The Deuce – 3×01 The Camera Loves You


The Deuce - 3x01 The Camera Loves YouSe tra la fine della prima annata e l’inizio della seconda c’era stato uno scarto temporale di ben 5 anni, totalmente inaspettato, con questa terza e ultima season premiere si salta ancora di più, passando dal 1977 alla fine del 1984, per la precisione proprio intorno al Capodanno che inaugurerà l’arrivo del 1985. Non è quindi un caso che questa premiere, esattamente come quella della seconda stagione, si prenda del tempo per mostrarci di nuovo tutti i personaggi, dove sono finiti/cosa hanno fatto in questi anni, il tutto sempre seguendo il più classico degli “show, don’t tell”. 

Ritroviamo quindi quasi tutti i personaggi che avevamo lasciato in “Inside the Pretend”, con qualche eccezione importante che si poteva già cogliere alla fine della scorsa stagione: tra la morte di C.C. e la decisione di Larry di darsi alla recitazione, era nell’aria la scomparsa dei pimp, dei papponi che avevano avuto una parte molto importante e solida all’interno della narrazione e che, con questa premiere, scompaiono quasi come le prostitute, che si vedono e intravedono nelle strade e nei bordelli, ma che non sono più il centro della narrazione.
Questa è forse la più grande novità della puntata, insieme alla comparsa di una già ben presente – eppure non ancora ben conosciuta – diffusione dell’AIDS, che non manca di comparire in numerose scene di stampo completamente diverso: la visita di Bobby dal medico, le condizioni in cui Shay si presenta al Hit Hat, la preoccupazione di Paul per i clienti del suo club, la petizione contro il New York Post per come ha rappresentato la malattia, il trucco con cui Todd si copre prima di andare in scena, e anche gli introiti di Rudy Pipilo che non sono più quelli di una volta proprio per quella “malattia che ci si prende per strada”, come la definisce lui stesso.
Non sono certo cambiamenti di poco conto, e anzi avranno un impatto rilevante sulla stagione: se per l’AIDS i motivi sono piuttosto evidenti, per quanto riguarda il primo fattore non si può non notare che la scomparsa delle storyline legate a pimp e prostitute vede una netta diminuzione della diversity all’interno della serie, finora fondamentale nel racconto che è ora inevitabilmente più concentrato sui restanti protagonisti bianchi.

“Remember when this place used to be respectable?”
“Yeah, when was that?”

The Deuce - 3x01 The Camera Loves YouQuello che rimane è che sono passati più di sette anni e che, nonostante sembri cambiato tutto, non è cambiato davvero niente, anzi: in alcuni casi, dopo una parvenza di cambiamento, si torna addirittura indietro.
Le grandi modifiche per ripulire le zone pericolose della città che erano state annunciate in pompa magna non si sono ancora davvero verificate, cosa che porta il Deuce ad essere pericoloso quanto prima, forse anche di più: il nuovo fenomeno dei wolf pack, gruppi di ragazzini che derubano in gruppo sapendo che al massimo qualcuno di loro verrà preso e poi presto rilasciato, rende ben chiaro come l’intero Midtown Enforcement Project non sia mai davvero partito. Alston ne conosce bene le conseguenze e sarà proprio questo a portarlo a conoscere Jack Maple, poliziotto realmente esistito e che ha cambiato per sempre la lotta alla criminalità a New York, come vediamo già a partire da questo episodio.

Tuttavia è sui personaggi che Simon e Pelecanos lavorano in modo ancora più evidente, per dimostrare che potranno anche passare gli anni e cambiare le acconciature dei capelli, ma che il Deuce non permette davvero grandi modifiche, quasi come fosse una trappola per chiunque abbia vissuto lì. I fratelli Martino sono arrivati quasi a scambiarsi le vite rispetto all’inizio della serie: la prima volta che vediamo qui Vincent è proprio mentre sta facendo uso di cocaina nel suo locale, mentre Frankie è ora marito e padre di due figli. Ma ovviamente le cose non sono così semplici, e sarebbe al di sotto della scrittura dei due autori una semplice inversione dei ruoli. È così che vediamo Vincent ed Abby portare avanti la loro “coppia aperta, quasi spalancata”, con il primo che addirittura “torna alle origini” e alla ex moglie Andrea; dall’altra parte, invece, abbiamo Frankie che continua a lavorare per Rudy ma che al tempo stesso – non guadagnando più come una volta – si mette a produrre porno di basso livello, ora che le VHS sono ovunque.

“The Camera Loves You”
“Oh, yeah? So I’ve been told”

The Deuce - 3x01 The Camera Loves YouLa fine della seconda stagione ci aveva lasciato proprio lì, all’introduzione della videocassetta come mezzo rivoluzionario per far arrivare ovunque i propri prodotti audiovisivi, ed è da lì che si riparte ma in forma ancora più grande, ossia con la fiera dell’elettronica CES che si teneva i quei tempi ogni anno a Los Angeles. Si trattava di un evento a cui partecipavano molti professionisti del settore, ma era noto soprattutto per ciò che accadeva al piano di sopra, ossia la sezione dedicata ai “video per adulti” in cui le case di produzione, le attrici – ormai diventate pornostar –, insomma, tutti gli addetti ai lavori si mettevano in bella vista come a un odierno Comic-Con, per la gioia di tutti i fan e anche per un po’ di pubbliche relazioni.
Sembrerebbe quindi una novità, un passo in avanti rispetto al passato: e l’inizio della puntata sembra suggerircelo, quando vediamo Eileen e Harvey parlare di Akira Kurosawa e del suo modo di “fare tanto con così poco”, concordando sul fatto che le ristrettezze economiche a volte sono proprio quelle che scatenano la creatività.
Ma è un attimo, un’illusione: al CES fanno conoscenza con la casa di produzione New Wave Hookers, una sorta di ritorno alle origini in cui la pornografia è tale solo perché c’è effettivamente l’atto sessuale e non perché ci sia un’idea dietro, una storia – come quelle che Eileen è abituata a portare avanti. Ed è qui che avviene la rottura, quando Harvey fa capire alla donna che ormai con una videocamera “chiunque può girare un porno” (basti pensare, appunto, a Vincent Martino) e che quindi non ci sono abbastanza soldi per fare ciò che Eileen ha in testa. Il mercato è saturo e ha fatto talmente tanto il giro da tornare agli esordi, a filmati in cui a una ragazza basta ascoltare una certa musica per farsi fare letteralmente qualunque cosa. E non è un caso se i New Wave Hookers si presentano vestiti da pimp e prostitute – a ricordare un passato che loro non hanno mai vissuto e che Eileen conosce fin troppo bene.
Se sul versante lavorativo le cose sembrano quindi non mettersi benissimo per la donna – anche se l’incontro con Henry Jeff/Hank, interpretato da Corey Stoll, a Capodanno potrebbe portare i suoi frutti in termini di investimenti –, su quello familiare si assiste a un imprevisto ritorno all’ovile, con Eileen riaccettata in casa anche dal padre a causa molto probabilmente della malattia della madre, ma forse anche dell’assenza del figlio Adam, accennata con preoccupazione ma senza ulteriori dettagli.

The Deuce - 3x01 The Camera Loves YouE infine Lori, la donna sfuggita dalle grinfie di C.C. e diventata una delle icone della pornografia losangelina: la rivediamo per la prima volta all’uscita dal suo quinto rehab e ributtata subito a lavorare, proprio al CES dove rivede Eileen. Sembrava una svolta, quella con cui alla fine della scorsa stagione la donna decideva finalmente di diventare una professionista del porno, seguita da un’agenzia e non più costretta a subire le violenze di C.C.; ma anche qui tutto sembra essere tornato come prima, solo sotto una luce diversa. La prigione ha cambiato colori ed è forse arredata meglio, ma Lori è ancora bloccata e costretta, da altre mani e in altri modi, a fare quello che altri vogliono, a non poter fermarsi neanche un istante: ed è per questo che anche la sua sobrietà dura poche ore, giusto il tempo di capire che si ritrova ancora senza via d’uscita.

“The Camera Loves You” apre quindi l’ultima stagione di The Deuce confermandoci, col suo salto temporale, l’intenzione degli autori di raccontarci due decenni della storia di New York e della pornografia usando i personaggi come mezzi, mettendo davvero al centro una storia e la sua evoluzione più che le singole storie dei personaggi. Non c’è da stupirsi, ovviamente, se si pensa a come siano state dipinte dalle stesse mani città come Baltimora (The Wire), Yonkers (Show Me a Hero) o New Orleans (Treme): qui la vera protagonista, tolta qualche incursione losangelina che quest’anno potrebbe verificarsi più spesso, è solo e unicamente la Deuce di New York.

Voto: 8½

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.

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