The Undoing – 1×01 The Undoing 3


The Undoing - 1x01 The UndoingOrfana del successo di Big Little Lies, HBO decide di gettarsi sull’adattamento del best-seller di Jean Hanff Korelitz, “You should have known” (edito in Italia con il titolo “Una famiglia felice”), che per molti versi ha tantissime similarità proprio col precedente progetto di David E. Kelley, vincitore nel 2018 di sei Emmy Awards.

Protagonista della storia è la coppia formata da Grace (Nicole Kidman) e Jonathan Fraser (Hugh Grant), parte integrante dell’elite ricca newyorkese, la cui vita viene sconvolta da un misterioso omicidio che getta nel caos quel mondo così apparentemente perfetto e da sogno. Al centro di tutto, infatti, non c’è solo il personaggio interpretato dall’attrice australiana, ma quel microcosmo emblema del white privilege e così lontano dalla realtà da esserne ormai completamente estraneo.

Ci troviamo di fronte ad una serie che si colloca esattamente a metà tra Big Little Lies e Little Fires Everywhere, con la sfida di proseguire quel filone senza risultare ripetitivo, portando qualcosa di nuovo, soprattutto in luce delle tantissime somiglianze (non solo a livello tematico ma anche narrativo) con i due prodotti citati. Il problema più evidente di questo pilot è proprio che non fa in realtà molto per distinguersi, traslando semplicemente le atmosfere di Big Little Lies dalla California di Monterey al freddo dell’inverno newyorkese. L’impressione a caldo è che, invece di tentare un approccio nuovo, la serie voglia puntare sugli stessi elementi vincenti e, nonostante sia ben confezionato, il pilot alla fine intriga senza però lasciare particolarmente il segno.

The Undoing - 1x01 The UndoingDavid E. Kelley porta sullo schermo quell’ironia e cinico distacco che ha sempre contraddistinto il suo approccio a quel microcosmo ovattato di chi vive un privilegio ereditato e che mai si è dovuto sudare. A elevare la struttura narrativa ci pensa, invece, la regia di Susanne Bier, che impreziosisce la confezione grazie ad una messa in scena che regala immagini di un’eleganza e sensualità incredibile, con l’ulteriore merito di elevare a personaggio una New York che, nel suo caos, è la rappresentazione perfetta di una solitudine ancora più lancinante perché seppellita in una moltitudine di anime in continuo e perenne movimento.

In una delle scene più interessanti, quella dell’asta, la Bier incornicia i personaggi di questo microcosmo nella loro torre d’avorio, dalla quale dominano il mondo come divinità, ma nel quale sono allo stesso tempo intrappolati. E non è un caso che il tutto sia osservato dal punto di vista di Grace, il cui corpo è continuamente accarezzato e quasi invitato alla ribellione dalla stessa macchina da presa. La regia della Bier regala un’impronta autoriale indelebile al progetto, e non poteva trovare miglior supporto in un’attrice come la Kidman, maestra proprio nel sapere giocare di sottrazione, lasciando trasparire nei minimi dettagli della sua espressione il disagio e le piccole crepe che lentamente iniziano a crearsi nella personalità di Grace.

Nonostante questi meriti e il ritorno della Kidman ad una bellezza che ricorda tantissimo, visto anche il setting, le atmosfere di Eyes Wide Shut, l’episodio fatica sfortunatamente a darsi un’impronta originale. La storia sembra ripercorrere scelte tematiche e, soprattutto, sentieri narrativi già esplorati, e il modo in cui è girato sembra più un omaggio al thriller erotico degli anni Novanta che un tentativo di conquistare un posto di rilievo nel dibattito contemporaneo, sul quale arriva invece in netto ritardo e senza un contributo indispensabile sul “white privilege” e, in generale, sull’identità femminile.

The Undoing - 1x01 The UndoingIl personaggio di Grace, nonostante sia solleticata dall’idea di una sessualità meno standard e dal sogno di una vita lontana da quell’universo dalle regole così rigide, non appare mai in contrasto con quel mondo privilegiato che non ha mai veramente intenzione di sacrificare o mettere in discussione, e questo crea inevitabilmente un problema di empatia con il personaggio. Alla fine della puntata si ha l’impressione che la serie usi la protagonista come mezzo per smascherare le bugie del mondo di cui fa parte, piuttosto che compiere un percorso vero e proprio all’interno della sua identità. L’unica voce davvero fuori dal coro è quella del marito, cinico e insofferente nei confronti di quel tipo di società; peccato che sempre più spesso, il suo  continuo lamentarsi finisca per risultare molto didascalico e, a conti fatti, fastidiosamente ipocrita. Nel sogno della coppia di una vita lontano da New York si vedono echi di Revolutionary Road, ma di nuovo la scrittura fallisce nell’avvicinarci al loro disagio, tanto che il twist finale lascia pensare che l’intero episodio sia costruito in luce di quello piuttosto che per stabilire un vero e proprio percorso per i suoi personaggi.

Il problema, invece, dal punto di vista più squisitamente narrativo, è proprio che la storia sembra voler ricalcare in maniera quasi identica Big Little Lies: c’è una scuola di mezzo, un gruppo di mamme protagoniste, un misterioso omicidio pronto a sovvertire gli equilibri e di cui tutti potrebbero essere sospettati.  Mentre, però, in Big Little Lies si percepiva subito che l’intrigo avrebbe spinto le donne protagoniste a togliersi le loro maschere e a inseguire una propria indipendenza e libertà, qui non è chiaro se i protagonisti siano il mezzo piuttosto che il fine (soprattutto se si pensa che l’unico personaggio latino in una serie che vuole criticare il “white privilege” viene rappresentato come oggetto sessuale di disturbo ancor prima che come soggetto pensante e vittima).

The Undoing si inserisce dunque nel panorama dei prodotti HBO ben curati e che strizzano l’occhio a quegli spettatori che sanno esattamente cosa troveranno e cosa aspettarsi, senza quell’originalità e quella voce fuori dal coro che contraddistingue i progetti più rischiosi del network. The Undoing è esattamente ciò che ti aspetti, e questo non è sempre un bene.

Voto: 6½

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3 commenti su “The Undoing – 1×01 The Undoing

  • Genio in bottiglia

    Tutto vero, ma la seconda puntata rende il tutto più interessante. Potrebbe anche venirne fuori un giallo valido. Non una voce fuori dal coro, nessuna rivoluzione nel mondo seriale. Io continuo a seguirla.

     
  • Franco

    Viene da domandarsi se abbiate visto la puntata…
    La regia è pazzesca, la trama è molto intrigante e la prospettiva data alla storia (1° persona) è completamente diversa dalle altre.
    Se non vi piace date altre motivazioni, non cose soggettive come “è uguale alle altre produzioni”

     
  • Luigi Podesta’

    Ma perche’ avete recensito solo la prima puntata ?
    E’ vero che la prima sembra andare sulla falsariga di big little lies ma la seconda e’tutt’ altra cosa.Per i miei gusti anche meglio , un thriller cosi’ incalzante e ben diretto direi che raramente si e ‘visto in tv.E la Kidman non la vedevo cosi’ in forma dai tempi di moulin rouge e the others.Scomoderei un Hitchcock d’annata come paragone, quello di Intrigo Internazionale.La kidman nella seconda puntata e’ trascinata dagli eventi senza un attimo di tregua come Cary Grant anche se qui i toni sono molto meno leggeri.