Fringe – 4×11 Making Angels 3


Fringe – 4×11 Making AngelsFringe è giunto al giro di boa della quarta stagione, probabilmente quella conclusiva. Questo undicesimo episodio “Making Angels” è un po’ l’emblema del recente andazzo della serie, impegnata a centillinare le informazioni da rivelarci mentre si avvicina al finale, dando sì l’impressione di voler osare, rimanendo, però, col freno a mano tirato.

Fringe – 4×11 Making Angels

Per la prima volta nella serie viene davvero data luce all’unico personaggio co-protagonista che è riuscito ad essere ignorato per 90 episodi. La vicenda tra le due Astrid è stata da un lato interessante, essendo riuscita a conferire un minimo di spessore al personaggio e ad affrontare finalmente la domanda “perché sono così diverse tra loro?”, dall’altro è risultata un po’ inconcludente in quanto poteva essere meglio approfondita la vita di Alt Astrid o della nostra. Buona, dunque, dal lato umano (Astrid mente a fin di bene alla sua alter ego autistica) ma, essendo un’occasione che può capitare una volta sola nella serie, è mezza sprecata. Plausi, comunque, a Jasika Nicole, bravissima ad interpretare i due ruoli.

Fringe – 4×11 Making AngelsAnche per quanto concerne Walter, il lavoro è stato compiuto bene a metà: interessanti il suo cambiamento verso il Walter-che-conosciamo grazie alla presenza di Peter e il suo affetto verso (le) Astrid, ma le parti con Bolivia erano prive di significato per noi, dal momento che le vicende a cui fanno riferimento i due personaggi noi non le abbiamo mai viste. Non sappiamo, infatti, in questa timeline come siano andate le cose senza Peter: per esempio le due Olivie non si odiano perché non hanno avuto un uomo da contendersi (e anche un figlio di mezzo! Sono curiosissimo di sapere cosa abbiano in mente gli autori per lui), mentre questo-Walter non ha avuto un figlio aggirato come un pollo (please, aggirate anche me così) ma la sua fiducia è stata comunque tradita da una donna che non era chi diceva di essere.
Traspare, tuttavia, una simpatia celata dalla rabbia di Walter nei confronti della rossa, nella quale forse vede una Olivia meno fredda e più “umana”. Le scene tra i due, sebbene prive di riferimenti alla nostra memoria come già accennato, risultano tuttavia utili nell’economia dell’episodio per sdrammatizzare un po’ la seriosità che pervade ultimamente la serie. Simpatico anche il “Mi domando perché nessuno la faccia” di Olivia quando Astrid si spaventa nel vedere il suo doppione: in effetti ce lo siamo chiesti anche noi.

Fringe – 4×11 Making AngelsMa veniamo al clou dell’episodio: molto interessante la sidestory del matematico con i poteri da Osservatore, che si destreggia nel mietere vittime tra coloro a cui aspetta una morte lenta e sofferente, ma ammetto che sembrava dover essere ben più importante di quello che poi si è rivelata. Ad un certo punto ho creduto che l’uomo potesse essere lo scagnozzo di un qualche Osservatore ribelle, e invece aveva avuto solo la (s)fortuna di trovarsi al momento giusto nel posto giusto (lago Reiden – 1985) per appropriarsi del congegno che permette di prevedere il futuro (o, meglio, di vedere passato-presente-futuro sullo stesso piano).

Il collegamento con gli osservatori è dunque casuale, ma il risvolto più importante della vicenda sta nell’ “umanizzare” September & Co. , dato che buona parte dei loro poteri deriva proprio da quel congegno (ma possono ancora passare senza motivo attraverso le pareti). Tuttavia, più che una rivelazione, tutto ciò ci giunge come una fonte di nuove domande:

  • Fringe – 4×11 Making AngelsSeptember non è riuscito a salvare Peter proprio perché ha perso il congegno? O è solo una coincidenza? Il dubbio sorge in quanto a fine episodio il nuovo Observer dice a December “La notte in cui non ha salvato Peter”, e non “Ecco perché non ha salvato Peter”; quindi le cose potrebbero non essere correlate. E lo spero bene perché altrimenti il finale della terza stagione non avrebbe più neanche quel poco di senso che gli è rimasto.
  • Come ha fatto September a prevedere il futuro di Olivia? Ne ha usato un altro?
  • Come fanno gli Osservatori a scoprire solo adesso che Peter è tornato? Cioè va bene umanizzarli, ma qui siamo a livello di “inscemirli”. Seriously? Ci sono volute undici puntate per accorgersene?
  • In ogni caso, a questo punto sono da escludere i compari-osservatori come principali indiziati per il ferimento di September. Chi sarà stato dunque? Magari proprio il protagonista di questo episodio che, nel 1985, ha ferito September rubandogli il congegno e quindi non permettendogli di salvare Little-Peter dal lago ghiacciato?

A proposito di Peter, ho già accennato al suo lento ricongiungimento con Walter che sta giovando alla salute mentale di quest’ultimo, ma non è da sottovalutare la nascita di un sentimento di Olivia (ma anche di Alt-Olivia) nei suoi confronti. Sono fermamente convinto che il colpo di scena finale di Fringe sarà Peter che riesce a bombarsi la stessa donna in quattro universi (e due linee temporali) diversi. Idolo.

Fringe – 4×11 Making AngelsMa tornando seri, siamo davvero sicuri che Peter si trovi in una linea temporale diversa?
E se fosse in quella “giusta”, dove semplicemente i suoi ricordi (e le sue azioni) sono state rimosse (grazie alla macchina nel finale della terza stagione o a September) ? Per chi ha visto Lost posso fare un esempio emblematico (chi non ha visto la quinta stagione salti al prossimo paragrafo): vi ricordate Faraday che bussa alla porta del Desmond-del-passato dicendogli di andare a trovare la madre per salvarli? E Desmond, nel presente, improvvisamente si ricorda di questo fatto? In quel caso è come se fosse stato “aggiunto” un ricordo a Desmond. Qui, al contrario, quel ricordo è stato rimosso. Ma come è stato rimosso potrebbe tornare, sia utilizzando nuovamente la macchina, sia con una più prevedibile e smielata “Oh mio Dio ora mi ricordo di te” (un po’ come nella sesta stagione di Lost: ma lì si è poi rivelata funzionale al suo scopo). E non dimentichiamoci, come accennavo in precedenza, che c’è un figlio (di Peter e Bolivia) che è stato fatto nascere con tanta fretta non certo per essere buttato nel dimenticatoio.

Linea temporale diversa o meno, ci aspetta una seconda parte di stagione sicuramente ricca di avvenimenti e incentrata, a questo punto, sugli osservatori.
L’episodio nello specifico non mi ha convinto molto, e mi è sembrato una mezza occasione sprecata. Non sfruttata al meglio, diciamo. Nutro, tuttavia, aspettative assolutamente positive per il prosieguo e sono fiducioso per un finale di serie soddisfacente.

Voto: 7-

Note:

–  A Lincoln è stato concesso un episodio di pausa, con la scusa “aveva il compleanno della figlioccia”.
– Ma l’FBI, oltre a non poter superare i controlli all’aeroporto, non pensa neanche a perquisire l’asiatico morto (e la casa della madre) in cerca dell’arma del delitto?
–  Fantastica la pubblicità fatta alla Nissan. Si vede che sono a corto di soldi 😀
–  Mi è piaciuto molto il riferimento alla scarsità del caffè dell’other-side (di cui ci venne parlato per la prima volta nella splendida 2×15 Jacksonville)

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3 commenti su “Fringe – 4×11 Making Angels

  • Markigno

    “Sono fermamente convinto che il colpo di scena finale di Fringe sarà Peter che riesce a bombarsi la stessa donna in quattro universi (e due linee temporali) diversi”.

    Non so cosa poter dire di più in un commento ad una recensione contenente una frase di tale spessore. Grande! 😉

     
  • sasà

    il tempo per gli osservatori è diverso da quello che percepiscono i comuni mortali, quindi il confronto che abbiamo visto in questo episodio potrebbe essere avvenuto anche prima del ferimento di september

     
  • CarloS

    Bella recensione.
    Ho visto anch’io l’episodio in questione, ma io avevo capito alcune cose diversamente.
    Ad esempio, io avevo capito che September non fosse ferito, ma fosse proprio morto; quando parla ad Olivia, si vede una macchia di sangue all’altezza del cuore. Ora, a meno che non sia immortale, è schiattato.
    Inoltre, io avevo capito, da questo episodio, che fosse stato proprio il matematico a sparare a September, ma forse ho interpretato male io… ^^;;
    Ipotizzando che sia stato il matematico, però, c’è una falla nella scenggiatura, secondo me: gli Osservatori “vedono” il passato, il presente, il futuro… e si fanno fregare da un semplice umano? Come fa September a non aver “visto” che il matematico gli avrebbe sparato, nel futuro, e a evitare quindi la cosa?
    Ma comunque, questo episodio fa luce su cosa “non sono” gli Osservatori: non sono Dei, non sono superuomini, non sono immortali, ma semplicemente hanno un’aspettativa di vita molto lunga. Oltre che una smodata passione per il cibo piccante. 🙂
    Ah, e non sono nemmeno fighi, dato che il poter “vedere” attraverso il tempo è dovuto ad un congegno, non ad un loro “potere”.
    Per il fatto di poter passare attraverso le pareti, potrebbe anche essere dovuto ad un “vestito mimetizzante”, che funziona come quello dei camaleonti.
    Da ultimo, September potrebbe aver visto nel futuro di Olivia prima che qualcuno gli sparasse.