The Morning Show – 4×01/02 My Roman Empire & The Revolution Will Be Televised


The Morning Show - 4x01/02 My Roman Empire & The Revolution Will Be TelevisedA due anni dalla fine della terza stagione, The Morning Show è tornata su AppleTV+ con la sua quarta annata il 17 settembre scorso, seguita poco dopo dalla notizia del suo rinnovo per un quinto ciclo. Sempre più spesso le pause tra una stagione e l’altra si allungano al punto da rendere quasi impossibile per il pubblico ricordarsi a che punto si era rimasti. Questo può essere facilmente sopperito dall’abbondanza di recap online che vanno dal più al meno dettagliato; ciò che invece può essere più complesso da ristabilire è l’hype lasciato da un season finale e da tutte le sue porte aperte, cosa che quindi conferisce alla successiva season premiere un ruolo di maggiore responsabilità.

La quarta stagione della serie, che vede nel suo gruppo di produzione anche le attrici protagoniste Jennifer Aniston e Reese Witherspoon, inizia, come già accaduto in passato, con un salto temporale di ben due anni, che ci porta all’aprile del 2024. Questo stratagemma, oltre a riallineare quasi del tutto la timeline della serie con la realtà, sopperisce in parte a quella mancanza di “senso di attesa” di cui sopra, perché tutte le situazioni lasciate in sospeso con lo scorso finale di stagione si ritrovano di fatto già ampiamente superate in questa “My Roman Empire”. La fusione dei network, la cacciata di Paul Marks e di Cory, la confessione di Bradley all’FBI, sono tutti eventi vivi e al contempo lontani anni luce da noi, grazie a quell’effetto distorsivo che, di questi tempi, rende certi fatti costantemente attuali e altri dimenticati (e dimenticabili) in un battito di ciglia.

The Morning Show - 4x01/02 My Roman Empire & The Revolution Will Be TelevisedGli scandali mediatici, ad esempio, sono difficili da accantonare, e questo Cory lo sa benissimo, anche ora che ha spostato i suoi obiettivi lavorativi nel mondo del cinema; lo sono ancora di più se tenuti nascosti e quindi ancora potenzialmente in grado di distruggere, come la vicenda di Bradley, di cui il mondo conosce solo una minima parte. Gli ideali o le spinte propulsive al cambiamento di grandi network sono invece molto più soggetti a mutare, e la ragione si trova sempre nel capitale. A due anni dalla fusione di UBA e NBN, l’equilibrio economico che tiene in piedi la nuova UBN è infatti ancora molto precario: il nuovo esecutivo, composto da Alex, Stella e la new entry Celine Dumont (Marillon Cotillard), si muove in modo incerto tra licenziamenti e nuove tecnologie, interviste scoop e podcast ereditati dall’altra rete che si pongono nell’alveo delle teorie del complotto. I granitici ideali di un giornalismo che non molto tempo prima ha portato alla luce del sole un caso di #MeToo pesantissimo da gestire ora risultano tutto sommato dimenticabili e dunque malleabili per alcuni soggetti della rete, disposti a sacrificarli per una posizione più solida all’interno dell’organico (come ad esempio Mia) o in generale per un miglior rendimento del network – in un anno, il 2024, in cui si sente forte la virata della politica statunitense verso destra e si cerca di riconquistare il pubblico attraverso figure perlomeno apprezzate dai conservatori (l’unica ragione per cui Bradley viene ricontattata).

L’esigenza di mostrare le conseguenze di quanto accaduto, di far capire implicitamente cosa è successo negli ultimi due anni e di lanciare i nuovi temi della stagione non ha favorito questa prima puntata: ne è risultato un episodio che allo stesso tempo sembra troppo pieno e troppo vuoto, che passa in modo frenetico da una storyline all’altra, da un personaggio all’altro, e che nel tentativo di fare tutto questo arriva alla fine lasciando al pubblico la sensazione di non aver capito poi molto degli obiettivi di questa annata. Se, ad esempio, l’introduzione del tema dell’intelligenza artificiale usata per le Olimpiadi riesce nell’intento di mostrarsi già con i suoi pro e contro, la storyline di Alex e di Roya, la schermitrice iraniana che insieme al padre richiede asilo politico, ne esce troppo affrettata, come se si fosse sentita la necessità di infilare a forza un momento adrenalinico nel primo episodio della stagione.
The Morning Show - 4x01/02 My Roman Empire & The Revolution Will Be TelevisedLa vicenda di per sé ha una sua attrattiva, che infatti viene svelata nel secondo episodio, “The Revolution Will Be Televised”, con la sovrapposizione di questa storia a quella della IA: ma è difficile guardare alla gestione di questo arco narrativo senza la percezione che tutto sia stato scritto per passare da un punto A a un punto B in modo fin troppo evidente. Se l’obiettivo, come sembra, è quello di mostrare la difficoltà, forse l’impossibilità di parlare della realtà in un mondo in cui tutto è manipolabile, in cui le teorie del complotto si chiamano “verità alternative”, in cui i potenti sono così in alto che possono insabbiare persino storie enormi, ha senso partire dal particolare per passare al generale; ma non si dovrebbe mai far percepire al pubblico che la storia singola sia un mero strumento per arrivare a un determinato fine.

Questa è purtroppo la sensazione che si ha davanti a questa storyline, in cui in sole due puntate si passa dall’intervista (organizzata nei due anni precedenti) alla richiesta di asilo, dalla fuga di Roya e di suo padre per intercessione di Alex al loro blocco, dal deepfake davanti al quale nessuno alla UBN sembra credere ad Alex – tanto da portarla a rivolgersi perfino a suo padre (interpretato da Jeremy Irons) e al podcaster Brodie – fino alla risoluzione del caso, con la conferma della manipolazione del file e una bella intervista ad Alex che parla dei pericoli di questa nuova tecnica per falsare la realtà.
Sarebbe troppo persino per due puntate più bilanciate e il problema più grave è che non lo sono: in questo modo, non c’è stato neanche il tempo di costruire un’adeguata tensione che potesse poi condurre a un soddisfacente sollievo. Si percepisce troppo la mano della scrittura, che evidentemente voleva introdurre un tema, il deepfake, che insieme agli altri già menzionati sarà portante nella stagione: vedere il meccanismo fa perdere fluidità alle storie, e questo non è mai un buon segno.

The Morning Show - 4x01/02 My Roman Empire & The Revolution Will Be TelevisedSe dalla parte di Alex Levy è la gestione della storyline a essere dubbia ma senza mai compromettere la crescita del personaggio interpretato da Aniston, sul fronte Bradley Jackson pare di assistere all’esatto opposto. Il suo rientro alla UBN risulta sensato per gli scopi del network, come già esposto più su, con un tempismo perfetto sia per le vicende di Cory (che non desidera certo un suo ritorno alla ribalta, dato che Hollywood non ha dimenticato le accuse di grooming che lo coinvolgono), sia per quelle di Alex (con il network in bilico, la storia completa di come Bradley abbia coperto suo fratello Hal per l’assalto a Capitol Hill sarebbe un colpo mortale per la UBN). Il fatto stesso di mescolare questo rientro con una vicenda losca di uno scandalo ambientale insabbiato proprio dal vecchio network crea i presupposti per un ritorno che ha senso su tutta la linea e per tutte le trame, gestito con tempistiche tutto sommato buone e che, nel corso delle due puntate, è stato costruito senza la sensazione di dover arrivare a “trattare un tema”. Il problema dunque non è nella storyline in quanto tale, ma nel senso che questa storia ha nella costruzione del personaggio di Bradley.

Se nel caso di Alex nel corso degli anni abbiamo assistito a una più che necessaria crescita del personaggio, il comportamento di Bradley in questo inizio di stagione la riporta indietro di anni, all’impulsività che la caratterizzava nella prima annata e che, dopo tutto quello che è accaduto, non è giustificabile come semplice “istinto giornalistico-investigativo” che la spinge ad andare contro ogni regola. Per quanto lodevole sia la causa, non si può ignorare il fatto che Bradley venga messa in guardia dall’FBI circa il suo ritorno alla UBN: la rapidità con cui passa dal rifiuto della proposta di Mia all’accettarla, sommata al rientro che in una manciata di giorni vede anche il coinvolgimento di Chip, sarebbe già sufficiente a far storcere il naso. Se si considera poi che tutto questo viene fatto sulla base di informazioni di dubbia provenienza, si ha l’impressione che il personaggio di Bradley non abbia imparato nulla dalle sue esperienze precedenti. Ci si poteva aspettare questo tipo di impulsività e di scarsa valutazione del rischio durante la prima stagione, non alla quarta e dopo aver già rischiato di essere arrestata per ostruzione alle indagini su uno dei casi statunitensi più importanti degli ultimi anni.

The Morning Show - 4x01/02 My Roman Empire & The Revolution Will Be TelevisedIl ritorno di Chip, così come quello di Cory, sono sicuramente momenti attesi dal pubblico, ma in entrambi i casi risultano creati ad arte per fare in modo che questo avvenga, indipendentemente da quanto ciò che accade intorno abbia senso per i personaggi. Se, come appena raccontato, il ritorno di Chip passa attraverso un’impulsività ingiustificata da parte di Bradley (e parzialmente anche dello stesso Chip, comprensibile solo quando verso la fine della seconda puntata intuisce chi potrebbe essere la fonte), quello di Cory risulta in character per lui ma a danno di Stella. Abbiamo visto nel corso degli anni quanto Stella abbia fatto, nel bene e nel male, per arrivare al punto in cui è ora: pensare che sia così sprovveduta da rischiare tutto per una relazione con Miles, marito di Celine, mettendo così a rischio l’intera amministrazione del network, non solo è poco coerente con il suo personaggio, ma è anche uno stratagemma poco originale e incredibilmente stupido.

Molto accade in queste due puntate, e i temi che traspaiono da questo nuovo inizio sono di certo più che attuali e degni di attenzione: la sensazione però è che le basi su cui si dovrebbe appoggiare la stagione siano state subordinate all’obiettivo, con risultati sbilanciati che in alcuni casi tradiscono i personaggi, in altri la buona scrittura. “My Roman Empire” è una prima puntata che probabilmente non doveva andare in onda da sola: se si fosse pensato a una doppia premiere, facendo uscire subito anche “The Revolution Will Be Televised”, forse l’equilibrio narrativo sarebbe stato migliore, e almeno su questo versante si sarebbe risolto qualche problema.
Si conferma ad ogni modo la sensazione che andare in onda con stagioni così distanti, con salti temporali così impegnativi e (anche legittimi) cambi totali di temi, non agevoli un racconto che poi ha comunque solo dieci episodi per svilupparsi. La fretta non è mai una buona consigliera, e questo purtroppo non può che riversarsi su personaggi e scrittura. La speranza, data l’importanza dei temi finora esposti, è che si riesca a ritrovare un equilibrio già dal prossimo episodio, che di certo non cancellerà gli errori di queste due puntate, ma che perlomeno potrà riportare in carreggiata una storia corale che ha già le sue difficoltà interne, e che non ha bisogno di altri ostacoli da superare, a maggior ragione se autoimposti.

Voto 4×01: 6
Voto 4×02: 6½

 

Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.

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