Person of Interest – 1×14 Wolf and Cub


Person of Interest - 1x14 Wolf and CubAbbiamo già detto più volte che Person of Interest è nettamente migliorato dopo le prime 6-7 puntate, ma sinceramente sono molto sorpreso che la qualità stia ancora salendo, episodio dopo episodio. Gli autori sono stati bravi a dare una svolta decisiva prima della pausa invernale, così da invogliarci a continuare nella visione. Devo dire che non mi sono affatto pentito di questa scelta.

“Wolf and Cub” sorprende per il ritmo e per alcune rivelazioni molto importanti per quanto riguarda la trama orizzontale, che sta diventato intrigante settimana dopo settimana.
Il caso della puntata, riguardante l’omicidio di un giovane di colore, non colpisce tanto per la storia in sé, quanto per il significato morale che gli sta intorno. Infatti non c’è nessun colpo di scena significativo nell’indagine poliziesca: il fratellino Darren è la vittima della settimana – perseguitato dalla banda che ha ucciso suo fratello – e i tre che vengono additati per tutto l’episodio come colpevoli sono davvero colpevoli. Insomma, nessun plot twist di alto livello, ma il giallo è costruito abbastanza bene da non produrre alcun fastidio in chi guarda, anche se non c’è nessuna sorpresa significativa all’orizzonte.

Person of Interest - 1x14 Wolf and CubDicevo dei risvolti morali. Già di per sé, veder protagonista un quattordicenne in una serie così è abbastanza insolito, e la cosa viene resa ancora più interessante dal rapporto che si instaura tra Darren e il nostro Reese. Il ragazzino di colore è sicuramente molto spigliato e deciso, figlio di una situazione famigliare e ambientale non propriamente delle più facili; ma, al contrario di molte persone che crescono in maniera così disagiata, Darren è molto intelligente e acculturato, tanto da sapere cos’è un “ronin” e tanto da citare “L’arte della Guerra” di Sun Tzu. Ed è proprio qui, nel fatto del “conoscere il nemico” fino alle più insignificanti sfumature, che arriva l’unico colpo di scena del caso seguito da Reese: il titolare della fumetteria infatti, che regala i suoi prodotti ai bambini e che insegna loro cosa e chi sia un “eroe”, nient’altro è che il capo della banda dei tre che hanno ucciso il fratello di Darren.
Eccola qui, quindi, la morale della favola che si dispiega di fronte ai nostri occhi e di fronte agli occhi da ragazzino di Darren: la verità non è mai quella che sembra, ma soprattutto le persone non sono mai quelle che sembrano. Ed è proprio per questo che Reese, che evidentemente ha imparato fin troppo bene la lezione sulla sua pelle, ha chiesto a Fusco (sempre più idolo!) di pedinare il suo capo, l’enigmatico Finch.

Person of Interest - 1x14 Wolf and CubCosì dispiega il secondo lato dell’episodio, a cui hanno riservato il giusto minutaggio tra un appostamento e l’altro di Reese. Finch se la deve vedere con la variabile impazzita, quella che nemmeno i suoi computer all’avanguardia potevano calcolare, e cioè il figlio del suo ex collega Nathan Ingram, Will. Il ragazzo, mettendo ordine nei documenti del padre defunto, arriva a scoprire l’esistenza di qualcosa di losco, qualcosa che era stato venduto al Governo per un dollaro solo. Ovvio che la curiosità del ragazzo – che, avendo un animo girovago, fa parte del suo dna – lo porti a interrogare Finch, forse un po’ stupidamente visto che, se c’è qualcosa di losco dietro, l’occhialuto genialoide ne sarà sicuramente al corrente; però è anche vero che Will non potrebbe chiedere a nessuno, a parte una certa Alice che fece da intermediaria nella trattativa coi Servizi Segreti per la Macchina. Anche lei mantiene il segreto, e sembra andare tutto bene, tranne quando Will fa il nome del buon zio Harold, che però con lui usa un altro cognome, Wren: infatti la donna, alla scoperta del nome, fugge spaventata.
La piega che sta prendendo questa parte di storia, e cioè il passato oscuro di Finch, che sembra non esistere nemmeno prima del 1976, è una cosa che tratterrà sicuramente me e molti di voi davanti allo schermo: gli autori sono stati molto bravi a dosare queste informazioni, diluendole al punto giusto ogni volta per farci guardare la puntata successiva.

Molto ben costruito anche il triangolo, se così si può chiamare, tra Carter, Fusco e Reese. Sarà divertente guardare il momento in cui i due poliziotti si accorgeranno di lavorare entrambi per l’uomo che dovrebbero arrestare. Come dicevo prima, il Detective Fusco mi sta piacendo sempre di più, soprattutto grazie all’interpretazione che ne dà Kevin Chapman; sintomatico il commento di Darren quando ne fa la conoscenza: «Si vede lontano un miglio che sei un poliziotto corrotto». A pensarci bene, ha proprio ragione.
Person of Interest - 1x14 Wolf and CubTornando al finale, e alla sparatoria della fumetteria, è riuscito alla perfezione il parallelo tra i fumetti e quello che succede in quelle scene. Reese è l’impersonificazione di un eroe dei giornalini, soprattutto quando dice a Finch di procuragli la borsa col cartellino “piano B”: rimaniamo spiazzati quando quella borsa esiste veramente, e non era solo una metafora. Una scena degna di Dylan Dog e del suo prode assistente Groucho. Altro particolare simpatico che ci riporta al mondo dei cartoon è la pallottola che si becca nel sedere Fusco: c’è anche da commentare?

In conclusione, un’altra puntata molto positiva e che mi ha sorpreso per aver continuato ottimamente il filotto di buone episodi che si sussegue dalla 1×09. Person of Interest, dopo queste ultime settimane, non può essere più considerata una serie in fase di rodaggio, ma un prodotto che ha acquisito una sua identità e che ha preso, senza ombra di dubbio, la strada giusta.


VOTO: 7/8

Nota: in questa puntata si fa solo un leggero riferimento all’hacker della scorsa settimana.

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.

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