Homeland – 2×06 A Gettysburg Address 7


Homeland - 2x06 A Gettysburg AddressL’alta qualità raggiunta da questa serie TV non sembra affatto intenzionata a placarsi. Pur non riproponendo l’eleganza e la straordinarietà dell’episodio scorso, Homeland continua a stupire anche quando, dalle premesse, si sarebbe scommesso su una puntata di transizione. E di transizione, in verità, ha davvero molto poco.

Lo scorso episodio, con il confronto diretto e sincero tra Carrie e Brody, è stato uno degli appuntamenti di Homeland migliori di sempre. La tensione che il cast è riuscito a creare è stata frutto di una perfetta alchimia tra scrittura e recitazione. Logica avrebbe voluto che ad un episodio tanto eccelso ne seguisse uno di assestamento; e così è, almeno per la prima mezz’ora apparentemente tornata sui binari dell’ordinario – pur sempre ottima.

Homeland - 2x06 A Gettysburg Address

Lo scontro della settimana scorsa tra Carrie e Brody era stato di certo vinto dalla prima, la quale era riuscita finalmente ad avere prove certe e dirette di aver avuto ragione per tutto il tempo in cui era stata creduta pazza. Nonostante, quindi, le sue convinzioni potessero nuovamente prendere un sospiro di sollievo, Carrie aveva anche mostrato una debolezza senza precedenti: il suo amore per Brody, nonostante la donna abbia provato più e più volte a negare un suo coinvolgimento emotivo con il marine, è quanto mai palese anche all’uomo stesso, che si ritrova improvvisamente ad avere il coltello dalla parte del manico. Carrie non può accettare l’idea – e su questo influisce sicuramente anche la sua malattia – che la relazione con Brody sia stata per l’uomo esclusivamente una farsa, un mezzo per carpire informazioni alla CIA. Lei è chiaramente ancora innamorata e sembra pretendere che lo sia a sua volta Brody anche se, purtroppo per lei, così non sembra essere. D’altronde, ricordiamocelo, Brody mente alla moglie Jessica dicendole che Carrie non fa più parte dell’Agenzia. Invece, i tanti tentativi di Carrie nell’approccio fisico con l’uomo (per non parlare della sua “felicità” che traspariva nel dover fingere di essere amanti) rendono palese una situazione che, sicuramente, si complicherà in futuro. Come altro leggere, infatti, la sua sfuriata finale contro l’uomo, se non come il segno della sconfitta di una donna innamorata che si è sentita, ancora una volta, tradita colui che ama? E così la palla balza a Brody che, da quella sua sconfitta morale della settimana scorsa, si ritrova adesso ad avere un potere insperato su Carrie.

Homeland - 2x06 A Gettysburg AddressBrody, tra l’altro, è anche costretto a barcamenarsi tra un accordo con la C.I.A. per la sua immunità e la difficoltà di recuperare le informazioni tanto desiderate. Il suo stato di perenne tensione e la sua perdita del controllo lo portano anche a non accorgersi dei drammi che si stanno consumando intorno a sé: da un lato Dana, la figlia, sconvolta per l’incidente d’auto; dall’altra il suo migliore amico che ha capito, pur non avendone le prove, la verità sull’omicidio di Tom Walker. Proprio di quest’ultimo aspetto, lo spettatore probabilmente ne avrebbe fatto volentieri a meno (soprattutto considerando che è ben conscio della verità). Eppure, bisogna anche dire che tale ricerca, nonostante sia stata inutilmente fermata da Saul, prospetta interessanti sviluppi soprattutto ora che la CIA stessa è intervenuta nel fermare il lavoro di ricerca del marine.

Per ciò che concerne Dana, invece, non posso nascondere un certo disappunto dovuto ad un’evoluzione della trama davvero troppo prevedibile: l’incontro con la donna ferita, quindi la figlia in lacrime con una pessima situazione alle spalle, la morte della donna stessa. Tutto ciò, stranamente per Homeland, sembra non brillare affatto di inventiva e pare essere quasi più fatto per dovere che per piacere. Allo stato attuale – ma questa serie ha sempre la capacità di sorprenderci – la storyline di Dana sembra così prevedibile da non meritare molte attenzioni.

Homeland - 2x06 A Gettysburg Address

Terminata la prima mezz’ora o poco più, convinti che nulla cambierà davvero, ecco arrivare il momento elettrico che fa sobbalzare dalla sedia: quella che doveva essere una tranquilla investigazione della scientifica si trasforma in una carneficina ad opera degli uomini di Abu Nazir. Già dalle parole di Roya si prevedeva la conoscenza della pericolosità dell’investigazione nella sartoria, ma non ci si poteva aspettare l’arrivo di un vero e proprio commando che elimina tutti (con la speranza, però, che Peter possa sopravvivere) ed il recupero di “qualcosa” oltre un muro. In pochi attimi l’adrenalina parte a mille per l’imprevedibilità dell’azione. Al netto delle emozioni suscitate in quest’ultima parte (compresa la rabbia e la frustrazione di Carrie nel perdere degli uomini, come al solito gestita brillantemente dall’attrice) la storia della talpa diviene sempre più centrale, nel caso ce la fossimo dimenticata. Adesso, senza più dubbi o esitazioni, si dovrà scoprire chi sta passando informazioni ad Abu Nazir, il quale non poteva essere in altro modo informato della presenza in quel momento della CIA nel negozio.

Homeland, anche se avrebbe potuto, non si prende un attimo di respiro, dando alla luce un altro episodio di altissimo livello. Pur senza raggiungere le difficili vette dell’episodio precedente, riesce tuttavia ad emozionare ed entusiasmare, con un effetto di empatia con i personaggi che è difficile da ricreare ed ancor più difficile da mantenere.

Voto: 8

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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7 commenti su “Homeland – 2×06 A Gettysburg Address

  • MarkMay

    Altra puntata da incorniciare… La scelta di far assaltare la sartoria l’ho trovata fantastica,vuol dire che questi primi 5 episodi son stati solo l’antipasto…
    La storyline di Dana non mi era piaciuta per come era stata costruita e iniziata,ma va detto che può portare sviluppi interessanti in futuro…
    Per quanto riguarda la storyline dei Marines per come è costruita NON può funzionare (far indagare loro su cosa che noi già sappiamo benissimo li fa passare per forza di cose in secondo piano), però devo dire che l’ingresso di Saul nella storia può portarli a qualche miglioramento (e a tenere occupato Saul in attesa di tempi migliori)
    A proposito di Saul a me come personaggio ha sempre convinto molto poco,non vorrei che la spia fosse proprio lui (nella prima stagione ha avuto MOLTI momenti in cui la sua filosofia di vita si avvicinava di più ad una spiritualità orientale,per cui è una cosa da non sottovalutare,anche se è vero che il filmato di Brody l’ha trovato lui); sarebbe un colpo di scena fantastico,visto il suo stare sempre dietro le quinte in questa stagione,però mi rendo conto che son solo esternazioni senza prove evidenti…

     
  • alessala

    “Carrie non può accettare l’idea – e su questo influisce sicuramente anche la sua malattia – che la relazione con Brody sia stata per l’uomo esclusivamente una farsa”. Non ho capito molto bene questo passaggio: in cosa la sua malattia influisce?

     
  • MarkMay

    Secondo me intende dire che ha sempre considerato Brody una “certezza” (nel senso di sicurezza,quindi una sorta di rifugio in cui trovare la felicità) e che nel periodo in cui stava con lui si sentiva bene; sapere che questa certezza è solo una farsa potrebbe aver scatenato in lei altri 3000 dubbi inutili,influendo negativamente sulla sua salute (senza contare tutta la fatica che lei ha fatto per arrivare al punto in cui è arrivata, lottando contro tutto e tutti)… Spero si sia capita la mia personale spiegazione 😀

     
  • xfaith84

    Mi RIFIUTO di considerare Saul invischiato nella vicenda. Ci sono affezionata! XD
    Certo sarebbe un bel colpo di scena! Comunque la puntata è stata buona, sicuramente è la prima a prendere un po’ il fiato dalla corsa pazzesca fatta fino ad ora, però lo fa molto bene. La tensione è ancora alta e mi piace molto l’idea di quel linguaggio del corpo scoperto da Brody, quando “smaschera” Carrie e il suo prendergli la mano, ma poi ripreso da lui stesso alla fine per “consolare” Carrie. E’ davvero difficilissimo capire chi sia più onesto tra loro due.
    Concordo con Mark sulla parte dei marines, il motivo per cui cattura poco l’attenzione è il fatto che noi lo sappiamo già – e personalmente quando loro indagano mi trovo a sperare che non scoprano niente! eheh
    comunque davvero ottima puntata. la scena nel negozio è stata pazzesca!

     
  • Attilio Palmieri

    Grande inizio e grande fine.
    Se Saul c’entra qualcosa, se lui sta dalla parte dei cattivi io smetto di seguire Homeland. Sia perché ci rimarrei troppo male, sia perché sarebbe un plot twist a mio parere esagerato, alla Revenge, che stonerebbe un po’ con la costruzione fatta fino ad ora del suo personaggio.
    Certo qualche lato più ombroso non lo escluderei, ma sempre facendolo venir fuori gradualmente.

     
  • MarkMay

    Io sinceramente è una cosa che avrei messo l’anno scorso (nel momento in cui NESSUNO avrebbe mai e poi mai immaginato che avrebbe potuto essere uno dei cattivi), ora mi sembra che lo sviluppo narrativo possa escludere al 99,9% questa ipotesi… Come soluzione la trovo interessante dal punto di vista formale,nel senso che un Saul,in questa seconda stagione, lo vedo bloccato da questo ruolo sempre in disparte a seguire l’azione e sarebbe interessante questo suo improvviso togliersi dall’ombra,tutto qua.
    Però a pensarci bene (è una cosa che ho pensato anche dopo la scorsa puntata) gli autori possono gestire i personaggi come meglio credono e fargli fare di tutto e di più facendo diventare tutto possibile (e quindi rendendoci credibile qualsiasi colpo di scena); io penso che gli autori siano molto più intelligenti, sottili e raffinati di così e ci risparmieranno dei colpi di scena shoccanti ma che stonano con l’insieme della trama,però a guardare bene NULLA è precluso da ora in avanti (anche se rimango convinto che gli autori sapranno trovare la scelta migliore per il prosieguo della storia)

     
  • madshouse

    Pienamente d’accordo sulla recensione, episodio che rallenta all’inizio ma volutamente e anche fisiologicamente. Dopo il botto della puntata scorsa Homeland cerca di trovare un ritmo più quotidiano. Ma fino ad un certo punto.
    Non so per quanto possa stare in piedi l’accordo Brody-CIA, sopratutto perchè non è minimamente ufficiale ma è una grossa scommessa e un grossissimo rischio. Infatti la sofferenza mostrata da entrambe le parti nei momenti di confronto è a dir poco violenta, l’ostilità urlata di Peter verso Brody, la non fiducia di Carrie ( verso tutti…) con il marine che trova insopportabile essere pedinato sin da inizio di giornata e che accetta malvolentieri i compiti che gli vengono assegnati nel rispetto dell’accordo, quasi a non tener conto chi chi è veramente e di quello che ha fatto.
    Ho poco interresse per il momento per la storyline di Dana, in questo episodio mi ha quasi infastidito, troppo scontata e banale.
    Finale super ancora una volta, sia per la strage di agenti, sia per l’oggetto recuperato che, deve valere la carneficina compiuta, ma anche per la sfuriata di Carrie verso Brody.