One Day at a Time – 4×07 The Politics Episode


One Day at a Time – 4×07 The Politics EpisodeLa pandemia da Coronavirus ha influenzato in modo totale il 2020 e non ha risparmiato neanche l’industria televisiva, costretta a prendersi una pausa per rispettare le nuove norme di distanziamento sociale con lo scopo di far diminuire le probabilità di contagio del virus; è ancora presto per vedere le conseguenze a lungo termine di questo lockdown televisivo – le produzioni americane sono tutt’ora ferme perché i contagi da COVID-19 negli Stati Uniti non sembrano essere sotto controllo –, ma possiamo aspettarci uno scenario che assomiglierà a quello che si è creato con lo sciopero degli sceneggiatori della Writers Guild of America del 2007: tanti show sono in pausa, con stagioni realizzate per metà e con la consapevolezza che i lavori non riprenderanno a breve.

È questo il caso di One Day at a Time, che in un momento di grande incertezza lavorativa ha interrotto le riprese della stagione 4 a marzo non sapendo quando Pop TV – canale premium che ne ha acquistato i diritti dopo che Netflix ne ha deciso la cancellazione – l’avrebbe mandato in onda. Queste sono le premesse che hanno portato alla creazione di “The Politics Episode”, fortemente voluto da Gloria Calderòn Kellett, creatrice e produttrice esecutiva di One Day at a Time, che si è mossa in prima persona per la sua realizzazione; produrre un episodio animato sarebbe stato l’unico modo di mandare in onda lo show durante il lockdown ed è per questo che Gloria Calderòn Kellett si è rivolta personalmente a Sony – che produce la sit-com – segnalando una casa di produzione specializzata in animation, la Smiley Guy, che sarebbe riuscita a realizzare lo speciale in otto settimane – la durata media per gli episodi animati si aggira verso le trenta.

Il regime di lockdown ha obbligato la fase di produzione dell’episodio a subire dei cambiamenti importanti, che non hanno minato la buona realizzazione del prodotto finale; il table reading è stato fatto su Zoom e per registrare le voci sono stati spediti dei kit di registrazione direttamente alle abitazioni degli attori, che hanno recitato la loro parte con un tecnico del suono in un van attrezzato e parcheggiato davanti alle loro case e sotto la supervisione online di Gloria Calderòn Kellett e dei registi Phill Lewis e M.R. Horhager di Smiley Guy.

One Day at a Time – 4×07 The Politics EpisodeL’idea di mettere in scena una versione animata di One Day at a Time si è sposata bene con una sceneggiatura chiamata, per l’appunto, “The Politics Episode”, che sarebbe dovuta andare in onda verso la fine della stagione, ma che è sembrata perfetta per questo esperimento; in questo episodio Penelope riceve la visita di alcuni membri molto conservatori della sua famiglia, che arrivano in città per un battesimo: Estrellita, Tia Mirtha e Tio Juanito. La puntata si sviluppa interamente in un alternarsi di flashback e rappresentazioni ipotetiche del rapporto tra le due famiglie, da sempre diverse sotto tanti punti di vista e diametralmente opposte sulla visione politica ed etica dell’America di oggi. Il titolo dell’episodio mantiene solo in parte le promesse che sembra fare, perché “The Politics Episode”  non mette sul piatto un discorso politico, ma ci mostra come parlare di politica; gli scontri tra la famiglia Alvarez e i parenti in visita danno la possibilità a Gloria Calderòn Kellett di dare importanza anche a come si affrontano certi temi etici e politici nella vita di tutti i giorni, spiegando in modo chiaro quanto sia difficile oggi il confronto con chi la pensa diversamente da noi, in un mondo in cui l’informazione e il dibattito politico sono ostaggi delle fake news.

Lydia e Penelope sono le protagoniste degli scontri più accesi e passionali e lasciano parlare tutto il loro bagaglio di esperienze, spesso negative, che le ha portate a confrontarsi in modo duro con gli altri, senza mai innalzare muri, che i parenti in visita, invece, vorrebbero costruire anche fisicamente. È chiara la contrapposizione tra una visione democratica e repubblicana di temi come l’immigrazione, l’inclusione delle minoranze e più in generale la gestione di un paese che contiene realtà agli opposti, ma, pur sostenendo Lydia e Penelope e le loro idee più inclusive e progressiste, lo scopo di Gloria Calderòn Kellett non è quello di deridere le opinioni degli altri, ma instaurare un dialogo che spieghi quanto una visione conservatrice del mondo sia pericolosa soprattutto se sostenuta da quelle minoranze che ne verrebbero solamente colpite in modo negativo.

Elena e Alex rappresentano un approccio diverso alla discussione: cercano di comprendere le ragioni della fazione opposta, in alcuni casi addolcendola – come fa Elena quando presta le sue parole a Estrellita verso la fine dell’episodio –, perché hanno capito che uno scontro duro non farebbe cambiare idea a chi se l’è costruita grazie a notizie palesemente false e create con il solo scopo di dare una causa al loro odio verso chi è diverso da sé. Nessuno dei due approcci vince sull’altro, e alla fine solo grazie alla loro unione Lydia, Penelope, Elena e Alex trovano un equilibrio per affrontare Estrellita, Tia Mirtha e Tio Juanito.

One Day at a Time – 4×07 The Politics Episode“The Politics Episode” è un episodio molto forte da questo punto di vista, riesce bene nell’intento quasi pedagogico di cui si fa carico, ma durante la visione non possiamo che percepire un certo distacco col presente più stretto; tutti gli eventi più recenti non sono ovviamente menzionati nell’episodio, e quasi non si parla neanche dell’emergenza COVID-19, motivo che ha portato alla produzione di questo special animato. Parlando del Presidente Trump, Penelope esprime solo la sua preoccupazione in caso di una crisi a livello globale, battuta che è stata inserita proprio per citare in qualche modo la pandemia, giocando sul fatto che la protagonista lo ritiene un evento quasi assurdo, mentre nella realtà sappiamo cosa è successo. Questo riferimento a Trump e al virus sarebbe potuto essere più incisivo e nello stile di Gloria Calderòn Kellett, che ci ha dimostrato ampiamente di saper portare fino in fondo tematiche che le stanno a cuore. “The Politics Episode” fa una citazione importante anche in tema razzismo: Penelope, lamentando il fatto che “the President made it cool again” (riferito al fatto di essere razzisti), dice anche che in una società normale “black lives matter, trans lives matter, brown lives matter“.

Per questi motivi possiamo dirci soddisfatti da “The Politics Episode”, che continua a mirare verso l’obiettivo che la serie ha sempre avuto, riuscendo ad essere efficace, anche se a tratti scollato col presente più stretto, fatto inevitabile a causa di un 2020 caratterizzato da eventi così inaspettati. L’episodio sette della quarta stagione di One Day at a Time, oltre a voler diffondere un messaggio che arriva in modo molto chiaro, è un esempio di come la TV possa incontrare imprevisti e affrontarli, uscendone vincente.

Voto: 8

Note:

–  L’episodio vede la partecipazione di Gloria Estefan, che interpreta sia se stessa, che Mirtha, sorella di Lydia, da sempre in conflitto con lei. La cantante è protagonista di una sfida canora contro Lydia sulle note di una versione parodiata di “Mi Tierra”, pezzo di Gloria Estefan, che servirà come terreno di confronto tra le due sorelle. Per rendere più veritiero questo talent contest, Rita Moreno si è offerta di registrare una serie di espressioni facciali che potessero aiutare i disegnatori a creare una versione di Lydia il più possibile verosimile, facendosi aiutare da suo nipote, che ha ripreso diverse pose con uno smarphone e ha inviato tutto alla Smiley Guy;

–  Oltre a Gloria Estefan e a Melissa Fumero (Brooklyn Nine-Nine), anche Lin-Manuel Miranda partecipa a “The Politics Episode” come guest star nei panni di Tio Juanito. L’attore è diventato celebre grazie al suo ruolo di autore del musical di Broadway Hamilton, che racconta la storia dell’omonimo padre fondatore degli Stati Uniti. Proprio per omaggiare il suo musical, troviamo un riferimento ad Hamilton nella scena in costume di questo episodio: Alex rivolgendosi a Tio Juanito dice:”I’m hearing rumblings from the colonies about this Hamilton chap”  (“Sento che nelle colonie la gente parla di un certo Hamilton”).  Hamilton,  che ha debuttato nel 2015 e ha vinto anche il premio Pulitzer per la drammaturgia, sarà disponibile dal 3 luglio su Disney+  con una filmed performance  filmata al Richard Rodgers Theatre di Broadway.

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Informazioni su Davide Canti

Noioso provinciale, mi interesso di storytelling sia per la TV che per la pubblicità (in fondo che differenza c'è?!). Criticante per vocazione e criticato per aspirazione, mi avvicino alla serialità a fine anni '90 con i vampiri e qualche anno dopo con delle signore disperate. Cosa voglio fare da grande? L'obiettivo è quello di raccontare storie nuove in modo nuovo. "I critici e i recensori contano davvero un casino sul fatto che alla fine l'inferno non esista." (Chuck Palahniuk)

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