sta per giungere la fine dell’universo?

L’episodio vede anche un’introduzione molto attesa: quella del nuovo companion Dan Lewis interpretato da John Bishop, ex calciatore e noto showman e presentatore per la BBC. Dan viene presentato come un cittadino di Liverpool innamorato della sua città e con la battuta sempre pronta; la sua strada incrocia quella della Doctor e di Yaz attraverso il rapimento da parte di un Karvanista – un nuovo tipo di alieni introdotti da Chibnall – che lo porta nello spazio al fine di salvarlo. Al momento è presto per dare giudizi sul personaggio, ma si nota fin da subito una buona chimica con le due compagne di viaggio nonostante una certa goffaggine dell’attore in scena.

Doctor Who: Flux – 13x01 The Halloween ApocalypseIl suo arrivo irrompe nel rapporto tra la Doctor e Yaz, sicuramente uno dei più interessanti da osservare in questa stagione: con l’uscita di scena dalla serie di Graham e Ryan, infatti, a bordo del TARDIS era rimasta solo la ragazza a far compagnia al Time Lord. Yaz continua a presentarsi come un personaggio spericolato, pronto all’azione e ormai perfettamente integrato nelle dinamiche avventurose dello show; ha imparato a conoscere il loro mezzo di trasporto e le linee di dialogo di questa premiere lasciano intendere che sia passato diverso tempo dallo special di Capodanno scorso. Rimangono, tuttavia, ancora dei non detti tra le due, tra cui l’elefante nella stanza: la rivelazione sulle vere origini del Dottore e sulla sua natura di “Timeless Child” che, per il momento, preferisce tenersi per sé. Si spera che Chibnall approfondisca durante la sua ultima stagione questa dinamica e “risolva” o comunque esplori più a fondo questa bomba narrativa che ha sganciato sullo show, anche solo per mettere più a fuoco l’impatto che avrà sulla caratterizzazione del personaggio.

Un altro modo di vedere “The Halloween Apocalypse” è quello di un prologo concentrato dal quale si dirameranno le trame verticali dei prossimi episodi, sempre sorretti dal filo rosso della minaccia del “Flux”. Pare infatti che ogni segmento narrativo possa dare origine a una storia ad esso dedicata, a partire dalle scene dedicate ai Sontaran che diventeranno protagonisti presumibilmente nel prossimo episodio – o almeno il titolo lascia così intendere – fino alla misteriosa minaccia di un nuovo villain, liberatosi dalla sua prigione nello spazio. Quest’ultimo risulta particolarmente spaventoso per via del suo collegamento psichico con la Doctor – un meccanismo narrativo, quello del legame protagonista-antagonista, che ricorda per esempio quello tra Harry Potter e Voldemort, per rimanere nello storytelling britannico – e per il suo aspetto fisico che, volutamente, si rifà all’estetica della cultura messicana del dias de los muertos. Anche in questo caso le informazioni sono minime e la curiosità su quali siano i suoi scopi massima: riuscirà Chibnall a creare un nuovo iconico nemico per il Doctor? Non resta che aspettare e vedere.

Doctor Who: Flux – 13x01 The Halloween ApocalypseL’ambizione di questa premiere è tale, però, dall’essere particolarmente ostica per un neofita di Doctor Who che si approccia per la prima volta alla serie. L’episodio è, infatti, ricco di riferimenti alla mitologia del Whoverse e presuppone una certa attenzione da parte dello spettatore per tenere le fila di quello che sta accadendo; la scelta di Chibnall sembra essere quella di ricalcare in parte lo stile di Moffat, che era solito nella sua gestione giocare con le potenzialità narrative che lo show offriva. Si ricorda come le sue trame erano caratterizzate da una confusione tra le linee temporali, con personaggi che si muovevano in modo diverso nel tempo e nello spazio – River Song – ed episodi sperimentali e innovativi che hanno fatto la storia della serie – come per esempio “Blink”. Anche in questo tipo di situazioni non si aveva il quadro generale fin dall’inizio, anzi; l’idea era proprio quella di disseminare indizi e misteri che si sarebbero risolti solo in seguito. Se volessimo provare a fare un paragone ancora più specifico si può dire che il finale di questa premiere – catastrofico e apparentemente senza via d’uscita per la Doctor – porti alla mente “The Impossible Astronaut”, il primo episodio della sesta stagione che metteva in scena la sconvolgente morte del Dottore – poi risolta solo alla fine di quell’annata.

“The Halloween Apocalypse” è già storia per Doctor Who: la prima parte di questa lunga storia della durata di sei episodi fa tutto quello che dovrebbe fare una premiere di questo tipo – introduce i personaggi che vedremo, compresi i villain, pone le basi del racconto, mette in campo tanti misteri – ma allo stesso tempo fa anche troppo, rischiando di non riuscire a tenere a bada la confusione narrativa nella quale si è gettata. La cosa interessante sarà proprio vedere come Chibnall abbia deciso di architettare questa sua “Flux” e come sceglierà di traghettare lo show verso la fine dell’era Thirteen che, nel bene e nel male, sarà di certo ricordata come una svolta per lo show BBC.

Voto: 7½

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Informazioni su Davide Tuccella

Tutto quello che c'è da sapere su di lui sta nella frase: "Man of science, Man of Faith". Ed è per risolvere questo dubbio d'identità che divora storie su storie: da libri e fumetti a serie tv e film.

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