American Horror Story – 1×04 Halloween


American Horror Story - 1x04 HalloweenÈ difficile spaventare senza spargere sangue a destra e sinistra, evitando l’uso stereotipato della musica e urla di circostanza (a volte sembrano più prove di lirica che reale terrore). Ancora più difficile è farlo a livello seriale, mantenendo una tensione costante senza farla scendere o salire a troppo, arrivando a livelli difficilmente mantenibili a lungo. Ecco, American Horror Story è tutto questo. Lo capisci in puntate come quella di oggi, che nonostante non abbia quell’appeal visto nelle puntate precedenti riesce a risollevarsi sempre.

Come un pugile esperto che dopo averle prese duramente sul ring riprende fiato e passa al contrattacco, così questa puntata dopo un inizio non così entusiasmante riprende fiato e ci lascia, come sempre, con la fame di sapere che cosa succederà.

La puntata di oggi parte svelandoci il primo omicidio di cui eravamo venuti a sapere quando la famiglia Harmon era arrivata nella Casa, nel Pilot: vediamo la coppia gay alle prese con i preparativi per Halloween e ci mettono una cura ed un’attenzione tipico dello stereotipo omosessuale. Qui l’abilità dei nostri sceneggiatori gay preferiti raggiunge contemporaneamente picchi di comicità (vederli intagliare e discutere sul tema delle zucche è semplicemente geniale) e di drammaticità per la situazione in cui sono capitati: non si amano più, non c’è più quella passione che gli aveva portati ad investire tutti i loro risparmi nella casa e ora che la crisi immobiliare è nel pieno della sua virulenza i due si ritrovano a vivere come dei separati in casa, alla ricerca di qualcuno che possa comprare la casa e farli andare ognuno per la propria strada. Se però l’agente immobiliare aveva detto a Ben che si trattava di un omicidio-suicidio, veniamo a scoprire che in realtà sono stati uccisi da un’entità ancora sconosciuta, presumibilmente la stessa con cui Vivien ha avuto un rapporto nella seconda puntata, sempre nel costume in Latex. Quindi viene da chiedersi immediatamente: chi è il vero mostro? Chi è, insomma, il cattivo?
Finora stiamo vedendo sempre e solo vittime, dirette o indirette, del male della casa, persone che sono state uccise o sono state portate a uccidere dalla Casa e dalla presenza che la domina. Ma chi è questa presenza? Forse il famoso bambino di cui parla Tate a Violet nel seminterrato quando racconta la storia della casa? Che sia lo stesso Tate, visto che lo vediamo indossare la stessa tuta in Latex? I dubbi si moltiplicano mentre le risposte si fanno sempre più vaghe.
American Horror Story - 1x04 HalloweenSe non altro chiarezza viene fatta sulla storia del costruttore della casa, Charles Montgomery. Medico delle Star caduto in disgrazia, drogato e novello Dott. Frankeinstein, il signor Charles una volta caduto in disgrazia si mise a praticare aborti in segreto su pressioni della moglie, il cui unico interesse era mantenere standard di vita elevati. Per sua sfortuna, una delle donne operate da lui rivela al marito quanto fatto dal medico e per vendicarsi l’uomo uccide l’unico figlio di Charles. Questi non vuole arrendersi alla morte del figlio e proprio come nel romanzo di Mary Shelley riporta in vita il figlio dando vita a un mostro che ancora oggi abita la cantina della casa, almeno stando alle parole di Tate. Ma siamo ad Halloween, e di storie spaventose ce ne sono tante: vedremo nelle prossime puntate se (come penso) l’uomo in latex è il figlio di Charles cresciuto. Intanto, come l’amante di Costance ricorda ad Addy, ad Halloween i morti tornano sulla terra, ed è proprio così che nel corso della puntata tornano nel mondo dei vivi sia la coppia gay vista all’inizio che  Hayden.

Se i morti tornano in vita, c’è anche chi se ne va nell’Aldilà, almeno apparentemente: Addy infatti, mentre gira nel quartiere per fare dolcetto o scherzetto, viene investita da un pirata della strada, e la madre Costance la riporta sul prato di casa “prima che sia troppo tardi”. Che possa tornare in vita? Che coloro macchiati del sangue e della violenza della casa siano destinati a vivere per sempre, commettendo sempre gli stessi errori in una sorta di girone dantesco moderno, con al posto dell’inferno la periferia di Los Angeles? Non è l’unica a morire in questo episodio: la governante Moira infatti uccide la madre in una scena profondamente drammatica, staccando i tubi che la tengono in vita. C’è chi se ne va e chi arriva, come il figlio di Ben e Vivien: quando vanno a fare la visita dal dottore per controllare se è tutto regolare, la dottoressa sviene di botto lasciandoci nel dubbio che come in Rosemary’s Baby il loro bambino sia il figlio del demonio, in questo caso rappresentato nella figura dell’uomo in latex (?). In tutto questo andirivieni tra morti e vivi, arriviamo alla fine della puntata, che è infatti stata suddivisa in due parti. A fine di questa prima parte ecco che torna a farsi vivo il vecchio Larry, venuto a riscuotere il suo compenso per aver liberato Ben dall’ex amante. Questa volta sembra veramente intenzionato a farsi valere, a differenza della prima volta che ha chiesto i soldi a Ben. In casa c’è solo Violet. Dietro di lei l’uomo in latex. Con questa immagine, agghiacciante, si chiude l’episodio, come a confermare quello che dicevo all’inizio: non una goccia di sangue, ma continuamente a nervi tesi, in questa serie che è una sinfonia della paura.

Voto: 7

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Informazioni su lorenzongaro

Giovane sceneggiatore, folle amante della serialità americana: il mio sogno è di riuscire un giorno a scrivere la mia serie tv, e non di quelle porcate all'italiana ma qualcosa che sia almeno paragonabile alla mia serie preferita, Breaking Bad.

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